Volo giappone post intervento piccola safena

Buongiorno ,
il 24 Maggio mi appresto a fare intervento alla piccola safena del polpaccio destro dopo alcuni piccoli trombi , trattati finora senza grossi dolori o fastidi con calze terapeutiche liv.1 e 40 gg di punture di eparina.
il 16 Giugno pero' parto per il Giappone , cioe' 22 giorni dopo l'intervento..vorrei sapere da qualche specialista se sono un tempo sufficiente per fare in serenita' un volo di 12 ore a 10mila mt di altezza.
Vi confesso che piuttosto di fare il volo/ vacanza poco serena (gia' prenotata 6 mesi fa) , se ci fosse anche il minimo dubbio che me la potessi guastare , rimanderei l'intervento ; vi prego quindi di essere solo focalizzati nella risposta sulla questione volo lungo 12 ore,altezza,pressurizzazione etc.perche' mi rendo ben conto che , chiaramente, dopo 22 gg avro' gia' meno fastidi ma non avro' recuperato al 100%..ma mi basterebbe far un volo tranquillo e non aver grosse complicazioni dall'altra parte del mondo.
Se avete qualche consiglio per prepararmi ancora meglio al volo,oltre alle solite calze ben venga.
Grazie mille.

V.A
[#1]
Dr. Vincenzo Scrivano Chirurgo vascolare 93 6
Gentile utente, il fatto che l'altitudine possa influire in qualche modo sulle patologie venose è una "favoletta", probabilmente messa in giro da chi non conosce la Fisiologia Umana. Un lungo viaggio in aereo rappresenta un rischio UNICAMENTE per l'immobilità, analogamente a quanto avviene per un viaggio in treno, in pullman... né l'intervento può darle alcun rischio aggiuntivo al riguardo. In altri termini, lei avrà un rischio di trombosi venosa profonda non dissimile, in alcun modo, da quello che avrebbe se fossero trascorsi venti anni dall'intervento e stesse dodici ore in pullman. Se vuole ridurre tale rischio può indossare dei gambaletti elastici, muovere periodicamente le gambe (possibilmente alzandosi), o ambedue le cose. Buon viaggio e si diverta.

dr Vincenzo Scrivano
ANGIOLOGO

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille , poi pensandoci ho pensato anche che una volta fatto l'intervento il problema venoso dovrebbe anche esser risolto rispetto a prima.
magari una punturina di eparina prima di affrontare il viaggio sarebbe anch'essa utile..??
[#3]
Dr. Vincenzo Scrivano Chirurgo vascolare 93 6
Non vi sono indicazioni in scheda tecnica al riguardo, per nessuna delle eparine in commercio o per l'inibitore sintetico del fattore Xa (fondaparinux). Sarebbe un uso "off label" del farmaco; l'indicazione corretta rimane elastocompressione e moto. Poi è chiaro che ognuno su sé stesso può prendere le iniziative che crede... ma non vi èindicazione all'eparina.