Riacutizzazione malattia infiammatoria cronica intestinale. timore che possa evolvere

Gentili dottori,
dopo quasi un biennio in cui la mia patologia (che definisco come IBD in quanto nessuno dal 2007 è riuscito a determinarla con precisione) sembrava si fosse calmata, a parte qualche piccolo risveglio tanto per ricordarmi della sua esistenza, da circa un paio di mesi mi trovo nuovamente a combattere con gli stessi sintomi: feci formate ma, a volte, più strette (il curante mi ha visitato con l'anoscopio e ha notato, con i limiti della tecnica, che il tratto esplorato risulta edematoso e gonfio); alcune tracce di sangue; diarrea; calprotectina a 100; PCR un po' mossa (VES nella norma); dolori colici nella parte bassa della pancia.
In verità, però, ciò che mi fa specie è il fatto che comunque le mie evacuazioni non sono frequenti (vado 1/2 volte die), anzi mi è anche capitato, sempre in questi 2 mesi, a volte di non andare per un'intera giornata.
A breve farò una colonscopia, poiché l'ultima l'ho fatta circa 2 anni fa.
Il mio gastroenterologo mi ha detto che passato un certo periodo bisogna ben monitorarla per rischio evolutivo.
Ora, con i limiti dei consulti online, Vi espongo la mia paura di avere una patologia neoplastica e, in base ai sintomi e ai valori riferiti, Vi chiedo se invece rappresenta una riacutizzazione da trattare farmacologicamente.
Purtroppo queste patologie intestinali croniche incidono moltissimo sulla vita e sulla psiche di chi ne soffre e, non essendo "visibili", a volte si corre il rischio di essere presi per matti.. .
Cordiali saluti.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 28.9k 1.1k 12
1) la sua IBD deve avere un nome
2) sta facendo terapia? E quale?
Cordialmente.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia