Tachicardia post prandiale

Buongiorno Dottori,
Vi scrivo perché ormai da tempo soffro di un improvviso aumento dei battiti che avviene circa un’ora dopo aver terminato i pasti principali.

Avviene maggiormente la sera e mi crea una paura incedibile.


La tachicardia è improvvisa e mi provoca sudorazione, senso di svenimento e difficoltà respiratoria.

La prima volta per lo spavento sono andata in PS e hanno riscontrato tachicardia sinusale.

Ormai mi capita da tempo quindi provo a fare dei lunghi respiri e i battiti si regolarizzano.

A volte i battiti restano lievemente accelerati dopo la crisi, circa 90/100 bpm.

Ho monitorato gli attacchi e i battiti arrivano anche a 160, causandomi un malessere incredibile.

Mi era successo anche due anni fa, ho cominciato a non mangiare più nulla per paura, ho perso 10 kg e il problema è scomparso.

Ora è ricomparso a distanza di due anni e mi sta sconvolgendo e condizionando la vita in maniera incredibile.

La tachicardia è ricomparsa a tre mesi dal mio parto.

Ho fatto controlli cardiaci come elettrocardiogramma, ecocardiocolordoppler e non risulta nulla.

Tra l’altro sono un’ex sportiva professionista e mi sono sempre allenata nel corso degli anni senza aver mai alcun problema.

Adesso non so più cosa fare è tornata la paura del cibo.

L’ultimo gastroenterologo mi ha proposto di prendere un ansiolitico ma io mi rifiuto senza una diagnosi appropriata.

Se soffro di ansia lo accetto, ma mi sembra un po' strano che l’ansia mi colga solo ed esclusivamente a stomaco pieno.

Ho letto in rete della sindrome gastro cardiaca e mi ritrovo completamente in tutti i sintomi.
Potrei soffrire di questa patologia?

Ho fatto ecografia addome completo e non risulta nulla.

Due anni fa anche holter e non risultò nulla.

Sono davvero disperata.


Cosa pensate che possa fare?


Grazie
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Disperata ? Con un Holter normale può stare tranquilla. La sindrome di cui lei parla esiste, anche se non la chiamerei con un nome così importanti. E' noto che - soprattutto nella fase digestiva - dallo stomaco possano partire degli stimoli neurovegetativi che possono influire sulla frequenza cardiaca. Ha ragione lei, queste situazioni non si curano con sedativi. Se la sua digestione è troppo lunga o difficile, può provare l' effetto di qualche farmaco cosiddetto procinetico, per migliorarla. Se non funziona, il suo medico può sempre prescriverle qualche prodotto per contenere la frequenza cardiaca nei limiti.

Prof. alberto tittobello

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dopo
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Buongiorno Professore,
la ringrazio per la sua risposta. Sono disperata perché ho paura di mangiare e non è una bella cosa. Quando mi viene una crisi di tachicardia è così violenta che mi lascia senza forze ed ovviamente in grande stato di agitazione. E' normale che a seguito di questi episodi così cruenti io mi senta ansiosa. Mangio sempre meno per paura di star male. Ieri sera ho fatto l'ennesima visita con un gastroenterologo e mi ha prescritto esomeprazolo 20 mg per 4 settimane al mattino a stomaco vuoto e prima dei due pasti principali, Levopraid, appunto un procinetico, per 15 gg. Spero che funzioni perché non voglio vivere con la costante paura di sentirmi male dopo aver mangiato.
Se non dovesse funzionare tenterò chiedendo qualcosa che mi aiuti a contenere i battiti. Ma poi, potrò allenarmi?
Grazie
[#3]
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Buongiorno Professore,
Ho letto che il levopraid è pericoloso e addirittura pare che faccia danni al cuore. Secondo lei posso sostituirlo con un altro procinetico che abbia gli stessi effetti? Mi preoccupa un po’ doverlo prendere.
Grazie
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
No, sono d' accordo con quella terapia. Poi mi dirà l' effetto.
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Buongiorno Professore,
ieri sera dopo cena ho avuto un'altra crisi di fortissima tachicardia, mi tremavano anche le gambe, mi sentivo svenire, ma non è accaduto fortunatamente. Ho deciso di continuare la terapia, nonostante mi sia accaduto anche con l'assunzione dei farmaci. Secondo lei ci vuole tempo affinché la terapia faccia il suo effetto? Cioè, è normale che mi sia accaduto mentre sto prendendo i farmaci? io credevo che avrebbero impedito le crisi. Invece forse mi sbagliavo. Voglio capire se devo perseverare e completare ormai tutta la terapia oppure se forse non è quella giusta per me.
Grazie
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Evidentemente ha bisogno anche di un farmaco antiaritmico. Non so se lo prende già. Se è così, bisognerà sostituirlo.
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Buonasera Professore,
Non lo prendo perché nessuno me lo ha mai prescritto.
Come posso fare per averlo? A quale specialista devo rivolgermi? O basta il medico curante?
Grazie