Clomid e monitoraggi

Buonasera,
Sono una giovane di 34 anni e da 2 anni cerco una gravidanza, che però non arriva.
Vi spiego la mia situazione: sin da adolescente ho sofferto della sindrome dell'ovaio policistico, per cui mi è stata prescritta la pillola anticoncezionale per regolarizzare i mie lunghissimi e dolorosissimo cicli.
Due anni fa ho interrotto la pillola perché avevo il desidero di diventare mamma e dopo un mese dalla sospensione sono rimasta incinta, ma a 6 settimane ho avuto un aborto spontaneo.
Secondo l'ecografia post aborto era tutto ok.
E così è da 2 anni che cerco un figlio e niente! Non sono più riuscita a rimanere incinta, nonostante non abbia più la PCOS e il ciclo sia regolare di 27 o 28 giorni.
La mia ginecologa mi ha fatto fare varie analisi e poi mi ha prescritto un ciclo di 3 mesi con progesterone perché l'unica cosa riscontrata è stata la carenza di progesterone, che mi provocava uno Spotting già 10 giorni prima del ciclo.
Il mio ciclo è terminato il mese scorso senza vittoria, ma facendo il progesterone, lo Spotting premestruale è sparito e adesso mi aveva detto di cominciare dei cicli col Clomid.
Il problema è che bisogna fare i monitoraggi ed io non so se sarà possibile vista la situazione di emergenza Covid-19.
Mi chiedevo se al primo mese è necessario fare i monitoraggi o posso fare il primo ciclo senza controlli?
Capisco la situazione critica, ma non vorrei interrompere il tutto.
Sono passati due anni ed ho tanta paura che non diventerò mai mamma.
La mia ginecologa dice che è una mia scelta, ma che sarebbe molto meglio fare i monitoraggi! Voi cosa ne pensate e cosa mi consigliate?
Grazie