Gastroenterologia

Gentilissimi dottori
Vi scrivo per avere un vostro illuminato parere circa una questione che da alcuni giorni mi affligge.
Sono una donna di 44 anni e circa 20 giorni fa ho effettuato un accesso in PS a causa di una colica, verosimilmente, associata a sindrome da colon irritabile.
I risultati degli esami effettuati hanno dato tutti esito negativo L'intestino è sempre stato il mio punto debole, sono un soggetto ansioso e soffro di attacchi di panico; ahimè, ogni situazione esterna o interna a me, la vivo malamente.
Dalla gastroscopia effettuata circa un anno fa è emerso che ho una gastrite cronica in fase attiva con helicobacter pylori, curato circa un mese fa.
In ospedale, di recente, mi è stata data una terapia per sindrome da colon irritabile.
La regolarità intestinale, infatti, è presente, il punto è che da 4 giorni ho dolori al basso ventre (utero e ano) soprattutto quando faccio movimenti o quando mi siedo, è come se mi tirassero l'utero, mi capita anche se devo fare lo sforzo minimo, come espellere gas, o contraendo i muscoli del perineo.
A giugno 2019 ho effettuato una rettoscopia e in quella circostanza è stata diagnosticata un"emorroide interna di 1 grado, da controllare di tanto in tanto.
Lo scorso anno, durante uno screening proposto dalla Asl, ho avuto esito positivo per papilloma virus, all'ecografia transavaginale fatta a giugno 2019, l'utero stava bene.
Quindici giorni fa sono stata chiamata dalla Asl per ripetere lo screening e l'ostetrica che l'ha effettuato mi ha riferito di vedere sul collo dell'utero una cisti di Naboth, che a suo dire è innocua.
Attendo i risultati del pap test.
Mi preme ricordare che questo tipo di dolore che avverto, soprattutto quando mi siedo o contraggo i muscoli anali e pelvici, lo conosco, non mi è nuovo, generalmente compariva quando avevo eccesso di gas ma andava via immediatamente dopo la defecazione o aver espulso il gas.
Stavolta è là, fisso da 4 giorni, è un dolore che avverto SOLO all' autopalpazione o nelle circostanze di cui sopra.
Di cosa potrebbe trattarsi, secondo voi?
Dovrei indagare meglio e su cosa, esattamente?
Grazie infinite a chi vorrà rispondermi.

Cordialità
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Non è facile interpretare il suo disturbo, però la normalità della visita ginecologica e della rettoscopia ci lascia tranquilli. Forse ora il dolore è più continuo o perché l' intestino non si svuota completamente o perché si accumula dell ' aria. Sono ipotesi, da verificare. Potrebbe provare a prendere uno dei tanti prodotti per ridurre il meteorismo, a base di simeticone e provocare una completa evacuazione, però non con lassativi, eventualmente con un cucchiaio di olio di vaselina ( oggi si chiama olio di paraffina ).

Prof. alberto tittobello

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo professore
Innanzitutto grazie per la celerità nella risposta.
Dopo essere stata in PS ho preso il simeticone per circa una settimana, dal giorno dell'insorgenza di questo ulteriore sintomo, (quattro giorni fa esattamente) ho ricominciato a prenderlo. Il dolore/fastidio è lievemente migliorato, resta il fatto che avverto un peso nella zona anale e il dolore si irradia fino all'utero, quando mi siedo. È possibile che possa dipendere dall'emorroide infiammata? Mi spiego meglio, un'emorroide interna infiammata può dare disturbo anche nella zona del perineo? È il caso di assumere qualche farmaco per la cura delle emorrroidi? Non ho perdite di sangue, né stitichezza, al momento. Grazie ancora per la pazienza e la gentilezza.
Cordiali saluti
[#3]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Per quanto riguarda il simeticone, affinché sia efficace, se ne possono prendere 2 compresse insieme da 120 mg dopo i due pasti principali. Per il dolore, è impossibile risponderle. Sarebbe utile una visita dello specialista proctologo.
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