Paura di infezione dopo rapporto con un altro ragazzo (aids o altro)

Salve Dottori,
sono un ragazzo di 21 anni e ad agosto 2019 ho avuto un piccolo rapporto sessuale con un ragazzo poco piu grande di me trovato su app di incontri, lui aveva iniziato a baciarmi ma io ho smesso pochi secondi dopo (dunque senza lingua), poi siamo passato alla masturbazione, prima di indossare i preservativi il ragazzo ha solo per pochi secondi iniziato del sesso orale, ma nemmeno lo considererei sesso orale perche' il ragazzo ha raggiunto solo la punta del glande più o meno e per poco con la punta della sua lingua, davvero poco, giusto il tempo che lui la ponesse o la passasse li qualche secondo, perche' poi ho chiesto di smettere.
Ci siamo toccati ovviamente su tutto il corpo e sul viso.
Poi abbiamo messo i preservativi e passati a una penetrazione breve nel senso che e' durata davvero pochissimo e principalmente il mio pene non si e' mosso; al termine di essa io avevo sulla punta del preservativo qualche traccia fecale, poi ci siamo tolti i preservativi e siamo venuti masturbandoci, lui ha usato per poco un sex toy anale che io al termine del rapporto ho buttato, gliel'ho messo io.
non sono stato a contatto col suo sperma se non poi mentre pulivo a termine del rapport il pavimento.
Ho pulito bene tutta la zona in cui abbiamo avuto il rapporto.

A mesi di distanza mi interrogo sulla possibilita' di aver contratto qualcosa.
Devo dire che sono sempre stato ansioso e soffro spesso di diarree (da sempre) vado spesso male in bagno (ultimamente anche in alcuni momenti) e ho un po di fastidi articolari, mi preoccupo inutilmente?

E' bene che faccia qualche test in futuro?
E quali e come se posso chiedere?

Fui aggiornato al tempo dal ragazzo che sostiene di aver fatto il test HIV due mesi prima del mezzo rapporto e che fosse tutto apposto.

Vi ringrazio
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve.
Lei è omosex: come di permette di scrivere su Mi?! :))
Sa che su questo sito c'è una strana psicologa che quando usai il termine "rimming" si sentì offesa di fare parte di MI attaccandomi a testa bassa?:))
Stia tranquillo, non deve fare niente perché non corre alcun pericolo.
Si guardi il film " Chiamami col tuo nome'"...sono certo che le piacerà molto.
Un caro saluto.
Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore la ringrazio per la risposta anche ironica, (sarei curioso di sapere l'aneddoto di questa dottoressa) quindi lei mi consiglia di stare tranquillo? Sa ho letto tante di quelle cose addirittura qui su mi di un ragazzo che ha preso l'hiv proteggendosi e dunque ero impaurito dopo tanti mesi ormai. Figuriamoci praticamente io ho di mio tutti i sintomi di solito (anche prima di agosto) anche se anche quest'anno ho avuto un po di tutto.
[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve.
Non glielo posso dire.
Lei forse non lo sa ma in questo sito i Medici, cioè coloro che gratuitamente lo tengono in vita rispondendo, sono sottoposti ad un controllo censorio da parte dello "Staff", che in realtà è una sola persona volgare, dozzinale ed ignorante, al cui confronto nell'URSS dei primi anni 50 c'era più libertà.
E sappia che MI, nata dal progetto di un amico colto, raffinato e di altissimo livello culturale, adesso appartiene ad una multinazionale ed è solo una fabbrichetta per fare quattro soldi con la pubblicità ed il lavoro degli altri, "aggratis", come si dice oggi.
Ne è prova che tranne strani figuri affetti da disturbo ossessivo-compulsivo o manie di gestione nazionale dell'emergenza-urgenza cardiologica a mezzo di consulti telematici, molti colleghi seri rispondono molto meno o non rispondono più.
Tornando a Lei: non ha corso alcun rischio concreto e non ha i sintomi dell'HIV che per definizione non è sintomatico fino alla fase in cui conclami in AIDS.
Nella vita si rischia ogni secondo: la morte cardiaca improvvisa colpisce 70.000 Italiani/anno il che significa uno ogni circa 9 minuti. Per lo più in giovane età. Ma non per questo ogni 9 minuti ringraziamo Dio di poter cominciare a contare i successivi nove e via via per le 24 ore... per poi ricominciare.
Tanto per renderle tangibile il concetto di rischio.
Se poi Lei non potesse più vivere per l'ansia allora faccia un test HIV: dopo tanto tempo andrebbe bene anche uno di II generazione, sempre che nei magazzini se ne trovi ancora qualcuno.
Si toglierà il pensiero e potrà tornare a vivere sereno.
Ricordando che la sessualità occasionale o promiscua di qualunque tipo va sempre obbligatoriamente protetta con il profilattico.
Come ha fatto lei.
E che la Profilassi post esposizione dovrebbe essere riservata a circostanze fortuite, rottura del profilattico, violenza sessuale ecc, mentre quella pre esposizione è un pericoloso sonnifero per la gestione consapevole di una sessualità safe criminalmente ideato da chi ha interesse a produrre e vendere farmaci.
Glielo dice chi ha contezza delle parole che scrive per esperienza sul campo e non per esibizionismo culturale.
Il mio è un congedo.
Sono stato sospeso per un mese dal poter rispondere in una sezione del sito per affari personali con un Collega, con una decisione ridicola, maleducatamente neppure comunicata prima ma a cose fatte.
Dunque: questo "Staff" non ha perso il vizio, a me noto peraltro, ma adesso ha fatto hara kiri e spero che lo faccia ancora fino all'ultimo collega o, per meglio dire, schiavo inconsapevole di un manager piccolo piccolo.
Arriverà la cancellazione: se volessi essere volgare direi, in modo volgare, che me ne importa un fico secco. Non ci perderei nulla. Ma poiché non lo voglio essere dico.... che me ne importa un fico secco.
Ho raggiunto due obbiettivi: rispondere a Lei, che è ancora un ragazzo e ha tutta la vita innanzi a sé, e mandare un messaggio a chi so io.
La genialità di taluni non è compresa da molti e le perle non si fanno mangiare ai porci.
Mi spiace per gli altri pazienti ai quali non risponderò né replichero', indipendentemente dalle decisioni del Dux di MI.
Immodestamente, me ne rendo conto, ritenga un privilegio che le abbia riservata una replica, seppure utilizzandola. Io non sono ipocrita.
Un caro saluto e ad maiora semper...a Lei e a tutti quelli che soffrono nel corpo e nella sfera emozionale.
Dr. Vincenzo Caldarola.
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