Sanguinamento vaginale

Ieri mattina ho avuto un sanguinamento non molto grande sul salvaslip che si è ripetuto nel corso della giornata e di stamattina anche se più affievolito. Ieri avevo un leggero risentimento nella parte bassa del ventre, ma oggi non lo accuso. Ricordo che 4 anni fa ho sostenuto chemio e radio a seguito di isterectomia e recidiva. L'ultima tac risale a un anno fa e nella fossa iliaca presentava alcuni noduli sottocentimetrici senza interessamenti linfonodali. Non ho fatto alcuna cura in quest'anno. Sono stata bene, non ho mai accusato cali di peso o alterazioni di temperatura; mi sono cibata regolarmente senza accusar alcunchè. Il mio medico mi suggerisce di fare delle analisi del sangue con marcatori e ritiene che possa trattarsi anche di una infiammazione e/o di atrofia vaginale di cui marcatamente soffro, anche se non si è mai manifestata così; quindi di seguire ancora per qualche giorno l'evolversi della situazione. Il mio ginecologo è fuori per congresso la prossima settimana e tra sabato e domenica è irraggiungibile. Concorda con quanto mi è stato indicato?
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Sicuramente questa perdita ematica genitale va valutata , per stabilirne l'origine (vagina ? , uretra ? , vescica ?) .
Sicuramente la chemio e radio terapia hanno giocato un ruolo importante in questa spiccata atrofia vulvo- vaginale , tanto da causare questa perdita ematica.
In ogni caso non va trascurata
SALUTI
Nicola Blasi

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Utente
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Gentile Dottore la ringrazio della sua risposta. Le dico che vista l'assenza del mio ginecologo, mi sono rivolta domenica sera al pronto soccorso dove il ginecologo di turno ha compiuto un'ispezione vaginale, anche se con qualche difficoltà per via della marcata atrofia. Egli ha riscontrato un taglietto preriuretrale, ma nessuna infiammazione, nessuna infezione, nessuna escrescenza. Anche a suo parere il taglietto si potrebbe essere verificato per la diversa consistenza del tessuto connettivale e quello della mucosa interna della vagina da esso sostenuta. L'atrofia, già esistente prima dei trattamenti già citati, sembra si sia aggravata con riduzione di lunghezza vaginale. Lo stesso ginecologo comunque ha consigliato di eseguire una TAC e verificare i marcatori ca125, cea, ca15.9. Le chiedo, cortesemente, approfittando della sua competenza e sensibilità, se a queste perditine che si stanno verificando da sabato mattina c'è rimedio e se il taglietto può rimarginarsi?, perchè vedere le macchie di sangue mi crea qualche problema psicologico. Infine, sempre cortesemente, le chiedo se ci sono altri marcatori da verificare (ad es. il VES, la calcitonina, l'omocisteina, ecc.) oppure altri esami che anche velocemente posso eseguire per verificare con molta precisione la situazione?. La ringrazio anticipatamente.
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Utente
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P.S. Dimenticavo di aggiungere che nella stessa visita ginecologica ospedaliera è stato ispezionato anche il retto, senza riscontrare nulla.
Nella giornata odierna, dopo quella di ieri che ho trascorso senza alcuna macchia, mentre raccoglievo l'urina per gli esami, dopo aver lavato accuratamente tutta la zona genitale, al momento della minzione sembra sia uscito del sangue e poi l'urina. Potrebbe essere quindi un problema urinario e non vaginale? Anche perchè Le devo aggiungere che nei mesi precedenti avevo una incontinenza urinaria che mi bagnava il salvaslip: da quando ho avuto qualche giorno fa le prime macchie di sangue, ho smesso di essere incontinente e faccio meno urina di prima.
Grazie anticipatamente per il suo parere che attendo con ansia.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Le notizie che mi ha dato confermano l'importanza della visita in queste situazioni
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Questo pomeriggio ho ritirato le analisi del sangue. In sintesi:
cea 0,68; ca19.9 19,20; ca15.3 14,2; ca125 11,7; glicemia 119 (oltre il riferimento max 115); creatinina 1,09 (oltre il riferimento max 0,95); GFR 50,38 (stadio 3); colesterolo tot 231; proetine tot 6,9; colesterolo HDL 60; colest LDL 152; trigliceridi 104; VES 45; AST 21; ALT 14; urinocoltura flora non significativa; nelle urine: leucociti, nitriti, proteine, glucosio, chetonici, urobilinogeno e bilirubina tutti assenti; emoglobina 0,10 mg/dl; sedimento eritrociti 4-5 per campo; emocromo nella normalità. Gentile Dottore le chiedo un suo parere soprattutto sulla glicemia mai così alta. Le dico che oggi per l'intera giornata, e per la prima volta da quando ho avuto questi fenomeni, non ho avuto macchiette e/o incontinenza urinaria. Grazie in anticipo per la sua risposta.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Per la glicemia deve valutare se è presente una familiarità diabetica e monitorare la glicemia , eventualmente con una dieta appropriata.
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Gentile Dottore, la ringrazio per la sua cortese attenzione; ma rimane in me sempre una forte preoccupazione; nonostante anche oggi sul salvaslip sia comparsa in mattinata solo un'aura rosa e nessuna macchia rossa. Secondo lei le analisi delle urine vanno ripetute? I valori come elencati (in particolare emoglobina 0,10 mg/dl; sedimento eritrociti 4-5 per campo) devono destare preoccupazione? Potrebbe essere una cistite di cui nel passato ho sofferto? Secondo Lei e per la sua esperienza cos'è?
La ringrazio ancora una volta per la pazienza che vorrà prestarmi!
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Va ripetuta una URINOCOLTURA con eventuale ANTIBIOGRAMMA
SALUTI
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La ringrazio e già mi sono attivata sui suoi suggerimenti. La terrò aggiornata.
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Gentile Dottore ho ripetuto le analisi delle urine e questa volta senza contaminazioni ematiche visto che le perdite si erano fermate da qualche giorno: con i seguenti esiti: urinocoltura con flora non significativa; esame chimico-fisico tutto assente, emoglobina 0,03 (meno del precedente 0,10) ed eritrociti rari (molto meno del precedente 4-5 per campo). Di più ho fatto una ecografia addomico-pelvica: fegato in sede nei limiti di norma e margini lisci; colecisti in sede assenza di calcoli o patologie; vie biliari non ectasiche; milza in sede ben conservata; pancreas in sede ben conservato a contorni regolari; assenza di raccolte fluide peripancreatiche; reni in sede regolari, assenza di calcoli, cavità intrarenali ed uretreri non ectasici; assenza di liquido libero addominale; vescica normo distesa regolare; assenza a livello endoluminale di calcoli o patologie; douglas libero, esiti di isterectomia e annessectomia. Questo il quadro, queste la mie domande che cortesemente le sottopongo: devo fare anche la TAC? Il problema è solo vaginale con marcata atrofia vulvo-vaginale? Cosa posso fare per elimanre il fastidioso problema psicologico dei sanguinamenti? Grazie, attendo sua risposta.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Usare degli ovuli riepitelizzanti a base di acido ialuronico
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Gentile Dottore nel mese di giugno ho eseguito la TAC dopo un anno: si conferma (8 mm) addensamento nodulare nel cellulare adiposo in fossa iliaca sinistra lungo il profilo del muscolo psoas omolaterale ed in sede sottorenale sinistra (16 mm vs 9 mm); addensamento nodulare di 12 mm vs 9 mm nel sottocute della regione della fossa iliaca sinistra. A seguito di visita oncologica mi è stato detto che sono esiti post attinici e cicatriziali delle cure sostenute. Nella (purtroppo) velocissima!!! visita ginecologico-oncologica che ne seguiva, la Dott.ssa, malgrado le mie insistenze di un esame più approfondito, concludeva che si dovevano confermare gli esiti della primissima visita ginecologica ospedaliera di quando si era manifestato il primo sanguinamento vaginale e cioè, come già le riferivo: "marcata atrofia e di conseguenza diversa consistenza del tessuto connettivale e quello della mucosa interna della vagina da esso sostenuta che causano sanguinamenti sottoforma di macchie sul salvaslip". La stessa D.ssa prescriveva quindi: Fitostimoline crema vaginale per 10 sere; Acidif in compresse per 10 giorni al mese per tre mesi; Vidermina detergente per l'igiene intima (io uso il Lirex mousse). Finora non ho fatto nulla di tutto questo ed i sanguinamenti continuano. Lei che ne pensa di questa cura? E' vero che esiste una cura con il laser per l'atrofia? Va bene nella mia situazione? Grazie in anticipo delle sue risposte.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
sì è vero , un sistema endo vaginale ormai collaudato
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Gentile Dottore nel mese di gennaio mi sono rivolta ad un centro specializzato per il trattamento laser dell' atrofia vaginale. Mi è stato detto che tale trattamento non è possibile per l'intera sede perchè affetta in precedenza da recidiva tumorale. La visita è stata solo parziale in quanto il trattamento radioterapico sostenuto circa 5 anni fa ha peggiorato l'atrofia già esistente ed ha creato delle aderenze tessutali che impediscono di osservare lo stato della vagina. Il ginecologo quindi mi assegnò un trattamento di circa 1 mese di Nebicrom in gel. Alla visita successiva la situazione era certamente migliorata, ma ancora era impossibile al ginecologo osservare almeno con lo speculum le pareti interne della vagina perchè persistevano le aderenze. Per cui mi ha assegnato una cura giornaliera per almeno 20 gg. con Cobesol da ridurre progressivamente nelle settimane successive almeno fino a settembre. Il mio medico personale, però, mi ha fatta spaventare perchè a suo parere la cura potrebbe aggravare l'atrofia fino all'affievolimento delle pareti vaginali. Non ho potuto esprimere questi dubbi al ginecologo che è in ferie. Lei cortesemente cosa ne pensa?
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Mi è parso di capire che qualcuno sta confondendo un problema VAGINALE con un problema VULVARE (esterno).
In questi casi il mio parere è limitato dalla impossibilità di eseguire un esame obiettivo della regione vulvare (vulvoscopia)
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Gentile Dottore sto facendo uso di ovuli riepiletizzanti a base di vit. E inserendo una cannula nella vagina con molte accortezze vista la marcata atrofia; inoltre sto utilizzando preparati a base di acido ialuronico sulla parte vulvare. Ho ripetuto almeno 5 visite ginecologiche negli ultimi due mesi, senza riscontrare da parte del ginecologo di turno nessuna chiara manifestazione di infiammazioni, infezioni o escrescenze. Rimane sempre la difficoltà ad un esame obiettivo con lo speculum. Tuttavia, in questi ultimi 4 mesi pur registrando delle perdite liquide chiare con venature giallognole, non si riesce a definirne la natura. Oggi ho ricevuto l'antibiogramma che è completamente negativo, facendo registrare alcuna forma batterica in atto. Inoltre le almeno tre ecografie svolte presso i ginecologi e l'urologo hanno evidenziato nessun versamento pleurico, vescica normodistesa e pervia. Gentile Dottore, secondo la sua esperienza, a cosa si devono queste perdite che sembrano assomigliare ad urina, ma che ripeto hanno una colorazione con venatura gialla? Per giunta non si riesce a capire se le perdite sono dall'uretra o dalla vagina. La ringrazio anticipatamente per la sua cortese risposta.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Impossibile per me esprimere un parere , direi soltanto fesserie senza un esame vulvo-vaginale.
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Gentile Dottore capisco la sua posizione che in questi casi non può essere obiettiva senza un'accurata visita personale. Almeno mi consenta di chiederle chiarimenti circa gli esiti seguenti ultimamente dedotti dal Laboratorio, anche alla luce dei fatti precedentemente illustrati:
- Esame Citologico Cupola Vaginale - Pap test: striscio adeguato; fondo ematico nel cui ambito si osservano numerosi granulociti neutrofili; poche cellule pavimentose;
- Esame colturale di essudato uretrale: assenza di germi patogeni e lieviti;
- Esame delle urine: tutto assente, presenti Leucociti 75 WBC/uL, nel sedimento Leucociti 5-10 per campo;
- Urinocoltura: flora batterica non significativa.
Grazie per la sua cortese risposta.
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Gentile Dottore aggiungo a quanto scritto ultimamente, e per il quale non ho ancora ricevuto un suo parere, che il recente tampone rettale è risultato negativo. Inoltre ho seguito dietro prescrizione del ginecologo una cura di antibiotici Levoxacin che ha quasi del tutto eliminato le venature giallognole che comparivano sul salvaslip. Io però registro ancora delle perdite che sembrano urina e la loro provenienza almeno mi sembra uretrale, inodori e continue, con sensazione di scorrimento anche a vescica vuota. Il ginecologo ha avanzato l'ipotesi che potrebbe essere un linfocene con conseguente scorrimento di linfa, causato da massaggi linfodrenanti a cui mi sono sottoposta qualche mese fa e che avrebbero aperto le resezioni dei condotti linfatici in occasione di un intervento chirurgico di circa 6 anni fa. Le sembra plausibile una simile ipotesi? La ringrazio anticipatamente se vorrà darmi una risposta.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Non mi è chiaro dove è presente il LINFOCELE e il significato di :"" che avrebbero aperto le resezioni dei condotti linfatici in occasione di un intervento chirurgico """"
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Dopo aver eseguito PAP test, tamponi vaginali, rettali e uretrali, TAC e ecografie addominali abbastanza approfondite, tutto con esito negativo, ancora sono all'oscuro di perdite ematiche vaginali continue nel corso della giornata, ormai da diversi mesi. La mia ginecologa sostiene che sono gli effetti post attinici dei trattamenti avuti (isterectomia, chemio e radio tra il 2011 e il 2012) e che li devo sopportare! Possibile che non si riesca a trovare un trattamento utile almeno a ridurle?