Ansia, respiro affannato e dolore allo stomaco

Gentile Dottore, sono un ragazzo di 27 anni.
Premetto che, meno di un anno fa, ho effettuato elettrocardiogramma con ecodoppler con ottimi risultati, analisi del sangue buone e meno di un mese fa un RX torace che non ha riscontrato nulla.
Dopo due attacchi di panico e crescente ansia, da ottobre sono in cura da una psicologa per superare questo momento di difficoltà.
Detto questo, vorrei esporle il mio problema: da sempre, il mio stomaco è molto delicato, ma da circa 2 mesi io (che di solito vado al bagno regolarmente) evacuo spesso in maniera lenta o a spruzzo, come se le feci "consistenti" non riuscissi a produrle.
Il medico di base mi ha vistato non notando nulla, mi ha fornito dei probiotici ma non è cambiato molto.
Da qualche giorno a questa parte, noto spesso sia alla mattina che durante la giornate una sorta di pesantezza alla bocca dello stomaco, sento diversi rumori, anche quando, dopo cena, mi distendo sul letto per vedere un po' di tv, A questo, non so se collegato (ma potrebbe trattarsi di un lato ansioso) associo spesso uno stato di respiro affannato, quasi come se quest'ultimo a volte non riuscisse a completarsi per bene (ma questo sintomo va e viene).
Siccome sono molto preoccupato, vorrei chiedere lei se potrebbe trattarsi di qualche patologia grave e quali esami effettuare per togliere ogni dubbio.
La ringrazio per la gentile risposta.
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Dr. Luano Fattorini Gastroenterologo, Medico di base, Chirurgo apparato digerente, Medico di medicina generale, Radiologo, Chirurgo generale 296 13 5
Non ritengo che si tratti di una patologia grave. Probabilmente il disturbo dipende dallo stato ansioso. Oltre al trattamento psicoterapeutico, opportuno e da continuare, sarebbe consigliabile anche un idoneo supporto farmacologico.
Consiglierei intanto un antispastico e un tranquillante tipo una benzodiazepina, per un appropriato periodo di tempo, da controllare e rivalutare in seguito.
Cari saluti.

dr. Luano Fattorini

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dopo
Utente
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Dottore, la ringrazio per la celere risposta. Da quando ho iniziato il trattamento con la psicologa, le cose vanno molto meglio, difatti questo stato descritto si sta verificando solo da qualche settimana, in contemporanea con questa difficile situazione sanitaria nazionale (la psicologa dice infatti che, anche senza volerlo, potrei accumulare ansia che poi trova uno sfogo in questa maniera), però ci tenevo a chiedere anche un parere medico sui sintomi. Per il supporto farmacologico, dovrei chiaramente parlare con il medico di base vero? La ringrazio per il disturbo, e buona giornata.
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Dr. Luano Fattorini Gastroenterologo, Medico di base, Chirurgo apparato digerente, Medico di medicina generale, Radiologo, Chirurgo generale 296 13 5
mi sono limitato ad indicare alcune categorie o principi attivi di prodotti farmaceutici, non essendo permesso indicare nomi commerciali di farmaci.
Naturalmente c'è bisogno del medico, e della ricetta a suo giudizio.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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