Miscellanea (di problemi!)

Gentile Dott. .. ho 48 anni e non le scrivo tutte le peripezie che abbiamo vissuto mio marito ed io in questi 23 anni di matrimonio scanditi dalla ricerca periodica e sistematica di avere un figlio. Le dico solo che sono partita da una situazione fisica ottimale ...pesavo 64 kg… un suo esimio collega mi definì "una perfetta macchina per fare figli", ma ora la situazione è del tutto mutata. L'ultima ICSI effettuata ormai 9 anni fa mi ha letteralmente bombardato l'utero che adesso è praticamente invaso da miomi più o meno grandi. In questi anni per giunta mi son lasciata andare... sconfitta... ed ho accumulato kg fino a pesare oggi 130 Kg per 173 cm. Pertanto le chiedo...(anche se immagino quale possa essere la sua eventuale risposta)se a suo avviso è del tutto inutile che io mi rechi a Barcellona nell'estremo tentativo di cercare una gravidanza magari impossibile o crede che sia arrivato il momento di gettare definitivamente la spugna? Grazie anticipate per la sua risposta
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Dr.ssa Elisabetta Chelo Ginecologo, Patologo della riproduzione 1.9k 52 26
Gentile signora,
posso capire come si senta dopo tanti anni di frustrazioni e di delusioni. Immagino che lei pensi di rivolgersi all'estero per un ciclo di ovodonazione. Quando si intraprende una strada diversa bisognerebbe recuperare le energie e un atteggiamento positivo, ma anche mettersi nella situazione migliore per questa nuova "avventura".
lei mi dice di avere un utero fibromatoso e di essere decisamente sovrappeso, elementi che siucramente non aiutano. Dato che con l'ovodonazione le sue possibilità di successo non sono poche cerchi di mettersi nella situazione migliore : si faccia assistere da un bravo medico che le dica se obiettivamente il suo utero è in grado di sostenere una gravidanza e se la cavità è libera da fibromi e ( so di dire una cosa antipatica) deve cercare assolutamente di dimagrire , ma soprattutto, guradarsi dentro e capire se lei ha ancora energie da investire in questo progetto.
Un saluto affettuoso

Dott.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologa specializzata in Patologia dell riproduzione umana
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dopo
Utente
Utente
Sensibile..disponibile...delicata..3 aggettivi per sottolineare il Suo essere medico nonche' donna. Detto cio' le devo confessare che non avendo ancora sbalzi del ciclo mestruale..pensavo eventualmente di poter accedere alla procreazione assistita con ovuli miei e non tramite ovodonazione. La cosa cambierebbe non poco perche' nella possibilità (remota) di arrivare alla meta il nascituro non avrebbe il mio patrimonio genetico ma solo quello di mio marito ....scelta che al momento mi spiazza in verita'...semplicemente non pensavo a questa alternativa.Chiaramente siamo nel campo delle supposizioni...prima bisogna appurare se e' ancora fattibile il tutto ...iniziare cmq sia a perdere peso (sono gia' in cura da una nutrizionista) e poi magari fare un estremo tentativo...Un 'ultima domanda gentile dottoressa...ma un bimbo nato tramite ovodonazione, della donna ricevente non ha proprio nulla?? Grazie mille per la risposta...saluti cari
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Dr.ssa Elisabetta Chelo Ginecologo, Patologo della riproduzione 1.9k 52 26
Cara signora,
un bimbo nato con ovodonazione cresce nella pancia della sua mamma, col il calore e l'alimento del suo sangue. Scambia con lei rumori e movimenti, viene partorito e allattato. Difficile pensare che questo sia "proprio nulla" , forse non i geni della zia Carolina......,ma è davvero molto importante?
La saluto affettuosamente
Gravidanza

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