Bruciori...

Età:24 anni.
Gentili Dott.,
sono molto preoccupata perché da 15 giorni ho iniziato ad avvertire un leggero prurito vaginale.
Mi sono rivolta in farmacia acquistando una crema indicata per "vaginiti", "candita" ecc. (la cui applicazione richiedeva un max di 3 giorni). A distanza di 10 giorni oggi non avverto più prurito ma solo un forte bruciore (che mi sembra essere localizzato tra "le piccole" e "grandi labbra"). Questo bruciore si alterna durante l'arco della giornata e si acutizza nel momento in cui urino. Il problema non si presenta né con le caratteristiche di una "candita" (essendo totalmente assente la presenza di macchie biancastre ecc.) né di herpes (non essendo presenti né arrossamenti né alcun tipo di vescicole). Mi chiedo se a questo punto possa trattarsi di un' irritazione provocata dal lattice del preservativo, considerando che tra l'altro il fastidio è iniziato un paio di giorni dopo il mio ultimo "rapporto".
O addirittura potrebbero essere questi segnali di una "cistite"?
La visita ginecologica a questo punto risulta l'unica soluzione o potrei rivolgermi al farmacista?
Vogliate scusarmi per il linguaggio grossolano utilizzato...
Attendo presto vostre notizie (spero rassicuranti)!
Infiniti ringraziamenti...
S.R.
[#1]
Ginecologo, Sessuologo attivo dal 2000 al 2013
Ginecologo, Sessuologo
gentile signora, soprattutto quando si hanno disturbi è bene consultare il proprio medico e possibilmente sempre lo stesso.
Quello che posso dirle, da quanto lei mi scrive, è che, per risolvere il suo problema, anzichè tentare "ad occhio" delle terapie consigliate da persone non adatte (senza nulla togliere alla professionalità delle altre figure non mediche che operano nella sanità, o peggio da persone che nulla hanno a che fare con la medicina, e npon è questo il suo caso), è necessario innanzitutto porre la giusta diagnosi facendo, oltre ovviamente una visita ginecologica, anche un esame batteriologico del secreto cervico-vaginale con relativo antibiogramma, con cui è possibile tipizzare il processo infiammatorio (perchè di questo sembra trattarsi), e, conseguentemente, evidenziare il farmaco necessario a risolverle il problema.
Cordiali saluti
dott. Alessandro Casa
[#2]
Dr. Maurizio Cerfeda Ginecologo, Urologo, Andrologo 184 4
A margine di quanto scritto dal Collega Casa, in qualità di Urologo, la inviterei, considerato il disturbo minzionale associato, ad eseguire l'esame delle urine e l'urinocoltuta associate ad un tampone batteriologico anche uretrale. E' ipotizzabile che un certo tipo di caratteristici batteri si sia annidato anche nelle vie urinarie.
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Cerfeda
Spec Urologo e Ginecologo
Lecce

Dr.Maurizio Cerfeda