Dolore-spalla-sinistra-mestruo

Buongiorno,

sono una ragazza di 23 anni che scrive per dei dolori alla spalla che si manifestano soprattutto nei giorni precedenti alla mestruazione e durante i primi 2/3 giorni.

Per completezza cercherò di fornire ogni informazione utile.
Ho avuto la prima mestruazione a 12 anni e da quel momento ho avuto un ciclo piuttosto breve (di circa 20 giorni) per diversi anni, anche se saltuariamente alcuni mesi avevo dei ritardi. In ogni caso il flusso è sempre stato piuttosto abbondante.
A Settembre del 2009 ho iniziato a prendere Klaira, assunta regolarmente fino a Dicembre 2010, quando a causa di svariati problemi di natura a quel momento non identificabile, tra cui anche problemi con il sonno, mi è stata interrotta dal medico curante. Durante il trattamento con Klaira ho avuto un flusso quasi inesistente se pur molto regolare.
Dall'interruzione i primi 2 o 3 mesi sono stai ancora piuttosto regolari, dopo di chè gli ultimi 3 cicli mestruali sono stati invece della durata complessiva di 35 giorni circa. In questi 3 mesi ho accusato dolori al petto e alla spalla (fino alla scapola compresa) e fino al braccio (non più sotto del gomito), che mi era stato descritto da un'osteopata come una proiezione di un problema allo stomaco (soffro di reflusso). Poi però ho fatto caso al fatto che questi dolori si presentavano prevalentemente nei giorni sopra citati e nell'attesa di riuscire ad avere un appuntamento con il mio medico curante per delucidazioni vorrei capire se può esserci una qualche connessione ginecologica o ormonale.
Posso dirvi inoltre che spesso negli ultimi mesi mi rifiuto di avere rapporti sessuali con il mio compagno, perché se non dolore, mi provocano fastidio e perché durante tutto il ciclo ho delle perdite biancastre e lattiginose che mi mettono parecchio in imbarazzo. Ultima cosa da aggiungere è che spesso nei giorni dell'ovulazione ho dei dolori pungenti al basso ventre (da entrambe le parti) e che nell'ultimo periodo sono soggetta a brufoli sottopelle dolorosi nella zona del mento o sopra la bocca.
Penso di aver definito con chiarezza la situazione e spero possiate aiutarmi a capire e indirizzarmi verso una possibile diagnosi, soprattutto perché il mio sottrarmi quasi totalmente al rapporto sessuale inizia a causare qualche problema di tensione nella coppia.

Ringrazio anticipatamente per la disponibilità.

Saluti,
S.P.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
L'incremento del progesterone in fase luteale, con la sua conseguente attività riducente la peristalsi dell'apparato digerente in toto, potrebbe, teoricamente, spiegare l'incremento della sintomatologia legata al reflusso gastro-esofageo.
Durante l'assunzione del Klaira i disturbi erano gli stessi? Minori? Maggiori?
Ha eseguito una ecografia pelvica vaginale? Se sì, con quale risultato?
Esegua, poi, un dosaggio del CA 125 sul plasma nell'immediato periodo post-mestruale.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
prima di tutto vorrei ringraziarla per la risposta.

In secondo luogo cercherò di rispondere con ordine alle sue domande.
Durante l'assunzione con Klaira non avevo avuto particolari problemi; il tutto è iniziato intorno a Dicembre, con disturbi di vario genere (rilevatisi poi dipendenti da mononucleosi e citomegalovirus o almeno così sembra), compreso quello da reflusso. Klaira mi è stata sospesa solo per sicurezza dal mio medico, perchè poteva avere una correlazione con la sintomatologia da me riportata (ci tengo a precisare che non è stato il mio medico curante a prescrivermi gli esami per anticorpi virali, ma una dottoressa amica di famiglia, perchè io continuavo a non star bene e non darmi pace e il mio medico a dirmi che era tutta colpa dell'ansia). Da quel momento non mi è stato più dato il via per ricominciare a prenderla, ma ancora non capisco se potrei ricominciare oppure no. Comunque sia i dolori alla spalla sono piuttosto recenti, forse addirittura successivi all'interruzione del trattamento con Klaira.
Non ho ancora eseguito nessun tipo di analisi nè di visita ginecologica perchè stavo aspettando di capire se era vero che il dolore mi viene sempre in quei giorni o se era stato un caso. Ora sono al terzo mese di seguito che mi capita e quindi penso di poterlo affermare con una certa sicurezza.
Ma per questi esami che mi ha scritto devo richiedere l'impegnativa al mio medico curante. Glieli riporto esattamente così come me li ha scritti? Perchè non li ho proprio neanche mai sentiti. A cosa servono? Cosa possono dirmi di più su questo mio problema?

Grazie mille ancora.

Saluti.
S.P.
[#3]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Inizio dall'ultima parte della sua mail. Il CA 125 l'ho chiesto per i fastidi durante i rapporti e le perdite bianco-lattiginose continue durante l'intero ciclo che Lei riferisce. Si potrebbe pensare, in via preliminare, ad una situazione quale l'adenomiosi o endometriosi interna o, cmq, questa situazione sarebbe da escludere.
L'eco vaginale, ovviamente, resta validissima come consiglio per avere informazioni preziose sul suo apparato genitale.
Il fatto che il dolore legato al reflusso gastro-esofageo sia iniziato dalla sospensione della Klaira, che, francamente non ho mai visto sospendere per delle infezioni virali, dal momento che non vi è alcuna correlazione fra l'andamento biologico di questi sati morbosi e la somministrazione di un preparato anticoncezionale, mi fa propendere ancora di più per l'"ipotesi ormonale" della sintomatologia; la Klaira, come ogni altra pillla, normalizando la quota di progesterone o, meglio ancora, riportandola su di una concentrazione "tonica" in relazione al tempo di assunzione, evita incrementi particolari in una fase del ciclo (come nle ciclo senza pillola), impedendo, di fatto, all'apparato digenerente di essere sottoposto ad un incremento di Progesterone, cui esso risponde con un deficit di motilità.

Potrebbe essere utile, in questo caso, non assumendo la pillola, provare, per un periodo temporale, e dietro consiglio del Curante, ad assumere un procinetico per via orale, per esempio, dal 14° giorno del ciclo fino al 1° giorno del flusso successivo, valutando clinicamente il risultato.

Si tratterebbe di una terapia che sfrutta uno dei criteri maggiormente seguiti in Medicina: "il criterio ex adjuvantibus" che consiste, semplicemente, nel diagnosticare una situazione clinica, attraverso l'effetto di una terapia scelta sulla base di una ipotesi eziopatogenetica.


Cordialmente.
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