Gastrite con duodenite erosiva apparentemente senza causa

Buongiorno,

Da ormai più di un paio d'anni (ho 30 anni) soffro di disturbi a livello gastrointestinali che si manifestano nella loro varietà con acidità e bruciore di stomaco, pesantezza della digestione, frequente necessità di eruttazione, reflusso notturno, dolore retrosternale (con notevole percezione di extrasistoli), gonfiore addominale, meteorismo e, anche se meno frequente, dissenteria più o meno consistente.

Nella mia storia clinica ci sono una tonsillectomia (circa dieci anni fa) e una miocardite che risale a due anni e mezzo fa. In effetti dal post miocardite ho iniziato a notare la forte intensificazione dei sintomi sopra descritti.

Premetto che non ho mai avuto un'alimentazione particolarmente scorretta ma decisamente nella normalità senza esagerare in nulla ma nemmeno privando di nulla. Non fumo e da un paio di anni, in conseguenza ai disturbi, ho quasi totalmente eliminato i fritti, l'alcool, la cioccolata, le bevande gassate, e cibi ritenuti comunemente particolarmente pesanti.

Partendo dal principio, i primi mesi dalla comparsa dei sintomi sono stati trattati dal medico di base con omeprazolo e antiacidi quali riopan e gaviscon. Sono stati ripetuti alcuni cicli in questo modo finché mi sono deciso a fare una visita specialistica. Da qui ad oggi sono stati fatti diversi esami tra cui:

- ecoaddome completo (colelitiasi?)
- emocromo, ferritina, tsh, proteina c-reattiva, IgA totali, anti-transglutaminasi Ab IgA, anti-helicobacter pilori Ab
- egd scopia con biopsie esofagee e determinazione di Ac specifici per allergeni alimentari e inalatori (esofagite eosinofila?)
- test helycobacter nelle feci

Praticamente tutti questi esami sono risultati negativi eccetto la ferritina (a circa 400) che indagata ulteriormente ė stata poi seguita da esame genetico che ha riscontrato emocromatosi in eterozigosi c282y.

La gastroscopia ha riscontrato duodenite erosiva, mucosa gastrica con lieve flogosi cronica e mucosa esofagea con accantosi.

La cura dello specialista è sempre stata simile a quella del medico di base con aggiunta di levopraid prima dei pasti principali. Il decorso ha visto ad un anno dalla comparsa dei sintomi il picco negativo con conseguente visita specialistica, seguito da un lento e lieve miglioramento ma poi una situazione stabile in cui i sintomi permangono con alcuni acuti.
Ultima indicazione è legata all'alimentazione, non sono riuscito mai ad individuare se cisano cibi che mi irritano più o meno di altri e in che misura, eccetto per la carne rossa in particolare di manzo che solitamente riesco bene ad associare con il conseguente malessere.

Concludendo, sembra che non sia individuabile una causa e lo specialista propende sulla causa psicosomatica da stress, io però i sintomi li ho e sono molto fastidiosi, a volte assolutamente debilitanoi. Ho cercato di ridurre le possibili fonti di stress compatibilmente con la vita. Mi chiedo se il mio destino è di dover convivere o se una causa può ancora essere cercata.

Grazie
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Credo che i suoi disturbi siano da inquadrare in una della cause elencate nell'articolo al link e in prima ipotesi penserei ad un'intolleranza al lattosio o un'intolleranza al glutine non celiaca:

https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/6487-colon-irritabile-o-altro-intolleranze-sibo-lgs-ecc.html

Cordialmente
Felice Cosentino - Milano

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Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

In effetti mi ero dimenticato di dire che il gastroenterologo in un primo momento mi aveva detto di fare anche una prova eliminando i prodotti contenenti lattosio, sostituendoli con equivalenti de-lattosati. Io avevo provato sia in questo modo sia eliminandoli del tutto (durata delle prove alcuni mesi) ma non ho percepito miglioramenti tangibili.

Per quanto riguarda l'intolleranza al glutine non celiaca non ho mai affrontato il tema in questo senso però devo dire che mangio pane e pasta quotidianamente quindi il glutine è sempre presente, anche però in quei giorni in cui non ho sintomi (riesco a mettere in fila anche tre o quattro giorni senza sintomi alcune volte). Questo è compatibile con l'intolleranza?

Come dicevo l'unico alimento che balza all'occhio per la corrispondenza tra ingestione e malessere è la carne. Diciamo che non tutte le volte che sto male ho precedentemente mangiato carne, ma quasi tutte le volte che mangio carne poi sto male.

Grazie per la disponibilità.
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Usualmente la carne non dà problemi, ma bisogna prendere atto che in lei è così.

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