Anestesia Generale a 12 giorni dal concepimento

Salve Dottore ecco i fatti:
2 Luglio
Vengo operata in anestesia generale per dermolipectomia cosce. (durata intervento 4 ore circa)

3 Luglio
Durante la notte a poche ore dall’intervento si verifica un trombo alla coscia destra.
Si verifica una forte emorragia con livelli di emoglobina molto bassi. (6 g/dl).
Vengo nuovamente operata urgentemente in piena notte.(ancora anestesia generale per circa 3 ore)
Viene praticato un drenaggio con lo scopo di ridurre il versamento di sangue interno alla gamba.
Ricevo trasfusione di sangue (4 sacche di emazie concentrate e due sacche di plasma).

7 Luglio
Vengo dimessa dall’ospedale.

9 luglio
Il test di gravidanza risulta positivo.
Scopro di essere incinta.
Data ultima mestruazione: 12 Giugno
Data Rapporto Sessuale: 22 Giugno

15 Luglio
Faccio la visita di controllo presso l’ospedale dove sono stata operata per le mie gambe
Il chirurgo plastico che ha eseguito l’intervento mi ha consigliato l’aborto.
Secondo questo dottore la terapia farmacologica e soprattutto l’anestesia potrebbero avere danneggiato l’embrione e portare al concepimento di un bambino con gravi malformazioni o deficit mentale.
Mi viene comunicata la lista dei farmaci usati durante l’intervento:
Cefazolina, midazolam, diprivan, rocuronio, ketorolac, paracetamolo, remifentanil, soluzione elettrolitica.

16 Luglio
Vengo visitata dalla ginecologa che accerta la mia gravidanza.
Secondo questa dottoressa soltanto dopo 3 settimane inizia lo scambio di plasma tra sangue e feto.
Per questo motivo prima delle tre settimane sia l’anestesia che l’emorragia non possono avere arrecato danni all’embrione.
Al massimo avrebbero potuto indurre un aborto spontaneo con distaccamento dell’embrione.
Se l'embrione è restato attaccato significa che non ha subito danni. (teoria dl tutto o nulla)

Io vorrei sapere se devo dare retta al chirurgo plastico o alla ginecologa.
Potrei sapere qual'è la vostra opinione?

Grazie
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Sono d'accordo sulla legge del "tutto o niente" ( sono un medico NON obiettore) , ma è molto difficile dare una certezza assoluta sulla innocuità dei farmaci utilizzati nei vari episodi da lei descritti.
Non si tratta di una risposta ambigua, ma di esperienze accumulate negli anni con le varie richieste legge 194/78 per Interruzioni volontarie di gravidanza(IVG)

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sulla potenziale teratogenicità del trattamento farmacologico non ci sono dubbi ma sinceramente non è questo che mi interessa.
Quindi non è escluso che se nelle prime due settimane si possa verificare un “danno”, questo danno si può protrarre anche durante l’organogenesi?
Eppure questo articolo che supporta la teoria del tutto o nulla sembra abbastanza chiaro:
< La fase preimpianto include il periodo che va dal concepimento al 17° giorno. In questa fase lo zigote va incontro a divisioni cellulari formando la morula. La morula dopo circa 5-6 giorni dal concepimento raggiunge l’utero, forma la blastocisti ed inizia l’impianto nella mucosa uterina. Nei giorni successivi si origina la circolazione utero-placentare e la blastocisti penetra nello stroma endometriale.
In questo periodo l’esposizione a sostanze dannose ha un effetto “tutto o nulla” in quanto le cellule sono totipotenti. Eventuali danni conseguenti ad esposizione a teratogeni possono provocare la morte di una o più cellule. Se il danno interessa tutte le cellule si verificherà un aborto, altrimenti le cellule danneggiate verranno perse e rimpiazzate da cellule totipotenti senza alcun danno per l’embrione.>
Gravidanza

Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.

Leggi tutto