Il gonfiore addominale persiste

Sono un ragazzo di 26 anni, sono alto 1,88 m , peso 78 Kg e ho sempre fatto sport (nuoto, soprattutto).
A novembre 2007 ho preso un virus intestinale che mi ha provocato, in particolare nei primi 2 giorni, un dolore fortissimo alla pancia e un freddo molto intenso (credo per la febbre).
Da allora ho piu' o meno sempre accusato gonfiore di pancia dopo i pasti, a periodi, in particolare accentuato nel caso in cui indossassi pantaloni o boxer stretti.
Poi, a fine ottobre 2008, sono stato in Egitto e pochi giorni dopo il ritorno ho accusato dolori addominali (durati pero' una giornata), diarrea (anch'essa durata poco) e il consueto gonfiore addominale.
Circa 20 giorni fa mi si e' ripresentata una leggera diarrea, accompagnata dal solito gonfiore post-pasto,che pero' e' andata diminuendo nel tempo ; tuttavia il gonfiore addominale persiste e comunque anche le feci sono un po' "molli".
Per quanto avvenuto al ritorno dall'Egitto il medico curante mi aveva prescritto un disinfettante intestinale per la diarrea che pero' non ho assunto perche' ho visto che la diarrea stava calando, mentre il gonfiore rimaneva.
Per il gonfiore il medico mi ha prescritto Lansoprazolo DOC 30mg e una gsatroscopia.
Vorrei sapere da voi se e' meglio prendere il disinfettante intestinale e poi i fermenti lattici (se questa terapia puo' guarire il gonfiore), o se e' meglio prendere il Lansoprazolo.
Vorrei inoltre sapere se e' veramente necessaria la gastroscopia (che eviterei volentieri) e se posso rimediare al problema con l'ausilio di medicine naturali (tipo carbone) e una dieta di un qualche tipo.
Grazie tante per l'attenzione.

P.S. Ho sempre mangiato abbastanza lentamente
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Dr.ssa Micaela Cretella Gastroenterologo 56 2
Gentile utente, credo dovrebbe chiedere delucidazioni al suo medico di base: il lansoprazolo è un farmaco che inibisce la secrezione acida dello stomaco e che viene utilizzato in una serie di patologie, tra le quali non è compreso il semplice gonfiore addominale o la diarrea.
E' possibile che durante la visita siano emersi elementi diversi rispetto al racconto da lei riportato.
Certamente il collega sarà felice di spiegarle ogni cosa.
Potrebbe inoltre suggerirle di effettuare un esame coprocolturale e parassitologico delle feci, che costituiscono il primo step diagnostico in caso di diarrea.

Cordialmente

Dr.ssa Micaela Cretella