Disturbi minzione

Buongiorno,
circa 15 giorni fa ho iniziato improvvisamente ad accusare disturbi della minzione - frequenza, difficoltà a urinare, sensazione di non completo svuotamento - e, avendo avuto in passato già due episodi di prostatite non batterica senza dolori né febbre trattata con successo con Topster e Deprox, mi sono recato alla guardia medica del paese in cui ero in vacanza, dove mi è stata diagnosticata (senza alcuna visita e a mio avviso molto frettolosamente) una prostatite e prescritto Topster per 10 gg. Durante il trattamento i sintomi si sono in effetti ridotti e in particolare è aumentato l'intervallo fra una minzione e l'altra, ma una volta terminato il trattamento si sono non solo ripresentati ma la loro intensità è aumentata, associandosi a difficoltà a iniziare la minzione e getto debole.
Premesso che in occasione dell'ultimo episodio di prostatite ho eseguito due anni fa, all'età di 51 anni, fa un ciclo completo di esami comprendente sangue, urine, urinocoltura, ecografia, uroflussimetria e visita urologica, che non hanno evidenziato alcuna anomalia, e con una lettura del PSA di 0,69, venerdi scorso sono stato dal mio curante che propendendo per un'infezione delle vie urinarie mi ha prescritto 5 gg di Levofloxacina oltre a esami di sangue, urine e urinocoltura, senza alcun antinfiammatorio (che però, assunto nei giorni precedenti, aveva determinato un miglioramento dei sintomi).
Riceverò gli esiti delle analisi venerdi, ma nel frattempo sono molto preoccupato essendo di carattere ansioso e ipocondriaco e pensando sempre al peggio: il quadro e l'evoluzione dei sintomi che ho descritto sopra da già qualche suggerimento sulla natura del problema?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Tutto sommato, la presentazione ci parrrebbe più tipica per una congestione prostatica da "stravizi vacanzieri", relativamente frequente in chi è comunque predisposto a disturbi alle basse vie urinarie. In assenza di febbree con la prevalenza di disturbi ostruttivi, piuttosto che irritativi, è probabile che non vi sia una causa infettiva. Attendiamo i risultati degli esami, considerando che in questa fase il risultato del PSA può essere falsamente alterato dalla situazione infiammatoria. Per il memomento, crediamo che la terapia anti-infiammatoria (anche un poco più seria delle sole supposte) potrebbe ulteriormente ridurre i disturbi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile dott. Piana,
grazie innanzitutto per la sua cortese risposta. In attesa degli esiti delle analisi e con tutti i limiti di un consulto a distanza, il fatto che abbia risposto almeno parzialmente alla breve cura con Topster che ho fatto giorni fa e il ritorno e aggravamento dei sintomi, diventati anche ostruttivi dopo la sua sospensione mentre all'esordio non lo erano, sono già elementi sufficienti per escludere patologie gravi o la cosa è di per sè non significativa?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Sono tutto sommato sintomi molto comuni, le patologie veramente più gravi in genere evolvono in modo subdolo e silenzioso.
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Utente
Utente
Gentile dott. Piana,
approfitto della sua disponibilità per un aggiornamento. Stamani ho ricevuto gli esiti degli esami: il valore del PSA è addirittura sceso, rispetto alla precedente rilevazione, a 0,56 ng/mL, i valori di sangue e urine sono nella norma salvo un lieve sforamento di MCH (33 su limite di 32), monociti relativi (11 su limite di 10) e monociti assoluti (1,1 su limite di 1) e l'urinocultura è risultata negativa.
Sottoporrò le analisi al mio curante venerdi; in ogni caso, data la permanenza dei sintomi (però lievemente attenuatisi nella giornata di ieri dopo assunzione di due bustine di Oki per un forte attacco di cervicale), tali esiti orienterebbero in linea di massima verso una congestione prostatica da trattare con antinfiammatori?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Esatto.
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Utente
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Gentile dott. Piana,
mi permetto di disturbarla nuovamente per un parere. Mi sono recato dal curante venerdi, che constatando valori delle analisi di sangue, urine e urinocoltura assolutamente normali e un valore di PSA bassissimo (0,56) ha concluso per una congestione prostatica da curare con antinfiammatori.
Ieri sera però, dopo un rapporto sessuale, ho trovato tracce di sangue nel liquido seminale. Considerando gli esiti di analisi e PSA, e che nel frattempo i disturbi urinari stanno attenuandosi ritiene la cosa preoccupante e meritevole di accertamenti o anche l'emospermia è da considerare diretta conseguenza dell'infiammazione prostatica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Anche l'emospermia è da considerare diretta conseguenza dell'infiammazione prostatica. Molto verosimilmente si tratta di una manifestazione episodica. A differenza della presenza di sangue nelle urine, la presenza di tracce di sangue nel liquido seminale non è quasi mai preoccupante, poiché è facile inserirla in un contesto di altri disturbi del tratto genitale.
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Utente
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Buongiorno dott. Piana,
grazie di nuovo per la sua risposta. Ieri sera l'emospermia si è ripetuta, è consigliabile qualche giorno di astinenza e vedere l'evoluzione della cosa o meglio procedere a una visita?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
A distanza così ravvicinata non c'è da stupirsi che il fenomeno si ripeta, l'evoluzione va valutata entro le prossime 3-4 settimane.
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Utente
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Buongiorno dott. Piana,
risolta nel giro di un paio di giorni l'emospermia, ho seguito dietro indicazione del mio curante una terapia con assunzione di 1 bustina di Oki la sera per una decina di giorni, conclusa tre giorni fa, e ho avuto una completa e totale remissione dei sintomi urinari.
Oggi, a tre giorni di distanza dall'interruzione, i sintomi si sono ripresentati sia pure in forma più lieve (getto debole, stimolo frequente, gocciolamento). Considerati gli esiti di esami di sangue, urine e urinocultura, tutti in regola, e la recidiva dei sintomi, mi consiglierebbe una visita urologica per una terapia farmacologica più mirata?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Certamente sì.
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