Reflusso laringo esofageo

Salve dottore sono da mesi che non riesco a risolvere nonostante varie visite mediche.
Da gastroscopia fatta a settembre 2029 risulta che ho piccola ernia iatale, gastrite cronica antrale ed incompetenza cardiale.
L’anno scorso avevo nausea, vomito e bruciore stomaco che poi ho risolto...Da febbraio ho bruciore gola e bocca, a cui ultimamente si è aggiunto mal di pancia.
Era il periodo del lockdown ed il medico di famiglia mi ha dato antibiotici, antinfiammatori peggiorando la situazione.
Il 15 marzo inizio cura x reflusso con pantoprazolo 20 ed antiacido Aroè.
Il 16 aprile visita Otorinoloringoiatra che mi dice che ho faringite cronica da reflusso e mi da cura pantoprazolo 40 ed antiacido Marial, aerosol, ma non miglioro.
Per telefono un noto gastroenterologo mi consiglia di aumentare la dose di pantoprazolo 40+20 ma al terzo giorno ho mal di pancia, sospendo la dose in più ed il mal di pancia dura 10/15 giorni.
Dal 23 maggio sono sotto cura da un gastroenterologo che mi ha dato il Pariet 20, neocarvi prima dei pasti, deflux dopo i pasti ed un antinfiammatorio pelvilen.
La mattina prendo anche un probiotico Microflor 32 per il ripristino della flora intestinale.
Io ho sempre in alternanza bruciore gola, bruciore gengive, mal di pancia.
Dal 15 marzo che prendo gastroprotettore non dovrei sospenderlo?
Il gastroenterologo dice che se non miglioro il prossimo passo è il Laroxil, poche gocce x risolvere il dolore, ma io mi spavento di assumere un antidepressivo... che ne pensa?
Ho fatto tante analisi perché soffro di anemia, emoglobine, acido folico basso ma ad aprile erano nella norma e mi mancano le intolleranze e la celiachia.
Sottolineo che da mesi mangio leggero, riso o pasta in bianco, carne o pesce, frutta ed ultimamente ho anche ridotto i carboidrati, lievito e zuccheri.
Grazie in anticipo.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Lasciamo da parte, per ora, quello che lei definisce " mal di pancia ", che però andrebbe descritto meglio, nei particolari. Sembra che lei abbia disturbi da reflusso, che non migliorano con le varie terapie, pur essendo tutte corrette ed adeguate. In questi casi è utile completare gli accertamenti con un altro esame ,c che viene eseguito negli Ospedali attrezzati, che si chiama pH-impedenzometria. Questo esame permette di fare una diagnosi più precisa e definitiva e di stabilire una terapia più precisa.

Prof. alberto tittobello

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dopo
Utente
Utente
Grazie... purtroppo in ospedale gli esami di pH-impedenzometria soni bloccati causa Covid
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Non c' è fretta. Appena potrà, lo farà.
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dopo
Utente
Utente
Invece io ho fretta di stare meglio , non c’è la faccio più , sono più di 5 mesi che sto male, ogni giorno soffro ed è difficile andare avanti così senza una cura adeguata che calmi i miei dolori nonostante varie visite private, comunque grazie lo stesso.

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