Taglio cesareo e chiusura tube

Mi chiamo Edoarda, ho 43 anni e sono in attesa del terzo figlio che non ho cercato. La prima gravidanza (a 39 anni) è stata una tragedia perché ho perso il bambino alla 33ª settimana; una gravidanza splendida, molto desiderata e senza problemi la cui risoluzione ancora oggi è senza spiegazioni (sono stata dimessa dall’ospedale con la seguente diagnosi: distacco di placenta normalmente inserita, morte endouterina del feto, anemia secondaria, iniziale coagulopatia da consumo).
Dopo nove mesi (tempo utile prima di pensare a un altro figlio, stabilito dal mio ginecologo) attendevo un secondo figlio che è nato con un secondo parto cesareo alla 38ª settimana e che ora ha 3 anni.
Questa terza gravidanza (spero che sia una femmina) non è stata programmata e per un attimo ho pensato di non tenere il bambino, ma ripensando a quanto mi è successo con la prima esperienza credo di essere certa che non siamo noi a dover decidere di uccidere una vita umana che non chiede di nascere.
Confesso però che ho un po’ di paura: un altro cesareo... Il mio ginecologo dice che non c’è alcun problema e mi ha detto anche che, anche se non voglio, mi chiuderà le tube. È possibile una cosa del genere? Io non sono molto d’accordo...
Vorrei gentilmente avere una sua opinione e vorrei anche sapere una cosa che mi incuriosisce: una persona con vertigini parossistiche benigne può trasmettere qualche cosa al feto?
La ringrazio e la saluto
Il mio indirizzo e-mail è: edymola@tin.it
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Ginecologo attivo dal 2003 al 2011
Ginecologo
Gentile signora,
nonostante la precedente brutta esperienza cerchi di vivere serenamente il momento attuale e tenga presente che ogni gravidanza è diversa dalle altre e quindi un precedente spiacevole non deve necessariamente ripetersi. Vedrà che sarà una gravidanza splendida!
Non si preoccupi per il cesareo, il numero di interventi precedenti lo rendono sicuramente più impegnativo ma oggi se ne effettuano tanti anche in quartigravide.
Per il discorso delle tube è importante sapere che è un evento irreversibile e che quindi se una coppia volesse avere successivamente una gravidanza dovrebbe certamente affidarsi alle tecniche di fertilizzazione in vitro.
Invece, per rispondere all'ultima domanda, le vertigini parossistiche non comportano nulla al feto.
Cordiali saluti
Dott. Fabio Pietroluongo
www.e-ginecologia.info
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Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
cara Edoarda,
mi intrometto nella discussione non di mia competenza (sono ortopedico) dopo aver letto casualmente la sua richiesta solo perchè mi sento quasi obbligato a dire la mia su un paio di cose che lei menziona nella Sua lettera:
1.a mio parere nulla può giustificare la decisione di "non tenere" un figlio. L'aborto è un'indegna bestialità ingiustificabile. Non "creda di essere certa" ma "sia certa" che non sta a noi decidere del futuro di un'altra vita. Capisco la sua umana paura per il cesareo ma come le conferma il Dr Pietroluongo non se ne preoccupi eccessivamente.
2.il suo ginecologo, come qualsiasi medico, non può e non deve fare nulla "anche se lei non vuole". Può darLe dei consigli e la cosa è ben diversa.
Ho ritenuto necessario esporre le mie opinioni in proposito come medico e come uomo. Per la parte specialistica c'è chi se ne occupa specificamente.
Cordialità ed in bocca al lupo per il terzo figlio!!!

Dr Simone Cigni

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