Richiesta parere

buonasera io sono una ragazza di 20 anni ed ho un "grande" problema. io ho sempre avuto il ciclo molto irregolare e frequentissimi in qualunque momento del ciclo dolori come se lo avessi e per questi motivi circa un anno fa mi sono decisa a fare la mia prima visita ginecologica, dalla quale e risultato che avevo l'ovaia destra volumetrica e quella sx n.n, il ginecologo mi ha prescritto un ecografia transvaginale dalla quale e risultato questo:Viscere uterino antiversoflesso e regolare per struttura e profili. Diametri uterini di mm 66*31*37. Rima endometriale di mm3. Ovaio sx di mm 44 a struttura policistica (diametro massimo delle cisti di mm8). Ovaio destro di mm 33 a medesima struttura del controlaterale (diametro massimo delle cisti mm 10). Douglas libero. In seguito all'ecografia mi sono dovuta recare nuovamente dalla ginecologa la quale mi ha visitata e ha effettuato il pap-test, e prescrive pillola mercillon "0.15 +0.02 mg compresse"(che non ho iniziato a prendere subito). Dal pap-test e risultato che avevo una lesione intraepiteliale squamosa di basso grado (CIN 1) E COILOCITOSI. Al che ho dovuto fare una colposcopia con biopsia dalla quale e risultato: campioni inviati: a) Biopsia portio:un frammento b) Curettage canale cervicale: minutissimi frustoli. Risultati: a) cervicite cronica metaplastica, riacutizzata. b) Mucosa endocervicale istologicamente indenne. dall'esame colposcopico: Giunzione squamo-colonnare visibile esocervicale Epitelio originale trofico Epitelio cilindrico superiore a 2/3 Zona di trasformazione normale incompleta Quadro colposcopico anormale dentro la zona di trasformazione Epitelio aceto bianco sottile piatto Condilomatosi non sospettata Giudizio colposcopico conclusivo Significativo (GII). Nonostante questi esami siano stati fatti tutti entro agosto 2005 ad oggi nonostante le mie richieste non sono stata ancora delucidata e chiedo a Voi spiegazioni sui risultati dei miei esami fatti fin ora. Ho avuto le mestruazioni il 27 agosto 2005 e poi piu nulla fino a che a febbraio di mia iniziativa ho preso la pillola per un solo mese in modo che mi arrivassero (so che forse non ho agito correttamente) fatto sta che al termine della confezione dopo 4 giorni mi sono arrivate era il 9 marzo 2006. da allora piu niente. Confesso che non ho intenzione di prendere la pillola perche sono in cerca di una gravidanza e volevo chiedere se c’e un'altra cura per far si che mi vanga il ciclo. E come posso fare se desidero una gravidanza? In piu da circa 15-20 giorni ho un forte dolore alle ovaie soprattutto dx tanto da non riuscire neanche a mettermi piu i jeans sento come se dondolasse e tirasse, cosa puo essere? Posso escludere che sia una gravidanza? Volevo aggiungere che il mio ragazzo e affetto dal morbo di Cooley (thalassemia major) e ipogonadismo lui per gli ormoni ogni circa 22 giorni fa un iniezione di testo enant o testo viron (a disponibilità delle farmacie) e volevo sapere se questo puo essere sufficiente al fine di una gravidanza. Non ha mai fatto nessun test o esame per la sterilita. Chiedo scusa se mi sono troppo dilungata e in ogni caso spero di essere stata chiara su quale sia la mia situazione e quella di coppia. Attendo una Vostra cordiale risposta. Saluti Micky

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Dr. Maurizio Di Felice Ginecologo 4.2k 104
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Dr. Maurizio Di Felice

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
forse non merito neanche una risposta....
Cmq volevo aggiungere che in data odierna mi sono recata a fare un avisita ginecologica di controllo e la dottoressa mi ha detto che il mio utero e perfetto(questo lo sapevo pure io). ma e possibile che e normale che una ragazza di 20 anni in poco piu di un anno mi siano venute le mestruazioni sole 3 volte?
io sono molto preoccupata e non riesco ad ottenere risposte neanche la dottoressa mi ha voluto rispondere questa mattina (era troppo impegnata a spigare la perfezione del mio utero alla specializzanda). io non credo affatto che sia normale chiedo solo un consiglio...
ringrazio anticipatamente Micky
[#3]
Dr. Maurizio Di Felice Ginecologo 4.2k 104
Gentile utente,
sicuramente ha eseguito un pò di esami per arrivare a risolvere il suo problema tuttavia è importante conoscere il suo stato ormonale per cui o ci elenca i valori di questi dosaggi o li faccia
P.S. mi dispiace per la prima mancata risposta ma anche a noi talvolta ci si "impalla" il computer
cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Se devo essere sincera questi sono gli unici esami che ho effettuato anche perche non riesco a trovare un ginecologo disposto ad ascoltare i miei problemi... leggono la ricetta e dicono ah questo e il motivo della visita? Poi cerco di fare domande e non ottengo risposte non so a chi rivolgermi. Dal mio medico di famiglia non riesco a chiedere niente perche ho un rapporto molto confidenziale mi ha in cura da quando avevo 7 anni...
Cmq non so se puo esserle sufficiente a marzo ho effettuato degli esami della tiroide perche era un mese e mezzo che avevo la 37 e mezzo di "febbre". non e risultato nulla provo comunque a darle i risultati.
LH siero: 8.2 mlU/ml
FSH siero 3.3 mlU/ml
CORTISOLO siero 155 ng/ml
TSH siero 3830 ulU/ml
FT3 siero 3.0 pg/ml
FT4 siero 11.4 pg/ml
Questi spero che possano essere sufficienti...
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato
Micky
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Cara Micky, Le metto le parti più salienti della sua anamnesi, che da sole spiegano come mai lei non ha le mestruazioni regolari. “l'ovaia destra volumetrica, Ovaio sx di mm 44 a struttura policistica (diametro massimo delle cisti di mm8). Ovaio destro di mm 33 a medesima struttura del controlaterale (diametro massimo delle cisti mm 10). forte dolore alle ovaie soprattutto dx tanto da non riuscire neanche a mettermi piu i jeans sento come se dondolasse e tirasse, cosa puo essere?”.
Cercherò di spiegare semplicemente, lei ha un ovaio policistico dove probabilmente, si è verificata una infezione con un agente patogeno intracellulare, forse Chlamydia o un virus, (si vedrà in seguito questo problema, come lei riferisce), Quindi la somma delle due problematiche le creano la amenorrea Va considerato anche l’asse HPA, Hypothalamic Pituitary Adrenal axis nelle sue funzioni, e la PNEI, psiconeuroendocrinoimmunologia, su cui molta influenza ha la tiroide, una minima disregolazione, può portare alla amenorrea. Lei riferisce gli esami della tiroide, ma non i valori di riferimento del laboratorio che li ha eseguiti, per cui non ho la possibilità di confronto, ma ho l’impressione, che esiste un lieve ipotiroidismo. Inoltre mancano gli esami degli anticorpi.
Questo è il primo quesito, le mestruazioni non vengono perchè lei ha un ovaio policistico dove si è localizzata una infezione.
Secondo quesito: “Nonostante questi esami siano stati fatti tutti entro agosto 2005 ad oggi nonostante le mie richieste non sono stata ancora delucidata e chiedo a Voi spiegazioni sui risultati dei miei esami fatti fin ora.” “una lesione intraepiteliale squamosa di basso grado (CIN 1) E COILOCITOSI.”. Le rispondo con questo: “ La prima segnalazione di quello che poi è diventato uno dei marcatori di infezione da HPV, la coilocitosi, risale al 1956 da parte di L.Koss e G.D. Durfee ed è riferito come “ atipia coilocitica”.
Segue la segnalazione di E. Ayre nel 1960 che riferisce il marcatore come “ halo cell in cervical
carcinogenesis, a virus manifestation in premalignancy?” Dopo più di 20 anni, nel dicembre del 1976,Meisels e Fortin (Canada) e nel gennaio del 1977, Purola e Savia ( Finlandia ) , pressochè contemporaneamente propongono che la coilocitosi rappresenti l’espressione morfologica citologica dell’ equivalente cervicale del condiloma acuminato Questa osservazione resta una delle più rilevanti nell’area della citologia esfoliativa”.
Quindi lei molto probabilmente una infezione da papilloma virus, che complica l’ovaio policistico infiammato.
Quindi sono necessari esami più approfonditi, la medicina biologica li fornisce, per questo in studio, ho esami strumentali di medicina quantistica, e medicina convenzionale, per, in tempo reale, verificare i dubbi diagnostici, ed arrivare ad una diagnosi e una terapia approfondita, che agisca sulle cause, non sui sintomi, come la pillola, la prende, vengono le mestruazioni, ma il problema rimane.
La terapia del condiloma e del papilloma virus è molto complessa, Infatti, bisogna sempre indagare il motivo per cui si verificano certe patologie. La domanda è: come mai si presentano i condilomi, perchè la presenza di altri virus o batteri preesistenti, hanno permesso l’attecchimento del virus del Papilloma virus. Quindi l problema è molto più vasto, rispetto alla semplice presenza dei condilomi. L’organismo porta verso l’esterno, la pelle, tutti i problemi che si verificano all’interno, negli organi stessi. Con questo obiettivo, va individuata l’alterazione interna, su cui agiscono i virus. Bruciare, applicare pomate, non ha nessun effetto terapeutico, serve soltanto a far vedere che la lesione esterna è passata, ma così si perde il controllo della effettiva guarigione della patologia interna, che ha provocato la produzione dei condilomi. Non è facile comprendere questo concetto, ma io devo sempre avere un controllo della guarigione. Se faccio sparire questo controllo, non ho più niente a disposizione. Quello che provoca i problemi, ed eventualmente il cancro della cervice, non sono il condilomi, ma il Papilloma virus, di cui bisogna essere sicuri che non è più presente. Ma in medicina convenzionale, non esiste nessuna metodica, all’infuori del tampone esterno, per verificare la presenza del virus, ma se questo sparisce dall’esterno ed è in altri tessuti, non ha più nessuna metodica di rilevamento. Si può fare la PCR, ma viene considerata troppo costosa per essere applicata. D’altronde, purtroppo la medicina convenzionale a quello che non vede non crede. Pertanto, bruciando o applicando una pomata sui condilomi, pensa di aver eliminato il virus. Ma non è assolutamente così, come viene descritto ampliamente in letteratura internazionale. Non esiste nessuna terapia per i virus, mentre in medicina biologica, non solo si hanno le armi giuste per poterlo fare, sin dal lontano 1820, ma anche esami specifici per poter individuare il virus e poter seguire la guarigione e la scomparsa dei condilomi. Anche se questi, nella eventualità che venissero bruciati.
Infatti, purtroppo, la medicina convenzionale, sui condilomi, prodotti dal Papilloma virus, non ha armi, l'unica terapia è la diatermocoagulazione o la laser terapia, queste, hanno dimostrato chiaramente la permanenza del virus nell'organismo, eliminano i condilomi, ma non il virus che li ha prodotti, non vive solamente nel punto della manifestazione cutanea, ma in tutto l'organismo, permane quindi indisturbato nelle cellule, da qui comincia a produrre danni, che sono ben conosciuti, oltre a quelli noti sul collo dell'utero, quelli che provoca in altri organi, continuando a produrre papillomi. L'azione che si deve effettuare, è proprio la eliminazione del virus dall'organismo. Non esistono esami che hanno la possibilità di rilevare la presenza di questo in qualsiasi organo, si crede che fatta la terapia locale, il virus sparisca, per poi ripresentarsi dopo anni con le note lesioni al collo uterino. Quello che non vede, la medicina, non crede, ma è un grossissimo errore, non solo biologico, ma anche preventivo Lasciare agire indisturbato il virus nell'organismo, significa poi permettere la formazioni di lesioni precancerose, e non solo. Da moltissimi anni, sin dagli studi eseguiti da Hahnemann, successivamente confermati dall'esperienza quotidiana di ogni omeopata, i condilomi vengono curati con precisi farmaci omeopatici, ma non solo, se alla prima manifestazione si inizia la terapia, senza interventi locali, la persona risulterà come vaccinata per il virus, non presenterà più non solo condilomi, ma anche quelle manifestazioni in altri organi e sul collo uterino. L'unica avvertenza è non intervenire localmente alla prima manifestazione, altrimenti il lavoro risulterà molto più difficile, ma, nonostante ciò, la terapia avrà sempre buon esito. Ho a disposizione esami strumentali che mi permettono di rilevare la presenza del virus, accertare le cause perchè l'organismo in quel momento ne ha permesso la diffusione, seguire la progressione della eliminazione, accertare con controlli semplicissimi e non invasivi i risultati nel tempo, accertare la eventuale presenza di altre infezioni e infiammazioni persistenti e subcliniche, asintomatiche, l'origine di ogni sintomo vago e aspecifico, indirizzare il ragionamento diagnostico e terapeutico. Molto probabilmente il compagno o non sapeva di avere questa infezione, o gli era stata eseguita una terapia locale, curati i condilomi, aveva la certezza di non essere più infettante, ed invece, come vede, non è così, il virus è rimasto indisturbato, e la ha infettata. Questi errori, purtroppo sono molto frequenti nella pratica clinica. Si pensa che asportati i condilomi, il virus non sia più presente, perchè presente solo localmente, invece non è così, si approfonda e non è più rilevabile con i comuni esami di medicina convenzionale, bisognerebbe effettuare la PCR, ma troppo costosa, poi non avendo armi, quale significato avrebbe? La medicina biologica, ragionando in maniera diversa, integrando le conoscenze della ricerca scientifica, ha la possibilità di fare eradicazione permanente del virus, controllare con esami di medicina quantica, la sua eradicazione. Ma non solo, esaminando le persone per altri problemi si rileva la presenza del papilloma, si ha la possibilità di eradicarlo e di fare quindi una ottima prevenzione. Molti sono i Papilloma virus, solo alcuni sono pericolosi, almeno così ci viene detto, ma chi ci assicura che questa sia esattamente la verità, ogni presenza di agenti patogeni, va sempre portata via, per tenere l'organismo in uno stato fisiologico, ed ottenere un certo benessere.
Come, vede, una analisi accurata può portare a capire quei fenomeni che le producono una sintomatologia importante.
saluti



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dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Dott. Moschini io la ringrazio davvero di cuore per avermi dato una risposta cosi soddisfacente... Anche se nn sono sicura di aver capito tutto quello che mi ha scritto...
Solo che io non so come muovermi nella direzione che lei mi ha indicato...
In piu non riesco ad andare dal mio medico di famiglia perche mi vergogno, abbiamo troppa confidenza e di certe cose purtroppo non risco a parlargliene...
A chi posso rivolgermi?
Volendo potrei prendere un appuntamento e venire da lei?
Anche se e abbastanza lontano (a Massa) magari di sabato se il suo studio e aperto.
Oppure saprebbe indicarmi qualche suo collega a Milano?
Io la ringrazio davvero di cuore per le risposte che mi ha dato.
un affettuoso saluto micky
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La ringrazio della fiducia, la metodica che uso è stata studiata da me in maniera originale, per rispondere esaurientemente alle domande che mi rivolgono. mi mandi una posta elettronica, le rispondo con i quesiti che mi ha posto, così mi può riferire anche altre notizie anamnestiche che così in pubblico è difficile esprimere.
saluti