Dolore epigastrico da due mesi

Buongiorno,
ho 22 anni, studio medicina, faccio regolare attività fisica. A 4 anni sono stato appendicectomizzato. Da quando avevo 15 anni soffro di saltuarie gastriti, aggravate da determinati tipi di pasti. Una pizza, una grigliata o altri pasti abbondanti la sera mi sono difficilmente tollerabili in alcune situazioni (se sono fuori con amici, se sono in ansia per qualcosa). Mi creano nausee e talvolta vomito. Posso vomitare l'intero pasto non digerito o in determinate occasioni solo secrezione acide e schiumose sempre di notte. Se assumo alcolici a stomaco vuoto, anche in piccole dosi (0,2L di birra) talvolta subentra la nausea, anche importante. A 16 anni vista la frequenza degli episodi mi è stata prescritto la ricerca di antigeni fecali di H. pylori, risultata negativa. Invitato dal curante a controllare lo stress, non ho più eseguito altre indagini.
Il 16 febbraio (4gg prima di un esame importante), dopo aver mangiato del brodo di carne, ho iniziato a sentire progressivamente dei fastidi alla regione epigastrica che il giorno successivo si sono tramutati in un dolore relativamente continuo sulla stessa regione. Il 18 ho quindi deciso di rivolgermi al curante che mi ha prescritto pantoprazolo al mattino e plasil prima dei pasti, oltre a consigliarmi una dieta leggera. All'EO non ha notato nulla di rilevante. Ho assunto i farmaci di cui sopra per una settimana, con un netto miglioramento dei sintomi. A metà marzo i sintomi si sono nuovamente manifestati, associati a stipsi e dolore all'ipocondrio destro. Gli esami dell'emocromo, di bilirubine e transaminasi sono risultati tuttavia normali eccetto per un lieve abbassamento del solo ematocrito rispetto a 4 mesi prima, dell'1-2%). Ho perciò ripreso la cura a base di pantoprazolo e plasil con netto miglioramento dei sintomi nel giro di 3-4 giorni. Ho comunque continuato la cura con il pantoprazolo per due settimane. Dopo una settimana dall'interruzione, venerdì, ho iniziato a manifestare di nuovo i sintomi. Dolore epigastrico al di sotto dell'arcata costale che si irradia posteriormente a livello toracico, indicativamente a livello di t3-t8. Sensazione di costrizione restrosternale, sensazione di difficoltà a deglutire. Il dolore peggiora alla palpazione della regione epigastrica e al confine con l'ipocondrio dx. Ho normale appetito nonostante abbia ripreso una dieta leggera (ho perso due kg rispetto all'autunno ma ho sempre lo stimolo della fame). Vado di corpo regolarmente: le feci mi appaiono leggermente più chiare (colore marrone ma non scuro). Talvolta sono morbide a serpente, talvolta sono sempre morbide ma a margini irregolari, a piccoli pezzi. Ho ripreso sabato la terapia con pantoprazolo, oggi ho deciso di riprendere anche il plasil tuttavia non ho ancora riscontrato miglioramenti.
Quali potrebbero essere le cause? Una certa ipocondria mi fa pensare a qualche problema pancreatico o epatico, si possono escludere?
Cosa si potrebbe fare per risalire alla problematica?
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Verosimilmente reflusso gastroesofageo + IBS + tanta ansia + il fatto di studiare medicina.
Ricordi che la diagnosi di gastrite è esclusivamente istologica.
Cordialmente.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dr.,
La ringrazio per la rapida risposta. Oggi ho avuto un lieve miglioramento. Preciso inoltre che ho familiarità per ernia iatale (nonno paterno e zio paterno) e per Sindrome di Gilbert (madre, zia materna e cugina). Secondo Lei che esami sarebbe opportuno fare per avere delle conferme? Il controllo dell'ansia potrebbe essere uno degli interventi possibili?
Cordialmente
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Lasci perdere ernia iatale (di per sé non è sintomatica) e la Sindrome di Gilbert che non è una malattia.
Curi la sua ansia.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio ulteriormente per la sua risposta. Premetto che la domanda relativa alle conferme era volta a chiederLe se secondo Lei è opportuno che mi rivolga a un gastroenterologo o nuovamente al curante per approfondire il quadro. In serata il dolore è ritornato nonostante io abbia continuato la terapia, stamani invece avevo percepito un lieve miglioramento dei sintomi. Nell'ipotesi di reflusso gastroesofageo, quali sarebbero degli accorgimenti per portare a un miglioramento della condizione?
Cordialmente
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Igiene di vita e dieta appropriata.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Esimio dottore,
questa mattina per una aggravamento dei sintomi e avendo avuto due scariche diarroiche ho deciso di rivolgermi al PS. All'EO epigastrio dolorabile alla palpazione e aumento all'escursione respiratoria. Blumberg e Giordano negative. All'esame del sangue citometria normale, glucosio, urea, creatinina, sodio, potassio, cloro, AST, ALT, PCR e amilasi pancreatica NORMALI. Bilirubina totale aumentata (30,1 umol/L), bilirubina coniugata aumentata (12,2umol/L), bilirubina non coniugata aumentata (17,9umol/L). Per questi esami mi hanno perciò effettuato un Eco alto addome con esito: Fegato nei limiti per dimensioni ed ecostruttura senza immagini di tipo nodulare. Non dilatazione delle vie biliari, Colecisti alitiasica, Regiona pancreatica nei limiti. Milza regolare.
Dimesso per "addominalgia-verosimile gastrite". Terapia 50mg di Pantorc al giorno, dieta leggera. Proseguire terapia per due settimane, poi ripetere gli esami del sangue. Se persistenza dei sintomi visita gastroenterologica con tempistica breve.

Alla luce di quanto scritto, secondo Lei a cosa potrebbe essere ascrivibile l'alterazione delle bilirubine?
Cordialmente
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Spero che quando sarà medico insegnerà ai suoi pazienti a non occupare un posto in PS per 2 scariche diarroiche!!!
Pantoprazolo da 50 mg non esiste.
Potrebbe aver avuto sludge biliare.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Secondo Lei sono necessari altri approfondimenti o posso essere tranquillo?
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