Continue perdite ematiche dopo quasi due mesi da ivg farmacologico

Salve, la contatto perché sono molto preoccupata e fisicamente indebolita.
Il 18 ottobre ho fatto ivg farmacologico con conseguenti perdite ematiche per 25 giorni.
Al 28 giorno altre perdite per un giorno.
Al 37 giorno riprendono in modo continuativo anche se non abbondanti tanto da farmi pensare al ciclo mestruale, durano 5 giorni.
Dopo altri 8 giorni da questo presunto ciclo ricomincia il sanguinamento attualmente ancora in corso da 5 giorni.
Ho fatto il controllo ecografico addominale dopo 15 giorni da ivg ed è risultato a posto.
Ho chiesto nuova visita ginecologica al consultorio ma non hanno disponibilità prima ddi fine gennaio (ho preso l’appuntamento).
Io ho bisogno di sapere se la mia situazione è preoccupante o se può rientrare nella normalità.
Mi sento molto preoccupata e ho sintomi da carenza di ferro quali ritmo cardiaco irregolare, pallore, debolezza, lieve depressione che sto provando a curare con degli integratori di ferro (SiderAL forte in capsule).
Tra qualche giorno devo anche discutere la tesi all’università e mi sento così stanca e preoccupata che non riesco a concentrarmi come vorrei.
Per favore può darmi una risposta?
Ho bisogno di sapere cosa mi succede.
Grazie in anticipo.
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Prof. Simone Ferrero Ginecologo 1.3k 57
Se ho capito bene ha fatto un’ecografia di controllo per via transaddominale. Date le persistenti perdite ematiche vaginali, penso sia utile eseguire un controllo ecografico per via transvaginale con l’obiettivo di escludere la persistenza di materiale uterino in cavità uterina (con la sonda transaddominale è difficilmente visualizzabile). In caso di dubbi, può essere utile eseguire un’isteroscopia diagnostica.

Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it

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dopo
Utente
Utente
Salve Dottore e grazie infinite per la celere risposta. Siccome il servizio sanitario non ha disponibilità immediata mi può dire se il rischio di materiale uterino può generare complicazioni fino a gennaio? Sono preoccupata e sinceramente mi sento abbastanza arrabbiata nell’apprendere che una ecografia esterna (quella che in ospedale mi hanno fatto come controllo obbligatorio post ivg) difficilmente rilevi i residui abortivi: non dovrebbe essere quello lo scopo del controllo?
Io ora mi ritrovo in un momento di alto stress e preoccupazione, debilità fisica e psicologica e non so come devo fare e con quale urgenza.
Grazie ancora per la sua disponibilità
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Utente
Utente
Salve Dottore, le riscrivo dopo aggiornamento, per favore mi aiuti. Preoccupata sono andata in ospedale dove avevo effettuato ivg e mi hanno ripetuto ecografia questa volta transvaginale e come aveva detto lei hanno notato residui in utero. Nn mi hanno detto la dimensione di questi residui ma ho con me l’ecografia (che non so interpretare). Mi hanno fatto parlare velocemente con una ginecologa che mi ha detto di fare l’intervento oppure di prendere per un mese una pillola combinata. Per evitare l’intervento vorrei provare la pillola (Lestronette) ma vorrei sapere se davvero questi residui possono essere eliminati con l’assunzione di una pillola, non mi hanno dato altre informazioni. Non ho nessun ginecologo che possa visitarmi prima di un mese per spiegarmi con precisione cosa succede, quali sono i rischi e che mi aiuti a capire. Se può aiutarmi le sono immensamente grata.

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