Grosso ematoma all'utro

Buongiorno,
ho già avuto occasione di rivolgermi a medicitalia per lo stesso problema: avevo un mioma decisamente grosso (120 mm) all'utero, si trattava di una recidiva visto che mi ero già sottoposta a miomectomia nel 2004. La settimana scorsa mi sono fatta operare in laparoscopia con risultati decisamente discutibili: sette ore d'intervento di cui cinque in laparoscopia e due in laparotomia. Ho rischiato l'arresto cardiaco, sono uscita dalla sala operatoria con il volto tumefatto (non potevo quasi aprire gli occhi). Premetto che sono affetta da sclerosi multipla e che proprio per questo non avrei dovuto essere sottoposta a tempi così lunghi di anestesia. Dopo due giorni mi è stato tolto il drenaggio, poi mi è salita la temperatura a più di 38; all'esame ecografico è risultato un grosso ematoma che, mi dicono i medici, si risolverà in cinque sei mesi, e che, data la mia età (49 anni) e il fatto che non intendo affrontare gravidanze, la cosa sarebbe del tutto innoqua. Ve ne chiedo conferma essendo venuto meno il rapporto fiduciario con chi mi ha operata. Poi mi è scesa l'emoglobina a 5,4 e sono stata costretta ad accettare due sacche di sangue; dovrò succesivamente sottopormi a esami per essere certa di non avere conseguenze dalla trasfusione?
Dal punto di vista deontologico: secondo voi l'equipe che mi ha operato ha agito con correttezza? E' vero che avevo chiesto di conservare l'utero, ma non a qualsiasi costo! Il consenso informato che avevo firmato era veramente ampio e mi sono raccomandata anche a voce dicendo che mi sarei fidata della valutazione del chirurgo sulla fattibilità di quel tipo d'intervento. E poi, l'anestesista perchè non ha posto dei limiti? La sclerosi multipla è una malattia bizzarra ma è bene non provocare gli attacchi con comportamenti così disinvolti quando la letteratura scientifica, su questo punto, parla chiaro.
Mi sono sentita usata: sono stata verosimilmente occasione per usare un nuovo robot che, nelle aspettative del chirurgo, doveva essere prodigioso. Sono sconvolta nel vedere come la specializzazione della medicina faccia perdere di vista la totalità.
Ringrazio chi vorrà rispondere alle mie perplessità
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Bisogna tener conto degli imprevisti intraoperatori.
Il problema è concentrato sul famoso CONSENSO INFORMATO!

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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dopo
Utente
Utente
Che risposta laconica... Mi scusi, ma non c'è una delle mie domande che trovi risposta.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
NON voleva essere laconica,ma è importante sapere se informata sul tipo di intervento da eseguire.
Mi sembra impossibile rispondere a domande legate al tipo di intervento senza aver letto la descrizione dell'intervento stesso!