Limitazioni

Buongiorno l anno scorso mi sono sottoposta a visita medica aziendale.
Dove la dottoressa mi ha scritto idonea con limitazioni.
Le mie limitazioni sono nn superare pesi dai 3/ 4 kg, no lavaggio sia di pentole e teglie e piatti.
No attività con ripetute flesso estensione del rachide.
Adesso ieri il mio datore di lavoro mi ha detto che in lavaggio posso entrare tranquillamente, io come devo comportarmi?
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.1k 111 7
Gentile utente,
Se le limitazioni che ha stabilito il medico competente non avevano un limite temporale fissato e se il medico competente, da allora, non l’ha più visitata, le limitazioni sono tutt’ora valide e devono essere rispettate dal datore di lavoro. Se il datore di lavoro non rispetta le limitazioni lei può rivolgersi all’organo di vigilanza della asl denunciando il fatto.
Inoltre, vi sono numerose pronunce della giurisprudenza che ritengono giustificato il rifiuto di lavorare se manca la tutela della salute (e non rispettare le limitazioni equivale a non rispettare la tutela della salute dei propri dipendenti).

Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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dopo
Utente
Utente
Le limitazioni sono permanenti.posso rifiutarmi di entrare in lavaggio? Il problema è che mi ha fatto capire che se nn entro mi spostano di mensa .Ma se mi succede qualcosa chi ci va di mezzo?Ho l la colpa è anche mia che sono entrata ??premettendo che i loro lo sanno delle mie limitazioni.In pratica mi stanno costringendo !
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.1k 111 7
Gentile utente,
come le dicevo nella mia risposta, diverse sentenze hanno stabilito che è legittimo rifiutarsi di lavorare quando non vengono garantite le misure di tutela della salute del lavoratore.
Relativamente al trasferimento, naturalmente il datore di lavoro ha il diritto di farlo soprattutto se nella attuale sede non vi sono le condizioni per rispettare le limitazioni imposte dal medico competente.
Se lei riprende nelle attività che le sono state precluse dal giudizio del medico competente e per tal motivo ne subisce un danno (infortunio o malattia professionale) il datore di lavoro ne dovrà rispondere sia da un punto di vista assicurativo risarcitorio che eventualmente penalmente.

Cordiali saluti