Il fatto che abbia curato male la flogosi la prima volta ha inciso sulla persistenza del batterio

buon giorno,
ho cercato tra le risposte pubblicate, ma sento il bisogno di avere un consulto personalizzato.
Ho 30 e da mesi ho problemi di flogosi provocata prima da micoplasmi.
Ho diverse domande da porvi, ma prima è il caso che riporti una breve anamnesi relativa all'ultimo anno.

A fine aprile 2008 un tampone cervicale ha rilevato una consistente presenza di mycoplasma hominis (conta > 1.000.000 ufcml) e di ureaplasma urealyticum (conta = 10.000 ufcml).
Dopo una cura omeopatica a base di melaleuca alternifolia ho ripetuto l'esame (mi trovavo all'estero) e sia il mycoplasma che l'ureaplsma sembravano scomparsi. Il mio compagno ha optato per una cura antibiotica, invece.
Nell'ottobre 2008 ho rifatto il tampone ed ecco riapparire l'ureaplasma (conta = 10.000 ufcml).

Nel frattempo ho fatto il pap-test, negativo, con la seguente diagnosi conclusiva: "alterazione citologica di tipo reattivo associata a flogosi, emazie, cheratosi".

Nello stesso periodo il ginecologo mi ha consigliato di fare un'ecografia perché rilevava uno insolito ingrossamento dell'endometrio.
Dall'ecografia è venuta fuori soltanto una irregolarità: la presenza nel mio utero di "formazione vescicolare a contorni irregolari ... [caratteri non leggibile] ... riferibili a camera gestazionale".
L'esame delle beta ha escluso l'ipotesi dell'aborto interno.
Ho subìto una raccolta intrauterina e dall'esame istologico è risultato che quel materiale erano "lembi di endometrio di tipo secretivo".
In sede di ricovero i dottori mi hanno spiegato che avrei dovuto curarmi da subito con l'antibiotico e mi hanno consigliato una cura antibiotica di 3 giorni con zitromax , cosa che sia io che il mio compagno abbiamo fatto. Inoltre mi hanno prescritto il gynecolase come detergente intimo, delle lavande a base di lattobacilli (pregyn) per 6 giorni, del saginil gel da usare per 10 giorni al mese per l’arco di 3-4 mesi.

Una settimana fa ho ripetuto il tampone ed ecco che l'ureaplasma urealyticum non solo non scomparso ma è aumentato a 100.000 ufcml.

A questo punto farò sicuramente una ennesima cura antibiotica (bassado 100 mg. x 10 giorni). Anche il mio compagno ripeterà gli esami quanto prima e farà una cura se necessario.
Sulla bontà di questa prescrizione che il mio medico curante mi ha fatto non ho dubbi (anche se il referto delle analisi non riportava la MIC). Piuttosto vorrei capire:

1. se ci sia una correlazione tra la flogosi vaginale da mycoplasmi e la formazione di questo materiale polipoide in utero
2. se il fatto che abbia curato male la flogosi la prima volta ha inciso sulla persistenza del batterio
3. se è vero che sia preferibile ripetere gli esami sempre negli stessi laboratori (mi chiedo se i test che ho fatto all’estero fossero comparabili a quelli fatti in Italia)
4. se allorchè il mio compagno risultasse negativo all’esame dovrà fare ugualmente la cura antibiotica
5. come comportarmi rispetto ai rapporti con il mio compagno (in questi mesi abbiamo ridotto molto l’attività sessuale e ci siamo sempre protetti, ma non so se questo è bastato a prevenire che almeno lui non si infettasse di nuovo)
6. non so se quest’ultima domanda sia attinente all’area di questo consulto.
So che questo tipo di infezioni sono trasmesse molto frequentemente per via sessuale (e quindi sono da considerare MTS). Se così è vero, però, come si spiega l’insorgere dell’infezione in una coppia fedele come la nostra? Cioè quali altre origini può avere?


grazie mille







[#1]
Attivo dal 2008 al 2009
Ginecologo
Egregia utente
Provo a risponderle punto per punto:
1)No;
2)Verosimile di si perchè il Micoplasma è un gran rompi scatole, se non lo si cura subito bene può riaffacciarsi e dare ricadute;
3)si è meglio, però deve trovare un buon laboratorio perchè se è scarso avrà sempre risultati scarsi;
4) è meglio che faccia la cura anche lui per evitare l'effetto ping-pong;
5)Continuate così fino ad eradicazione del batterio (Mi raccomando sempre l'antibiogramma nel tampone);
6) verosimilmente dall'intestino. Faccia grandi e lunghe cure di fermenti lattici.
Cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
gentile paolo,
la sua risposta puntuale, esaustiva e simpatica mi lascia un sorriso e una sensazione di serenità.


per quanto io abbia un rapporto empatico e di stima con il medico curante, mi rimanevano queste perplessità che lei ha definitivamente eradicato.

grazie e buon lavoro

lisa
Gravidanza

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