Entact e reflusso gastroesofageo

Buongiorno gentile dottore che mi risponderai,
ho 32 anni e da un piu' di un anno soffro di reflusso gastroesofageo e gastrite cronica quiescente.

L'ultima gastroscopia di febbraio mi aveva rilevato una esofagite di grado A e una piccola ernia jatale, poi smentita dai rx al bario che ne hanno negato l'esistenza anche sotto sforzo.
La prima cosa che chiedo cortesemente come é possibile che i due esami abbiano dato esiti opposti?
Per questo motivo ripetero' una gastroscopia tra un mese.

Vi scrivo perche' nonostante cure pressocche' continuative con IPP fino a 80 mg al giorno e antiacidi da banco di tutte le marche, i disturbi non sono mai passati rendendo la mia vita un inferno.
I sintomi sono nodo in gola, pressione al petto, bruciori e fitte al petto, naso tappato, ansia e attacchi di panico.

Avevo fatto il gastropanel sotto effetto di IPP e ne era risultato che gli IPP facevano il loro effetto.
Eppure io ho continuato a stare male.

Ultimamente i bruciori erano quasi passati ma continuavo a percepire pressione al petto e nodo in gola.
Per risolvere questi sintomi il medico mi ha prescritto entact 5 mg al giorno, da aggiungere agli antiacidi che continuo a prendere.
Purtoppo da quando ho iniziato l'entact ovvero da 7 giorni i bruciori sono peggiorati causandomi anche brividi, pelle d'oca su tutto il corpo.

Cosa mi consigliate di fare?
é vero come dicono i dottori che i miei disturbi sono legati all'ansia e che abbattendo l'ansia con uno stile di vita adeguato e eventuali dispositivi medici risolvero' i miei infernali disturbi?
Devo continuare ad assumere entact anche se mi sta dando questi effetti collaterali?
questi effetti collaterali permarranno solo in un primo periodo e poi dovrei stare meglio?

Grazie mille dell'aiuto
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Uno stato d' ansia può influire molto sui disturbi a carico dell ' apparato digerente. Il suo medico le ha prescritto un farmaco con azione prevalentemente antidepressiva. Evidentemente la conosce bene e ha ritenuto che il farmaco più adatto per lei fosse quello. Io non posso certo consigliarlene un altro. Dovrebbe discutere con lui se non sia meglio prendere un prodotto ansiolitico.

Prof. alberto tittobello

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