Non trovò una cura adeguata! erosione esofago e gastrite ipermica

salve, il mio incubo inzia un anno fa durante un viaggio in africa, dopo l’assunzione di qualche tisana di erbe.
gastrite diarrea vomito interrotto e dolore assurdi alla testa come dei lividi, risveglio di notte.

torno in italia iniziò diverse cure.

prima cura: lansoprazolo
nessun miglioramento dopo 5 mesi non digerisco più, dolore retrosternale gonfiore mal di stomaco e nausea continua.

sono finita al pronto soccorso per 4 volte per dolore svenimento e dolore alle vene e ogni volta mi dimettono per gastrite.

eseguo la gastroscopia esito: erosione esofago esofagite di livello A e gastrite ipermica.

seconda cura: omeprazolo+ levopraid
nessun miglioramento iniziò ad avere
perdite di sangue nella saliva.
al mattino appena sveglia.

visita dall’oterino risultato: laringe infiammata
vista gastrointerologo: colon irritabile
terza cura: pantoprazolo nessun miglioramento
cura attutale: esomeprazolo + levopraid per 3 settimane.

dopo un anno di cambio cure lieve miglioramento ma ancora ho perdite marrone nella saliva il mattino.
dopo che ho interrotto levopraid iniziò di dolore retrosternale assurdo quando sto in piedi e quando sono a stomaco vuoto alla bocca dello stomaco, e dolore che si arradia in tutto il busto e nausea e pressione bassa avverto un dolore mentre deglutisco come se avessi una ferita alla bocca dello stomaco.
il dolore alla schiena e stomaco migliora se mi sdraio.

vi prego cosa devo fare sono disperata la mia
vita si e stravolta non esco più non vado più a mangiare fuori ho problemi anche a lavorare se sto in piedi più di 4 ore mi sento male.

aspetto la vostra risposta è grazie per l’attenzione
sono disperata
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Credo che bisognerebbe prendere in considerazione anche la possibilità che il suo dolore non provenga dai visceri ( esofago ), ma magari da strutture della parete, nervi, tendini, articolazioni, colonna vertebrale. Per avere una diagnosi precisa sull ' esofago, dovrebbe farsi richiedere un esame lievemente fastidioso, ma non doloroso, che si chiama pH-impedenzometria e si fà negli Ospedali organizzati.

Prof. alberto tittobello