Gardnerella

Gent.mi Dottori,
In seguito ad estrazione chirurgica degli ottavi ho assunto antibiotico il quale mi ha provocato candida ed escherichia coli, rilevati con tampone vaginale. Mi sono quindi recata dal ginecologo e ho effettuato la terapia prescrittami (macmiror complex per 12gg + lavande ab300). Trascorso il tempo necessario per smaltire il medicinale ho effettuato un nuovo tampone da cui risulta gardnerella vaginalis (mai riscontrata prima d'oggi) accompagnata da rara presenza lattobacillare. Non sento particolari sintomi, niente perdite maleodoranti nè pruriti e bruciori. Solamente un dolore persistente alle ovaie che mi sta un po' preoccupando. Nonostante sia risultata resistente ai due antibiotici d'elezione per questa infezione (metronidazolo e clindamicina) il mio ginecologo ha ritenuto opportuno prescrivermi keimicina ovuli per 6gg e a seguire lavande agena blocagin a base di fermenti. Vorrei un parere riguardo la reale utilità di una terapia a cui risulto resistente, premettendo che vorrei evitare di dover prendere un antibiotico, essendosi rivelato causa di ogni infezione che mi ha afflitta in passato a livello vaginale (in particolar modo la candida, che si presenta in concomitanza di ogni assunzione di antibiotico e ogni volta particolarmente resistente alle terapie tradizionali). È possibile guarire semplicemente ripristinando la flora batterica e con prodotti in grado di abbassare il ph?
Vi ringrazio per la cortese attenzione
Cordiali saluti
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Dr. Bruno Antonini Ginecologo 1
Certamente può guarire aumentando le sue difese locali e usare degli ovuli contenenti
lattobacilli, visto che dal tampone risultava una scarsa flora lattobacillare.

Dr.Bruno Antonini

Dr. Bruno Antonini

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dopo
Utente
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La ringrazio!