Diverticoliti recidivanti, quanto migliora la qualità della vita con intervento

Sono una donna di 57 anni, molto ansiosa.
Soffro da anni di colon irritabile con tendenza prevalente a manifestazioni diarroiche, seguite anche dal problema contrario.
Da una decina di anni, con colonscopie, ripetute, l'ultima a dicembre 2018, mi sono stati riscontrati diversi diverticoli, sia nell'ascendente che nel discendente, che sono però rimasti tranquilli.
Da due anni a questa parte ho avuto invece diverse diverticoliti curate a casa con dieta leggera e ciproxin, e su consiglio del gastroenterologo ho seguito un po la terapia preventiva con normix, e recentemente con mesalazina.
Nell'ultimo anno però, ho avuto anche due ricoveri.
A febbraio, entrata con sintomi e lieve febbre, ma con valori nel sangue alterati ad es.
pcr 17, 1 sono anche stata sottoposta a tac con contrasto.
"Colon sede di innumerevoli diverticoli, per lo più iperdensi.
Coesiste, in tale contesto, ispessimento, per lo meno in parte di aspetto sfumato, delle pareti del discendente-sigma, per un tratto di 5 cm, cui si associa diffusa soffusione dell'adipe periviscerale come da quadro flogistico acuto", tradotta nella lettera di dimissioni in diverticolite acuta non complicata recidivante in diverticolosi diffusa del colon.
Ora dopo due mesi, un'altra, stesso punto fossa iliaca sinistra con diffusione del dolore anche più in basso, nonostante la terapia con mesalazina e dieta rigorosa.
Questa volta sono rimasta in ospedale solo una notte, poi a casa con dieta idrica e antibiotici, e domani controlli dei valori ematici e visita.
Avrò un consulto con il gaastroenterologo tra due settimane, ma comincia a balenarmi nella mente che per migliorare la mia qualità di vita, pessima in questo momento, io debba ricorrere ad intervento.
Domanda?
In cosa consiste, quanto pericoloso e soprattutto quanto risolutivo?
Quanto può incidere sui miei sintomi l'aspetto emotivo?
Grazie Per l'attenzione
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Gentile signora, l'intervento consiste, in genere, nell'asportare il tratto di colon più "danneggiato" dai diverticoli.
Alle altre domande può rispondere solo chi ha la possibilità di visitarla e di vedere le immagini dei suoi esami.
Cordialmente.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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