Ho paura di avere conseguenze a causa di uno scorretto comportamento alimentare negli ultimi mesi.

Salve dottore, sono una ragazza di 16 anni. Mi scuso in anticipo per il disturbo, ma credo di avere urgentemente bisogno del suo aiuto. Un giorno, qualche mese fa, per caso, ho scoperto di essere in grado, tramite uno sforzo dei muscoli, di far risalire il cibo, ingoiato poco prima, dallo stomaco alla bocca, di modo da poterlo masticare di nuovo. Col tempo questa pratica è diventata per me diciamo usuale, un po’ perché era piacevole poter assaporare il gusto dei cibi due volte, un po’ anche perché la usavo come anti stress o anti noia. In pratica, per farla breve, dopo aver mangiato a pranzo e a cena mi facevo risalire il cibo in bocca e lo rimasticavo, poi lo inghiottivo nuovamente e lo rimasticavo ancora finché infine, dopo un po’ di tempo (da qualche minuto a un’ora), il cibo non diventava troppo digerito e troppo acido per poter essere nuovamente masticato. Si di stare parlando di un’abitudine davvero strana e inusuale, e le chiedo per questo il massimo sforzo per cercare di capire la situazione, scusandomi ancora. Ormai da qualche giorno ho smesso di dedicarmi a questa pratica, ma più ci rifletto e più mi spavento al pensiero dei danni che potrei aver causato al mio organismo in questi mesi (circa da marzo ad oggi), innanzitutto perché mi rendevo conto più volte che dopo aver terminato la rimasticazione sentivo un bruciore allo stomaco e a parte della gola, a volte lieve e a volte più forte. Le chiedo, allora, gentilmente, di rispondere a tutte le domande che sto per porle, o altrimenti non riuscirei a tranquillizzarmi o eventualmente a valutare i rischi effettivi che corro. Innanzitutto: crede che ciò che ho fatto possa aver danneggiato in qualche modo lo stomaco o l’esofago? (Non ho altri sintomi evidenti a parte il bruciore che si presenta solo dopo che effettuo la rimasticazione). Poi: crede che ciò che ho fatto potrebbe espormi a un rischio più elevato di contrarre, in futuro, altre malattie, come per esempio un tumore dello stomaco o dell’esofago? Ho davvero tanta paura di questo perché su internet leggo molto a proposito delle complicanze causate dal reflusso in questo senso, e credo che la mia abitudine sia in qualche modo oaragonabile ad un reflusso. Lei crede, infine, che una volta smesso tutto potrebbe tornare come prima, senza nessun danno permanente? La ringrazio davvero se riuscirà a rispondere a tutti i miei quesiti, per me sarebbe importante mi scuso ancora per la lunghezza della richiesta e la ringrazio in anticipo.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Il disturbo della ruminazione nel"uomo è un fenomeno infrequente ma non porta complicanze nel tratto digestivo.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta ! Mi ha davvero rassicurato. Avrei un’ultima cosa da chiederle: lei mi assicura che non serve che io svolga alcun esame per riscontrare patologie come per esempio l’esofago di Barrett? Ne esclude la presenza? (Non ho sintomi)
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Nessuno può escludere patologie senza accertamenti (gastroscopia), ma è presumibile che lei non abbia avuto conseguenze in quanto il cibo rigurgitato è solo debolmente acido (che è ridotto dall'alimento)
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Il disturbo della ruminazione nel"uomo è un fenomeno infrequente ma non porta complicanze nel tratto digestivo.


Cordialmente