Utero retroflesso?

Gentili Dottori.Chiedo un consulto per dei strani dolori che ho avuto nell'ultimo rapporto col mio ragazzo. Premetto che, mi è sempre capitato di avvertire piccoli fastidi (dolore, bruciore) all'inizio della penetrazione (ma anche in fase di preliminari), il più delle volte legati ad una scarsa lubrificazione..ma il tutto si è sempre risolto nel giro di pochi minuti.L'ultima volta, in una particolare posizione (lui era dietro di me), ho avvertito delle forti fitte al basso ventre, come pugni all'utero ad ogni spinta (mi era già capitato ma non in modo cosi intenso) e abbiamo dovuto smettere. Il problema è che anche dopo, il dolore è rimasto per una buona mezzora, ma dal ventre si è spostato nei pressi dell'ano..avevo difficoltà anche a sedermi perchè mi sentivo tirare tutto dentro (i dolori erano quelli tipici di un attacco di colite, che conosco molto bene soffrendo di colon irritabile). Il mese scorso ho fatto un'ecografia all'addome completo per dei dolori addominali e l'ecografo ha segnalato un utero retroflesso. Cosa che per me è risultata una novità, considerando che ad Ottobre scorso ho effettuato una visita dal ginecologo (con ecografia transvaginale) e questi non ha riscontrato nulla. Mi chiedevo se tali dolori possano dipendere dalla posizione dell'utero (o attribuirli a problemi intestinali!?!)e, soprattutto, come sia possibile tale diagnosi se in tutte le precedenti ecografie è sempre stato tutto nella norma. Inoltre, già che ci sono, avrei un'altra domanda da porre. A seguito della visita ginecologica (ho fatto pap test dove si riscontrava un'infiammazione) ho iniziato una cura contro la candida (con ovuli e lavande e due compresse di candiflu 150 mg)..Dopo due mesi ho avuto una recidiva ..cosi mi è stata prescritta una compressa a settimana per 4 settimane mentre, per i successivi 5 mesi, una al 14esimo giorno del ciclo e l'altra al 24esimo. In pratica sono ancora in fase cura e ne avrò per altri due mesi. Il punto è che il ciclo ultimamente mi si anticipa di molto (anche 13 giorni prima) e quindi mi ritrovo anche ad assumere 3 compresse al mese.Inoltre ho notato un cambiamento nella durata (prima avevo due giorni con flusso molto abbondante e perdite che si protraevano per altri 3/4 giorni..adesso 2/3 giorni di "fuoco" e poi scompaiono all'improvviso) Tali scompensi potrebbero essere collegati proprio alla cura che faccio? Più o meno il mio ciclo è sempre stato regolare (ogni 28 giorni circa). Purtroppo sono lontana da casa e potrò vedere il mio ginecologo solo tra qualche settimana. Nel frattempo chiedo cortesemente informazioni circa i miei dubbi. Ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Sicuramente la posizione assunta durante il rapporto sessuale gioca un ruolo importante , perchè porta ad una maggiore penetrazione da parte del partner, associata ad un tensione intestinale (meteorismo, distensione delle anse intestinali) che ha modificato la posizione del corpo uterino, rendendolo retroverso in quel momento.
Mi permetto di dissentire sulla terapia,perchè il trattamento che sta eseguendo si riferisce ad una vaginite da CANDIDA (che deve essere accertata o con tampone vaginale o con esame a fresco) RECIDIVANTE (cioè 4/5 episodi nell'arco di 365 giorni ,di vaginite da candida accertata!).
Sicuramente si tratta di una alterazione dell'ecosistema vaginale.

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/1506-importanza-dell-ecosistema-vaginale-nelle-infezioni.html
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Egregio Dottor Blasi,
innanzitutto la ringrazio per aver risposto e per avermi dato delucidazioni sui dolori...Concordo pienamente con il suo dissenso circa la cura, perchè i fastidi vaginali che ho avuto tempo fa, è vero che si sono presentati a distanza di due mesi, ma si tratta sempre, comunque, di SOLI DUE episodi che, a quanto ho capito, non possono far parlare di recidiva (sempre se si tratta di Candida!!!!!!!). Quando ho fatto la visita la prima volta, il ginecologo mi disse che l'infezione non era , testuali parole, "nella sua fase di massima fioritura", per voler dire che era in fase di guarigione (ma comunque mi prescrisse le due compresse per due settimane). Il punto è che quando si sono ripresentati i fastidi, il nostro contatto, è stato solo telefonico...io gli ho spiegato che avevo gli stessi sintomi della volta precedente, in forma più lieve..e lui mi ha dato la terapia che ancora sto facendo ( proprio stamane ho preso una compressa e ne restano altre 4!!!!).
Attualmente non sto riscontrando problemi associabili ad infezioni o altro.
Ma sono in dubbio su cosa fare.
Se finisco la cura fino alla fine come da lui prescritto, potrei avere problemi di qualche tipo?
E se la sospendessi?
Io, purtroppo, non potrò farmi visitare nuovamente perchè sono fuori.
Che mi consiglia di fare?
La saluto cordialmente e grazie ancora.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
L'ideale è una visita per fare il punto della situazione.
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