Demenza vascolare e donepezil

Buongiorno, scruvo per mio papà 84enne dopo visita geriatrica dove si evince un mmse 24/30, rievoca zero su tre, deficit attenzione.
CL deficit cognitivo lieve e genesi da definire.
Efettuato ecg risultato blocco completo branca sx.
EFFETTUATA RMN dove riporta micro lacuna cerebello emisferica dx.
distrofia ischemica cronica della corona radiata profonda non si registrano focolai di restrizione di diffusita riferibili ad ischemia recente (ho riportato solo le parti negative del referto titto il resto è nella norma).
La geriatra fa diagnosi di demenza vascolare con lieve decadimento cognitivo... Prescrive donepezil 5mg la mattina dopo colazione dicendo che ha effetti collaterali quasi nulli.
Leggendo il buguardino pero non mi sembra cosi...il papà ha ipertensione blocco branca sx puastrine basse prostata ipertrofica e gammopatia monoclonale igg lambda.
Avendo tutte queste problematiche si può stare tranquilli a dare quel medicinale?
non crea scompensi cardiaci?
e per la prostata non da problemi di minzione?
voi cosa consigliereste?
grazie mille.
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Dr. Giovanni Aisa Geriatra 107 10
i principali e piu' frequenti effetti collaterali del Donepezil sono rappresentati in primo luogo dalla possibilità di comparsa di rallentamento della frequenza cardiaca,,che abitualmente,se presente, è osservabile fin dai primi giorni di trattamento (in caso di comparsa è bene verificarne il comportamento sia a riposo che dopo aver effettuato uno sforzo,come compiere alcuni passi o salire una fila di scale;naturalmente bisogna tener conto della eventuale, contemporanea presenza di altri farmaci in grado di ridurre la frequenza cardiaca), ed in secondo luogo di disturbi a carico dell'apparato digerente, soprattutto dello stomaco e particolarmente in soggetti già portatori di pregresse patologie,come ulcera peptica o malattia da reflusso gastroesofageo. Non sono frequenti problemi riferibili alle altre patologie che sono state riferite. Saranno comunque l'andamento clinico ed il giudizio del medico prescrittore a valutare la bontà della scelta terapeutica e a condizionarne l'evoluzione nel tempo.

Dr. Giovanni Aisa