Citomegalovirus in gravidanza

Buongiorno,
sono la moglie dell’utente iscritto, ho 31 anni e sono incinta di 33 settimane (data UM 11/06/2013 - DPP 18/03/2014 confermata ecograficamente) e sono preoccupata dato che ho riscontrato un’infezione da Citomegalovirus.
Brevemente qui di seguito il resoconto della ginecologa che mi sta seguendo:

- 13/7/2013 e 2/11/2013 risultavo recettiva per CMV
- in data 14/01/2014 (presso lo stesso laboratorio delle precendenti analisi)
o CMV IgG: 64,8 U/ml (positive > 14)
o CMV IgM: 53,4 U/ml (positive > 22)
- ripetizione esami in data 15/01/2014 (presso Ospedale Pubblico):
o CMV IgG: 64,9 U/ml (positive > 0,6)
o CMV IgM: positive
o IgG avidity per CMV: 0,136 (bassa < 0,150, infezione contratta negli ultimi 3 mesi)
o CMV DNA: negativo
o AST, ALT, emocromo: normali

Ecografia Ostetrica di II Livello 17/01/2014:

Sett. 32 – Sett US
Diametro biparietale (BPD): mm 77,2
Circonferenza cefalica (CC): mm 305
Circonferenza addominale (CA): mm 279
Trigono: mm 7,2
Femore: mm 59
Peso stimato: g+/- 10%: 1776
Doppler feto placentare
PI Ateria Ombelicale 0,77
S/D Uterina Destra 2,05
S/D Uterina Sinistra 1,58
FHR bpm 142

La mia dottoressa mi ha spiegato tutto al riguardo dell’infezione CMV.
Secondo il suo parere, dato il periodo in cui si è riscontrata l’infezione e a seguito degli esami del sangue e dell’ecografia, mi ha spiegato che non dovrò fare altro che sottopormi a ecografie di II livello ogni 3 settimane per tenere monitorata la situazione.
Chiedo gentilmente un vostro parere in merito.
Ringrazio molto per la cortese risposta.
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Una diagnosi di infezione materna primaria non deve essere interpretata come sinonimo di infezione fetale , nè tantomeno come previsione certa di infezione congenita da CMV.
E' importante sottolineare , infatti, che solo la metà delle signore che hanno contratto una infezione primaria nel corso del primo quadrimestre di gravidanza trasmetterà il virus al feto.Circa la metà ancora di queste infezioni si risolverà in utero e il neonato nascerà non infettato.
La diagnosi di certezza è soltanto di laboratorio , ecograficamente si può soltanto seguire un accrescimento adeguato.
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta; solo ancora un paio di dubbi:
-potrò partorire in maniera naturaleo è più indicato un taglio cesareo?
-potrò allattare fin da subito al seno?

grazie ancora

cordiali saluti
[#3]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Certo può partorire per via vaginale e poi in seguito agli esami si deciderà per l'allattamento
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