Esofagite da reflusso e cardias beante

Gentili dottori, spero che non suoni strano se un medico chiede un consulto in questo spazio.
Tuttavia proprio l'essere medico mi porta troppo spesso ad approcciarmi con i colleghi e ricevere come spiegazione un ridondante" tanto sei medico e sai cosa fare".
Ma per una volta vorrei essere solo un paziente che ha una patologia.
Cercherò di essere conciso se possibile.
Soffro dal 2001 di esofagite da reflusso con cardias beante.
La patologia è stata sempre ben controllata con una terapia a cicli di rabeprazolo 10mg tre volte la settimana e riopan gel la sera prima di coricarsi.
Negli anni ci sono stati episodi di ricadute più o meno pesanti ma nulla di preoccupante.
Alimentazione rigorosa, astemio, non fumatore.
Eseguite le normali gastroscopie di controllo a scadenze regolari.
Dallo scorso anno i sintomi si sono fatti più importanti, con raclage che compare immediatamente dopo i pasti e che persiste per circa un'oretta per poi ricomparire indipendentemente dai pasti.
No pirosi, leggeri dolori retrosternali, eruttazioni, gusto amaro in bocca.
Eseguita dunque una EGDS a scopo cautelativo per avere un quadro della situazione.
Dall'esame è emerso quanto segue:esofago regolare per calibro decorso e mucosa fino al III distale dove la mucosa è diffusamente iperemica ed a tratti disepitelizzata.
Cardias in sede ma costantemente beante.
Camera gastrica esente da lesioni macroscopicamente significative a livello del fondo, mentre la mucosa che tappezza il corpo si solleva in pliche iperemiche e quella che tappezza l'angulus-antro è sottile e marcatamente marezzata.
Con la manovra della retrovisione cardias non scampanato.
Piloro normoconformato.
Bulbo, flessura superiore e tratto prossimale del duodenodiscendente, flogistici e con sparse microcisti linfatiche.
Conclusioni: esofagite di grado a, beanza cardiale, gastrite cronica, duodenite cronica.
Dall'istologia:lembi di mucosa duodenale privi di modificazioni strutturali; lembi di mucosa gastrica di tipo antrale con fibrosi e lembi di di mucosa gastrita di tipo ossinticocon lieve flogosicronica.
lembi di mucosa esofagea con flogosi cronica.
Ricerca Hp negativa.
Analisi immunoistochimica: mucosa duodenale CD3: linfociti T intraepiteliali nella norma.
Terapia: pantoprazolo 20mg 1 die, probiotico, tubes gastro 2 die dopo i pasti, trimebutina 150mg 1/2 prima di coricarsi e aroè gel prima di coricarsi.
Dopo due mesi di terapia il sintomo che maggiormente rimane è la persistente raclage già menzionata sopra, con un andamento mai costante.
Alla luce della vostra esperienza (io mi occupo di oncoematologia pediatrica) è ipotizzabile pensare ad un intervento (anche se sia l'assenza di ernia iatale che gli scarsi risultati a lungo termine delle procedure chirurgiche mi lasciano dubbioso).
Può la terapia realmente migliorare un cardias che sembra non funzionare più?
Debbo pensare ad una strategia terapeutica diversa?
Sono aperto ai vostri suggerimenti da esperti in materia.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Caro collega. L' impressione è che il suo reflusso sia misto, acido e alcalino, da bile. Questo può essere il motivo per cui la semplice terapia antiacida non è sufficiente. A parte il fatto che secondo me era sottodosata., sia per il rabeprazolo ( meglio 20 mg) sia per il panto. Suggerirei di eseguire una pH-impedenzometria per una diagnosi più precisa e - almeno per ora- eviterei interventi.

Prof. alberto tittobello

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Professore per il suo cortese riscontro. Avevo pensato anche io di "auto prescrivermi" il rabeprazolo da 20mg o di portare il pantorc a 40mg.
Eseguirò senza indugio la ph-impedenzometria.
Cordialmente.
[#3]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
O.K. Ne riparleremo dopo L ' esame
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