Un quesito riguardo ad un problema

Buonasera, nel ringraziarvi per le vostre sempre utili risposte vi sottopongo un quesito riguardo ad un problema di infezione da candida vaginale di cui soffro da alcuni mesi. A dicembre dopo una visita ginecologica la mia dott.ssa mi ha riscontrato perdite da candida e mi ha prescritto fluconazolo (150mg/die, unica dose) e lavande edenil. Non ho avuto nessun giovamento e ho consultato un'altra dott.ssa nel mio luogo di lavoro che mi ha prescritto una cura di fluconazolo 100mg/die per 30 gg consecutivi e pomata travocort: ho fatto la cura ma non ho usato la pomata perchè dopo le prime applicazioni ho riscontrato un arrossamento della zona vulvare e fastidio insopportabile. Ho finito la cura circa 2 settimane fa e adesso non ho perdite riconducibili alla candida ma perdite marroncine filamentose, ed ho una sensazione non di prurito ma di bruciore e sensazione di fastidio a tutta la zona vulvare fino all'ano che si allieva (poco) con l'applicazione in loco di Gyno Canesten. La dott.ssa che ho consultato alla fine della cura non ha ritenuto opportuno farmi fare un tampone e mi ha detto di avere pazienza chè la pelle ha bisogno di tempo per rigenerarsi. Io invece sono preoccupata perchè questa sintomatologia è peggiorata; premetto che prendo Securgin dal 1999 (adesso ho 32 anni)sotto controllo medico e l'acutizzarsi di questa sintomatologia è nella seconda settimana di assunzione della pillola ed associata a fenomeni di stitichezza o diarrea (soffro di alterazioni dell'alvo). Ho sofferto anche in passato di candida sempre curata con unica dose di fluconazolo ma non ho mai avuto questi disturbi anzi è sempre stata necessaria una visita ginecologica per riscontrare le caratteristiche perdite a ricotta. Sarebbe opportuno fare un tampone vaginale , che non ho mai fatto? VI ringrazio per i vostri consigli e per l'attenzione.
Saluti
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,

Casi di questo genere, in virtù del quadro clinico e della sintomatologia che descrive, sono spesse volte associati - e lo diciamo come sempre in via non vincolante vista la sede telematica - con patologie compatibili con vulvo-vaginiti di tipo batterico - micotico (non solo e spesso tutt'altro che da candida):

pertanto ed in virtù della vacanza di una diagnosi specifica, le consiglio - in luogo di tentativi terapeutici sine diagnosi - la visita specialistica Venereologica (con l'esperto di cute e mucose genitali) corredata di esami specifici (semplici ed accurati da effettuare) al fine di prestabilire la migliore e causale terapia del suo caso.

cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Deve sottoporsi ad un ANTIMICOGRAMMA ,selezionato il tipo di MICETE(candida,TORULOPSIS,glabrata etc...) impiantare una terapia mirata con la prevenzione delle recidive,magari con Acido Borico(ottimo sporicida).
Tutto questo se tutti gli episodi da lei descritti sono stati diagnosticati in laboratorio oppure con esame batteriologico a fresco del secreto vaginale.

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Grazie per le vostre risposte, scusate la domanda, ma per eseguire un tampone vaginale è necessaria la visita ginecologica? Anche per l'eventuale esame del secreto vaginale è necessario un prelievo ginecologico? Ho appena preso l'appuntamento con la dott.ssa che mi ha seguita in precedenza, spero di riuscire a fare questi esami. In linea generale questo tipo di infezioni sono dovute ad un abbassamento delle difese immunitarie dell'organismo? A cosa può essere attribuibile?
Grazie ancora e saluti
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Se legge il consiglio datole gentile utente, potrà comprendere come tale tipo di patologie vulvo - vaginali possono trovare soluzione (anche e mediante test specifici effettuabili in loco) durante la visita Venereologica, con l'epserto di cute e mucose genitali e Malattie sessualmente trasmissibili.
nella medesima sede si provvedeerà, se il caso lo ritiene necessario a produrre esami successivi per stabilire lo stato immunologico del paziente (ma stia pure tranquilla sotto questo aspetto, trattandosi solitamente di patologie classiche anche dei soggetti immunocompetenti)
cari saluti