Gastroduodenite cronica con reflusso resistente ai

Gentili medici, vi chiedo ulteriore consiglio in quanto la situazione che mi affligge da un anno è davvero complessa ed invalidante. Da ottobre 2017 soffro di problemi digestivi, che nonostante le cure con ipp, procinetici e ranitidina a dosi massime, non hanno avuto alcun miglioramento ed io di fatto, non sono stata più bene neppure un secondo, tra nausea, disfagia, reflusso, eruttazioni, dolori allo stomaco, debolezza e bocca dolciastra. Ho eseguito 2 gastroscopie: la prima, a novembre 2017, era completamente negativa, dalla seconda invece, eseguita a settembre 2018, si nota una gastroduodenite cronica, antrale e aspecifica. 3 ecografie che evidenziano solo un grosso fibroma uterino embolizzato a dicembre, 1 manometria negativa, rx con bario che evidenzia piccola ernia iatale e del reflusso in posizione ortostatica, esami del sangue che evidenziano anemia sideropenica e aptt alto, ma il resto va bene, colonscopia effettuata a febbraio 2019, tutto ok. A settembre mi sono sottoposta a terapia marziale endovena, partendo da una situazione in cui l'emoglobina era a 9, con la terapia i valori erano saliti, ma adesso la ferritina è tornata a 4, il ferro sierico a 21 e l'emoglobina sta di nuovo scendendo (da 12 dopo le infusioni è tornata ad 11). L'ematologo mi ha detto che non reintegro il ferro perso con il ciclo a causa della gastrite. La situazione per me è davvero critica: oltre ad avere i sintomi descritti prima, sono anche molto debole stanca, ho diversi pruriti e dolori alla pancia, borborigmi, difficoltà di attenzione e memoria, arti che si addormentano testa pesante, bocca dolciastra e appena ingoio qualcosa lo "tiro su". Devo dire che colta dalla disperazione causata dal fatto che i farmaci non funzionavano neppure alle dosi massime ( omeoprazolo più ranitidina e peridon 3 volte al giorno) li ho tolti, ho tolto il glutine dalla dieta (da circa 2 mesi) i latticini e inizialmente mi sono sentita più forte, ma i problemi digestivi sono rimasti, così come è tornata anche la stanchezza (sottolineo però che sono anemica da molto tempo e non da quando ho smesso con glutine e latticini). A breve farò di nuovo una gastroscopia, ma non do veramente più che fare! Ho cambiato 5 gastroenterologi, ma nessuno mi ha aiutata! La gastrite potrebbe aver portato qualcosa di più grave in questi mesi, visto ho smesso con la terapia perché non trovavo giovamento? È consigliabile l'intervento visto che sono resistente ai farmaci? Ne ho assunti davvero tanti! Grazie a chi vorrà rispondermi.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Serve escludere una celiachia o un'intolleranza al glutine di tipo non celiaca. Non serve assumere IPP.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
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Grazie mille dott. per la sua tempestiva risposta. Alla gastroscopia di settembre hanno esaminato, tramite biopsia, i villi duodenali e non hanno parlato di celiachia, ma solo di gastroduodenite cronica aspecifica, infatti i villi sono nella norma. Devo dire che inizialmente, togliendo glutine e latticini (li ho tolti da febbraio) mi sono sentita più forte, ma poi tutto è di nuovo peggiorato. A volte avverto anche un dolore piuttosto intenso sotto la costola destra, anche se le 3 ecografie addominali eseguite fino a luglio scorso, hanno dato esito negativo. Avevo fatto anche le analisi del sangue per verificare la celiachia, ma sono risultate negative. Come dovrei muovermi adesso per continuare le indagini su questo versante? Se fossero negative, a cosa potrebbe essere dovuto tutto questo stare male? La ringrazio dott. e le auguro una serena giornata di festa.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
La sensibilità al glutine non celiaca non ha test diagnostici, ma per avere conferma serve eliminare il glutine per un periodo lungo, dai tre a dodici mesi. La patologia è reversibile:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1040-celiachia-no-gluten-sensitivity-ipersensibilita-al-glutine.html
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Utente
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Grazie mille dottore, il fatto è che ho tolto il glutine da febbraio e le ripeto, in un primo momento mi sentivo più forte, anche se i problemi digestivi sono sempre rimasti, adesso però è di nuovo peggiorato tutto ed anche il reflusso è quasi continuo, ho anche brividi di freddo. Può essere normale questo decorso della malattia e quindi devo persistere nel non assumere glutine? Grazie mille della risposta e dell'articolo, buona giornata.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Continui ed assuma una protezione per il reflusso
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Utente
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Cosa potrei assumere per il reflusso, visto che ipp e ranitidina hanno un effetto pressoché nullo? Pensa che avendo smesso con i protettori da dicembre ad ora, la situazione possa essere peggiorata? Grazie mille.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Potrebbe assumere dispositivi a base di acido ialuronico.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
La sensibilità al glutine non celiaca non ha test diagnostici, ma per avere conferma serve eliminare il glutine per un periodo lungo, dai tre a dodici mesi. La patologia è reversibile:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1040-celiachia-no-gluten-sensitivity-ipersensibilita-al-glutine.html
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Utente
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Grazie mille dottore. Parla di dispositivi tipo il Marial? Perché anche quello ha dato scarsissimi risultati. Ok per la sensibilità al glutine, grazie.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Si, intendevo quel prodotto.

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

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