La cistite

Buonasera Dottori,

appena terminata l'estate scorsa, di ritorno dal mare, mia moglie ha iniziato, per la prima volta in assoluto, ad avere dei forti disturbi durante l'attività urinaria. Ci siamo recati dal medico di base il quale ha attribuito ill malessere alla sabbia del mare penetrata nelle parti intime e che le aveva provocato una cistite. Per la risoluzione di tale problematica, il medico aveva prescrito alcuni farmaci, dei quali non ricordo il nome, che avevano sortito l'effetto desiderato. Da quel momento in poi, però mia moglie è recidiva e le è già capitato nell'arco di questi mesi di avere questa cistite per almeno 5/6 volte. Tale situazione inizia a preoccuparci, soprattutto perchè la maggior parte delle volte scatta il giorno dopo aver avuto un rapporto sessuale. Nella fattispecie, siccome stiamo iniziando a cercare un figlio, per 3/4 volte abbiamo avuto un rapporto completo. Per tutte queste occasioni, il giorno seguente mia moglie si è ritrovata a dover combattere con questi disturbi.
Visto quanto descritto, volevo chiedervi se realmente si possa parlare di cistite oppure se trattasi di altra patologia. Se il problema può dipendere da mia moglie o se può essere legato anche al sottoscritto. Eventualmente quali potrebbero essere i rimedi? Dobbiamo sottoporci a visite mediche?
Grazie mille per il servizio che offrite.
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Dr.ssa Vincenza De Falco Ginecologo 2.5k 68 141
In caso di cistiti che insorgono dopo i rapporti sessuali, è opportuno anche un controllo ginecologico.
In particolare il ginecologo deve valutare i seguenti fattori:

1) INFEZIONI VAGINALI: è importante escludere la presenza di vaginiti di varia natura (batterica, da candida, virale) che frequentemente si associano alla cistite, e ristabilire un equilibrio dell’ecosistema vaginale, se questo è alterato, al fine di prevenire nuovi episodi
2) TONO DEI MUSCOLI PERIVAGINALI: in particolare attraverso la visita un ginecologo esperto saprà valutare se c’è una condizione di IPERTONO del muscolo elevatore dell’ano, che spesso si associa anche a dispareunia, cioè dolore ai rapporti.In questo caso insegnare alla paziente come rilassare la muscolatura pelvica attraverso esercizi specifici, massaggi ed eventualmente biofeedback , è fondamentale per evitare recidive della cistite e il dolore ai rapporti.
3) SESSUALITA’: E’opportuno valutare anche la componente sessuale: se ad esempio il desiderio è scarso e non c’è una lubrificazione vaginale ottimale, il rapporto può essere doloroso e questa condizione unita al trauma meccanico del rapporto, facilita l’insorgenza della cistite
4) ORMONI: Anche la componente ormonale è importante: è necessario infatti valutare se c’è una condizione di ipoestrogenismo (carenza di estrogeni) a livello vaginale che si può verificare tipicamente in menopausa, ma anche in età fertile per varie cause come assunzione di pillola,cerotto o anello contraccettivo, amenorrea (assenza del ciclo mestruale) ipoestrogenica, puerperio, allattamento.
5) INTESTINO: la funzione intestinale è un altro fattore da valutare attentamente.Per esempio in caso di stipsi, la permanenza prolungata delle feci nel retto, facilita l’insorgenza di vaginiti e cistiti sostenute da Escherichia Coli o Enterococco fecale che normalmente sono presenti nel nostro intestino, ma se vanno in vagina o in vescica possono scatenare delle infezioni.Anche episodi di diarrea o la presenza di un colon irritabile possono comunque facilitare vaginiti e cistiti.
6) PARTNER MASCHILE: va valutato anche il partner che potrebbe avere a sua volta problemi di infezioni a livello genitale, per cui una visita andrologica e/o urologica è sempre consigliata, specie se le cistiti nella partner tendono a recidivare nonostante la diagnosi e le terapie appropriate.

Legga questo mio articolo per approfondire l’argomento e per ulteriori informazioni anche sugli esami da fare e su quali sono gli specialisti che eventualmente vanno consultati:

https://www.medicitalia.it/blog/ginecologia-e-ostetricia/2968-cistite-dopo-i-rapporti-sessuali-un-problema-femminile-da-non-sottovalutare.html

Un cordiale saluto

Dott.ssa Vincenza De Falco, Ginecologa, Roma
www.menopausaserena.org

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Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa,

iniziato il mio primo ciclo di terapia, che consiste nell'aver assunto due bustine di un pagliativo di Monuril, ricevo gli esami dell'urinocultura e come estito ne esce che sono affetta da un battere chiamato Escherichia Coli,,,,
Partendo dal presupposto che sono un po preoccupata, vorrei sapere cause e rimedi e soprattutto se mi devo rivolgere da un urologo o ginecologo.

La ringrazio anticipatamente per la sua collaborazione
Distinti Saluti
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Dr.ssa Vincenza De Falco Ginecologo 2.5k 68 141
Cara signora,

nella mia risposta in replica #1 e nel mio articolo che le ho già segnalato in questo link (clicchi e legga):

https://www.medicitalia.it/blog/ginecologia-e-ostetricia/2968-cistite-dopo-i-rapporti-sessuali-un-problema-femminile-da-non-sottovalutare.html

può trovare le risposte e gli approfondimenti alla sua domanda riguardo cause e rimedi e le figure dei medici specialisti a cui rivolgersi in caso cistiti post-coitali, che insorgono cioè dopo i rapporti.

Se non l'ha gia fatto quindi, mi rivolgerei prima a un ginecologo e successivamente, una volta escluse o risolte tutte le cause ginecologiche possibilmente implicate nel determinare la cistite post coitale, se si tratta di un problema ricorrente, dovrà rivolgersi anche all'urologo. Se ci sono problemi a carico della funzione intestinale sarebbe opportuno eventualmente consultare un gastroenterologo.

Anche suo marito andrebbe valutato, eventualmente, per escludere possibili problemi di infezioni genitali e lo specialista a cui deve rivolgersi è l'andrologo.

Cordialità.


[#4]
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Utente
Utente
Buonasera Dottori,

mio marito si è sottoposto a spermiocoltura ed è risultato positivo con mictoorganismi isolati di Haemophilus
parainfluenzae. Può dipendere da questo tutta la mia problematica?
E' grave questa sua infezione?
Può crearci problemi per la ricerca di un figlio?
Siamo molto preoccupati.

Grazie
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Dr.ssa Vincenza De Falco Ginecologo 2.5k 68 141
La sua cistite post coitale non può dipendere dall'Haemophilus che risulta dallo spermiogramma di suo marito, che non è una cosa grave e non può essere "la" causa di un eventuale sterilità, in quanto per valutare la fertilità di suo marito e la sua vanno valutati anche altri fattori.

Comunque lei:
1) non è andata dal ginecologo
2) suo marito ha fatto solo lo spermiogramma e non è andato dall'andrologo

Ha letto e ha compreso quello che le è stato suggerito nelle risposte precedenti?

Quanto tempo fa, lei, ha fatto una visita ginecologica?

Lei riferisce di aver fatto un esame urine con urinocoltura che ha mostrato la presenza di un batterio, l'Escherichia Coli.

Soffre di stipsi (stitichezza) o colon irritabile?
[#6]
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Utente
Utente
Gentile dottoressa,

ho fatto la visita ginecologica e ho ftto un pap test dieci mesi fa. Non sono stati rilevate problematiche. Le uncihe sono scaturite dai batteir trovati nell'urinocoltura mia e nello spermiogramma di mio marito.

Il ginecologo mi ha detto che ho un ovaia policistica,,,non so cosa voglia dire?

Si soffro di stitichezza.

Graze dottoressa
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Dr.ssa Vincenza De Falco Ginecologo 2.5k 68 141
L'ovaio policistico riscontrato ecograficamente può essere la spia di uno squilibrio ormonale: se le sue mestruazioni sono regolari,c'è l'ovulazione e non ha problemi di acne e peluria eccessiva, non è un motivo di preoccupazione.

Le capita di avere dolori ai rapporti, soprattutto all'inizio della penetrazione?

Ha problemi di secchezza vaginale o scarsa lubrificazione vaginale durante i rapporti?

Ha avuto recentemente problemi di prurito, bruciore o perdite vaginali, magari di cattivo odore?

Quanto è alta e quanto pesa?
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,

da circa un paio di anni soffro di dermatite rosaceiforme sul volto. Per quanto riguarda la peluria, ce l'ho ma non in maniera esagerata. Niente peluria su spalle, seno, crescita regolare sulle gambe. Il dottore mi ha detto che sulle ovaie ci'e peluria. Quindi lei pensa possa essere collegata all'ovaio policistico? Cosa devo fare?

Avolte mi capita di sentire bruciore all'inizio della penetrazione.

Il bruciore da me avvertito recentemente risale alla brutta cistite oggetto di consulto con delle perdite marroni che credo fosse sangue.

Sono alta 170 cm e peso 70 kg circa.

Grazie dottoressa
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Dr.ssa Vincenza De Falco Ginecologo 2.5k 68 141
<<<Il dottore mi ha detto che sulle ovaie ci'e peluria.<<<
Cara signora è sicura che il suo dottore le abbia detto proprio così? Sulle OVAIE c'è peluria?

Comunque se era necessario fare qualcosa il suo ginecologo avrebbe sicuramente provveduto a dirle quello che era opportuno fare, per cui non mi farei prendere dall'ansia per questo.

Focalizziamo la nostra attenzione sul problema che ha: le cistiti post-coitali.

Provvederei a correggere prima di tutto la stitichezza, bevendo due litri d'acqua al giorno, mangiando fibre, verdura e frutta (Kiwi e le famose mele cotte la sera come consigliavano le nonne di un tempo), assuma fermenti lattici e faccia attività fisica regolare (può essere di aiuto anche una passeggiata a passo svelto di 30 min. al giorno).

Se le capita di avvertire bruciore all'inizio della penetrazione, potrebbe dipendere dal fatto che è contratta durante i rapporti, o che ha una scarsa lubrificazione vaginale, o perché magari che un'infiammazione vaginale.

Tutti questi fattori come le ho già detto fin dalla mia prima risposta, li può valutare il ginecologo.

L'ultima volta che ha fatto una visita ginecologica risale a 10 mesi fa,....quasi un anno.
E' ora di ripeterla, soprattutto perché continua ad avere questi disturbi, contatti quindi il suo ginecologo, e dopo aver fatto la visita, mi aggiorni se vuole.

Un caro saluto:-)
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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