Parere esito colonscopia con biopsia

Buongiorno Dottori, mi ero già rivolta a Voi per un parere ad ottobre 2019, e ringrazio ancora per le Vostre risposte; mia figlia di 24 anni lo scorso anno era stata sottoposta a colonscopia parziale per episodi saltuari di più scariche al giorno ed episodi altrettanto saltuari di presenza di muco nelle feci.
Secondo il parere del gastroenterologo che aveva prescritto la colon l'esito era di colite infiammatoria (cosa confermata anche da Voi) ed essendo senza sintomi rilevanti non era stata prescritta nessuna terapia se non rifare la colonscopia con ileoscopia retrograda e biopsie per avere un quadro completo della situazione.
Fermo restando che ho già prenotato visita gastroenterologica per la figlia, chiedo se possibile avere comunque un Vostro parere circa l'esito di questa nuova colon.
Esame condotto fino all'ileo terminale in condizioni di adeguata pulizia intestinale.
Ileo terminale percorso per 15 cm privo di lesioni.
Dal cieco al retto assenza di lesioni della canalizzazione e austratura conservata.
Dal cieco al colon discendente assenza di lesioni mucose.
Dal discendente al giunto retto-sigma ulcere aftoidi multiple intervallate da mucosa integra.
Retto indenne.
Si effettuano biopsie colon dx (frammenti di mucosa del grosso intestino ad architettura ghiandolare conservata, sede in lamina propria di flogosi cronica non granulomatosa focalmente moderata, priva di attività neutrofila, polimorfa con modesta componente eosinofila.
Assenza di displasia.
Colon sx (Frammenti di mucosa del grosso intestino con focale distorsione ghiandolare associata alla presenza in lamina propria di flogosi cronica non granulomatosa focalmente severa, a spiccata componente plasmacellulare, attiva - neutrofili sparsi, rare immagini di criptite, focale erosione) Assenza di displasia.
Retto (Frammenti di mucosa del grosso intestino ad architettura ghiandolare conservata, sede in lamina propria di flogosi cronica non granulomatosa lieve, priva di attività neutrofila, con modesta componente eosinofila, assenza di displasia.

conclusioni: reperti di tipo infiammatorio cronico, con attività lieve nel colon sinistro, esenti da caratteri di specificità, compatibili con sospetto clinico di malattia infiammatoria cronica intestinale idiopatica tipo morbo di Crohn.

Cosa ne pensate?
mia figlia solo lo scorso anno ha avuto qualche giorno di seguito con più 3/4 scariche al giorno gestibili tanto che non ha mai perso giorni di lavoro, per il resto tuttora non ha nessun sintomo (se non raramente del muco con le feci ma in quantità davvero irrisoria) , si scarica regolarmente una volta al giorno, nessun dolore, ha una dieta varia e nessun cibo le ha mai procurato fastidio, lavora, fa palestra e una vita assolutamente normale... non riesco a capire, e leggendo morbo di Crohn mi sono alquanto spaventata.

MI scuso per la lunghezza di questo scritto, ringrazio fin d'ora per eventuali risposte.
Buona giornata.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Si parla di colite infiammatoria aspecifica, non di crohn.

Cordialme

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore per la risposta, quindi Lei dall'esito delle biopsie escluderebbe il morbo di Crohn ? Perché nelle conclusioni se ne fa accenno.....Mia figlia ha prenotato la visita per il 30 settembre, se posso chiedere ancora un parere, non avendo nessun tipo di sintomo, ci sono eventualmente cibi da preferire - o da evitare - che aiutino a disinfiammare? Parlandone un po con un conoscente mi dice che il suo gastroenterologo gli fa prendere per una settimana al mese dei fermenti lattici che lo aiutano molto per i suoi disturbi...grazie ancora per la risposta data, buona giornata.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
L'alimentazione è libera, mentre può far uso di probiotici a largo spettro.
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Utente
Utente
La ringrazio Dottore. Se posso permettermi Le chiederei un ultimo chiarimento: visto che l'esito della colon parla di reperti esenti da caratteri di specificità,perchè comunque viene menzionato il morbo di Crohn (sospetto clinico di malattia infiammatoria cronica tipo morbo di Crohn)?
La colite aspecifica può quindi evolvere in morbo di crohn? Ne è l'inizio e quindi difficilmente diagnosticabile per ora?
Mi scusi ma sono per me argomenti totalmente nuovi ....grazie ancora, buona giornata.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
No, nessun rapporto con il crohn
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Utente
Utente
La ringrazio Dottore per le sue risposte concise ma rassicuranti. Mi auguro che alla visita daranno a mia figlia le stesse risposte. Buona giornata.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Buona giornata anche a lei
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, la volevo aggiornare sulla visita gastroenterologica alla quale si è sottoposta mia figlia presso un ambulatorio dedicato alle mici; la dottoressa dopo aver visionato i referti delle biopsie ha concluso si tratti di una colite infiammatoria con caratteristiche del morbo di crohn (il responso è stato : colonscopia con riscontro di colite sinistra con ulcere aftoidi compatibile istologicamente con malattia di crohn del colon). La procedura consigliata è di iniziare con mesavancol 1200 tre compresse al giorno per un mese e a seguire due compresse al giorno, e visita con esami del sangue e calprotectina a fine gennaio, poi coloscopia il prossimo anno. Al mio accenno se non si tratti di colite aspecifica mi è stato risposto che l"esito delle biopsie parla chiaro. Ora io non so se provare a sentire un'ulteriore parere, certamente ho capito che questa infiammazione va tenuta a bada, il mio timore è che iniziando per un anno questa terapia senza avere sintomi, poi il corpo si "abitui " e ,se interrotta ,la malattia entri in una fase più attiva che finora non c'è stata. La dottoressa parlava anche dell'uso di probiotici in sostituzione del mesavancol, ma non li consigliava visto il costo (il mesavancol gratuito con l'esenzione ).Dottore potrebbe ancora una volta darmi una sua opinione? Sono molto confusa, non riesco a capire se è una colite, se è un crohn lieve, se la terapia è la stessa, se questa infiammazione da colite (se di questo si tratta) possa degenerare in crohn o altro.....se tutto ciò possa impedire una buona qualità di vita...scusi ma da genitore ho mille preoccupazioni, anche se non le esterno. Grazie mille per l'attenzione, buona giornata.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Sinceramente sono perplesso nel leggere che si parli (da parte dello specialista) di Crohn. E rimango perplesso nel sentire dire meglio la mesalazina che i probiotici solo per una questione economica.

Non mi allarmerei ma chiederei un secondo parere da un esperto sulle MICI

Cordialmente
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, mi permetto di scriverLe di nuovo per aggiornarla sull'ultimo parere dato a mia figlia sentendo un altro gastroenterologo presso un ospedale con ambulatorio MICI. Alla visita effettuata il 2/11 è entrata solo mia figlia vista l'emergenza in corso, portando in visione tutti gli esami fatti finora, la conclusione questa volta è stata: Paziente con fondato sospetto di morbo di Crohn colica lieve, asintomatica. Si discutono le opzioni terapeutiche e si conclude che al momento può astenersi da trattamento (da considerare se incremento di calprotectina e comparsa di sintomatologia). Esecuzione dei seguenti accertamenti diagnostici: calprotectina fecale trimestralmente. Visita di controllo : controllo ambulatoriale tra un anno con emocromo ,PCR, elettroforesi, ALT , GGT, ferro ,transferrina.
Il Dottore diceva di non essere a favore dell'uso della mesalazina ma piuttosto controllare appunto trimestralmente la calprotectina ed eventualmente fare interventi mirati all'occorrenza con cortisone; sì invece a cicli di probiotici.
A questo punto siamo di nuovo nel dubbio....quale terapia intraprendere? Quale medico ascoltare? Mi scusi lo sfogo ma è frustrante essere in cerca di una diagnosi e sentire pareri sempre contrastanti ..... pensavo di fare per ora esame calprotectina e poi ripetere tra tre mesi, sperando - visto il terribile periodo - che nel frattempo non compaiano sintomi e che questa colite o crohn o quello che ancora non ho capito cosa sia non degeneri.... cosa ne pensa Dottore ?
Grazie mille ancora per l'attenzione, buona giornata.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Concordo pienamente con le considerazioni e i suggerimenti del collega gastroenterologo.