Nausea e inappetenza per lutto

Buongiorno, vi descrivo la mia situazione.
Pochi giorni fa ho perso il mio gatto per leucemia. Aveva 14 anni e lo avevo preso quando ne avevo 11, quindi ci sono cresciuto insieme.
Ci ero veramente molto affezionato, in quanto era un gatto che non andava mai fuori di casa.
Quando lo abbiamo portato dal veterinario e poco dopo ci aveva detto che le condizioni del gatto non promettevano nulla di buono, la sera a casa non ho potuto trattenere le lacrime.
Da quel giorno è rimasto in clinica in osservazione, il veterinario si è dato qualche giorno di tempo per fare delle cure, e vedere se poteva migliorare la situazione.
Anche se sapevo che non ci sarebbe stato un lieto fine, in un certo senso ero sereno, pensavo di aver fatto un pianto liberatorio.
Però mi sembrava strano, di essere così tranquillo, pensavo di aver già elaborato il tutto. E così è stato fino al giorno dell'eutanasia del micio.
Visto che la situazione era irrecuperabille, la cosa migliore da fare era fare una " anestesia assoluta ".
Un paio di giorni dopo però, abbiamo preso un gattino cucciolo.
All'inizio ero contento, tanto che non vedevo l'ora di andare a prenderlo.
Il giorno seguente dell'arrivo di questo gattino ho come avuto una ricaduta. è come e avessi realizzato solo in quel momento che l'altro gatto non c'era più.
Sono stato pervaso all'improvviso da una grande tristezza, tanto che ho pianto per ben due volte nell'arco di mezza giornata.
E' stato circa due giorni fa, e da allora accuso inappetenza e nausea, oltre alla solita tristezza.
Mi chiedo quindi se è solamente una fase, il fatto che non ho ancora superato il lutto. Se ho sbagliato a prendere subito un nuovo gatto e avrei dovuto aspettare più tempo, se il cambiamento è stato troppo veloce.
Inoltre tra un mese arriverà un secondo gatto, e ho paura di non riuscire a sopportare tutto questo, il fatto che sia un cambiamento troppo grande.
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Dr.ssa Alessia D'Alterio Psicologo, Psicoterapeuta 13 2
Gentile Utente,
i suoi sentimenti di tristezza sono del tutto adeguati rispetto alla perdita che descrive. Il micio di cui parla le ha fatto compagnia per tanto tempo e presumibilmente in momenti significativi della sua vita nel corso dei quali lei è cresciuto con la sua presenza accanto.
Probabilmente indipendentemente dalla presenza di nuovi gatti, nessun altro potrà prendere il posto che questo particolare gattino aveva nella sua vita, e probabilmente lei si sentirebbe così in ogni caso (con o senza nuovi gattini).
Il lutto, per animali, persone, relazioni, è un processo che dura nel tempo e consiste di varie fasi di elaborazione e di ricordo, per le quali è necessario tempo. In questo senso se la perdita è recente si può dire che sia veramente presto per considerare il legame con il micio emotivamente chiuso, oppure un ricordo lontano. La perdita è come una ferita che deve rimarginarsi. Forse è vero che i nuovi gatti le ricorderanno di più le interazioni che aveva con il primo, ma sta a lei decidere come preferisce vivere questa nuova situazione. Con i nuovi mici probabilmente potrà stabilire un rapporto nuovo e diverso.

Dr.ssa Alessia D'Alterio