Malattia diverticolare

Egregio dottori, buongiorno.
Sono un uomo di 46 anni, affetto da diverticolosi del colon.
Dopo due episodi di diverticolite acuta, per i quali fui ricoverato in ospedale, ho trascorso 9 mesi con frequenti fastidi, sempre interpretati dal mio medico curante come colon irritabile.
Premetto che in tale periodo ho sempre seguito una dieta restrittiva basata su pasta in bianco, pane tostato, bresaola, latticini senza lattosio, carni bianche bollite o alla piastra.
Dopo questi 9 mesi ho avuto coliche notturne che hanno fatto sospettare al mio medico una teMporanea intolleranza al glutine a causa della dieta troppo restrittiva.
L'uso di psillio ha peggiorato la situazione.
Ho poi superato altri 2 piccoli episodi, stavolta curati con successo a casa con Flagyl 250 x3 più Rocefin 1g/die per 14 giorni.
Sono dunque andato da un chirurgo per valutare un intervento previa colon tac, ma questa ha rilevato pochi diverticoli al sigma ma nessun esito di cicatrici post diverticolitiche né segni di flogosi né tantomeno stenosi o polipi di alcun tipo.
Il mio chirurgo ha allora escluso un intervento perché, a suo dire, questo sarebbe riservato solo in caso di sanguinamento o grossi attacchi.
Ora non so cosa fare.
Ho prenotato una visita con un nuovo gastroenterologo per fine mese e continuo a avere fastidi vari, sempre spiegati dal mio medico di famiglia come colon irritabile.
Ma intanto mangio senza glutine pochi cibi e ho paura di ingerire alimenti con fibre e verdura come invece dovrei fare per paura che peggiorino i sintomi.
Aggiungo che sono molto ansioso e non vivo più! Potete darmi un parere?
Grazie!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Chirurgo di buon senso...
Quindi la sua sintomatologia non é legata ai diverticoli. Dovrebbe iniziare a mangiare di tutto per cercare di capire quali sono gli alimenti a rischio

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore e grazie per avermi risposto a Ferragosto!
Mi perdoni, io so che dovrei mangiare: alimenti integrali (per un tot di 20/30g di fibre al giorno) frutta e verdura. Non so, però, se devo continuare a mangiare senza glutine né quali alimenti di preciso mangiare. Anche perché, per capire quali sono alimenti a rischio, vuol dire che ci possono essere coliche varie! Ora, ad esempio, sono fortemente indolenzito in basso a destra (ma non ho appendice infiammata né altro nel quadrante inferiore destro in quanto i diverticoli sono tutti al sigma) e indolenzito a sinistra (dove c'è il sigma...) Secondo un parente, anche lui medico (ma cardiologo) NON dovrei operarmi se non in caso di attacchi seri ma cercare un gastroenterologo che metta a punto una terapia mirata di concerto col chirurgo. Quest'ultimo dice che potrebbe essere "malattia diverticolare", ossia diverticoli sintomatici ma non infiammati o ibs che comunque ho. Per questo dovrei tornare a mangiare tutto perché la terapia per il mio caso sarebbe farmaci + dieta come unica cosa da fare e quindi non solo farmaci. Insomma, le fibre sarebbero un modo per mitigare i sintomi che al momento ho, sintomi non mitigati dal mangiare senza glutine e dal prendere solo normix più mesalazina. Lei cosa ne pensa? Dovrei rivolgermi a un nutrizionista? Grazie infinite della Sua cortese risposta
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Vorrei capire: perché ha eliminato il glutine ed altri alimenti ?
Per i diverticoli o perché l'assunzione di alcuni alimenti le dava sintomi intestinali ?
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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto, dottore, grazie davvero per la Sua nuova risposta! Vede, dopo essere stato dimesso dall'ospedale, per 9 mesi ho consumato una dieta basata su carboidrati (pasta in bianco, pane tostato più carni bianche lesse o arrostite). Poi ho cominciato a soffrire di coliche (quadranti inferiori dx e sx, muco bianco nelle feci e leggera diverticolite). Risolta questa a casa con flagyl + rocefin, ho attuato la sospensione dell'alimentazione. Ma quando ho cominciato ad alimentarmi con un piatto di pastina in bianco, durante la notte, ho avuto crampi. Il chirurgo addominale dopo una visita, ha ipotizzato che la dieta sbagliatissima che avevo seguito potesse aver causato una momentanea intolleranza al glutine e quindi mi ha consigliato di mangiare senza questa sostanza. Intanto, le coliche notturne, continuavano a giorni alterni. Fino ad arrivare a una seconda diverticolite leggera, anche questa curata con successo. Dopo questo travaglio mi ha ordinato la colonscopia per valutare se ci fossero evidenze chirurgiche. Già che ci sono Le riporto il referto nella sua interezza: "No sangue occulto nelle feci. Sono state eseguite scansioni volumetriche assiali a paziente prono e supino. Buona la toilette intestinale. E' stata eseguita marcatura fecale. Regolare morfologia e decorso del colon. Multipli ostei diverticolari a livello sigma senza segni di peridiverticolite. Non si apprezzano formazioni polipoidi di dimensioni maggiori o uguali a 6 mm (stadio C1 secondo la classificazione C-RADS). Limitatamente all'assenza di m.d.c. e.v. ed al protocollo a bassa dose, non si apprezza reperto extracolici rilevanti. Indicato controllo a distanza" . Dopo aver visto anche le immagini della colon-tac, ha detto che un intervento non era giustificato dalla situazione. Mi ha dunque esortato a mangiare meglio e invitato a trovare un gastroenterologo per risolvere sia l'ibs che adottare una terapia valida. Ora, il gastroenterologo io l'ho trovato ma mi ha detto che non c'era bisogno di eseguire esami per verificare intolleranze al glutine invitandomi, invece, a eliminare cibi fodmap. Non solo: secondo lui sarebbe meglio un intervento e, nello stesso consulto, ha poi detto (parole testuali): "ma d'altronde, se hai vissuto per 10 anni bene mangiando di tutto, semi esclusi, non è che in intervento sia poi necessario!". Molto confuso ho quindi chiesto a un altro medico che ha escluso l'intervento dicendo, come il chirurgo, che si tratta pur sempre di un "evento non privo di rischi e, data la mia situazione non grave non è consigliabile". invece lui ha dettto che nonostante i farmaci sarebbe proprio la dieta in bianco una possibile causa di infiamamzione diverticolare perché non uso fibre.

La terapia che sto seguendo ora è:

10 giorni di normix (800 mg in due somministrazioni giornaliere), altri 10 giorni di diver 100 da assumere insieme a fermenti lattici (serobioma, due compresse al giorno dopo i pasti). Aggiungo che soffro di intestino irritabile e spesso, durante l'evacuazione ho fastidi nei quadranti inferiori, dx e sx) più tre mes di mesalazina 2.4g/die. Ho quindi pensato a un'ulteriore visita da un nuovo gastroenterologo perché ormai ho paura di tutto: glutine, senza glutine, latticini, sugo senza semi, semi (alcuni dicono viva i semi altri, come il mio medico curante, no ai semi!) La sola cosa certa è che per fortuna non ho nè polipi nè un intestino disastrato tranne la diverticolosi del colon che peraltro il chirurgo mi ha mostrato: sono piccolini e neanche tanti. E anche qui: in ospedale mi avevano detto che avevo numerorissimi e grandi diverticoli, una stenosi, un colon tortuoso e un'ernia in basso a sinistra! Però la recentissima colon-tac (un mesetto fa) è stata per fortuna ben diversa. Che fine hanno fatto stenosi, diverticoli, ernia non lo so! A cuasa di tutti questi pareri, anche discordanti tra loro, mi sono fatto l'idea che la mia alimentazione priva di tutto sia sbagliatissima perché servono fibre, serve una dieta varia insieme ai farmaci. Ma i fastidi, che sono sempre con me mi spaventano e ho sempre paura di sbagliare.
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