Dolore costante / latente a ginocchia

1,80m x 80 kg, 36 anni
EVENTO: Nel 2017 un trekking di 2 giorni, al di sopra delle mie possibilità, ha causato un trauma importante a entrambe le ginocchia: con difficoltà ci ho messo 8 ore a scendere un dislivello che normalmente ne comporta 2... A fine giornata non muovevo più le gambe, con particolare stress dei polpacci e dell'articolazione di entrambe le ginocchia.
Ho applicato antinfiammatori e ho fatto della fisioterapia che si è concentrata soprattutto nel lavorare l'inserzione superiore del polpaccio (dolore dietro il ginocchio, sensazione continua di compressione).

SITUAZIONE: I dolori non sono MAI passati e ho sottovalutato la situazione "aspettando" che rientrasse da sè. Un poco di stretching, un po' di bici, in attesa che il dolore mi "passasse" e mi sentissi di poter caricare nuovamente le articolazioni (fino a 4 anni fa correvo con soddisfazione i 10km).
Invece il dolore è là, a giorni non lo avverto altre volte mi causa problemi ad addormentarmi. Essendo la maggior parte del tempo un dolore latente e avendo oscillazioni continue, sono passati i mesi con la mia speranza che ogni volta stesse migliorando. Il dolore è nella parte posteriore del ginocchio, verso l'interno.

ESAMI
RX: (nulla di rilevante)
ECOGRAFIA: Esame delle ginocchia eseguito con sonda lineare ad alta frequenza in condizioni dinamiche e di riposo. Motivo dell'esame: dolore sul versante postero-mediale di entrambe le ginocchia. [...] Esile falda fluida intraarticolare (nel recesso retrosovrarotuleo di entrambi i lati). Nei cavi poplitei non immagini ecografiche da riferire a cisti di Baker. Null'altro di ecograficamente rilevabile.
RM SX: Qualche disomogeneità del segnale del corno posteriore del menisco mediale. Conservato il menisco esterno. Lievemente assotigliato il legamento crociato anteriore al tratto istale. Conservato il legamento crociato posteriore. Conservati i legamenti collaterali. Conservato il tendine rotuleo. Un po' assotigliate le cartilagini femoro-tibiali sul comparto mediale. Un po' assotigliate le cartilagini femoro-rotulee. Un po' ispessita la plica sinoviale medio-patellare. Accenno a disassamento rotuleo. Film liquido endoarticolare. Film liquido nella borsa del gastrocnemio-semimembranoso.
RM DX: Qualche disomogeneità del segnale del corno posteriore del menisco mediale e del corno anteriore del menisco esterno. Un po' assotigliato il legamento crociato anteriore sottolineato da liquido comunque in sede. Qualche disomogeneità del segnale del tratto prossimale del legamento crociato posteriore. Conservati i legamenti collaterali. Qualche disomogeneità di segnale tratto prossimale del tendine rotuleo. Un po' assotigliate le cartilagini femoro-tibiali fatto più evidente sul comparto interno. Un po' assotigliate le cartilagini femoro-rotulee. Accenno a disassamento rotuleo. Non significativo verasamento endoarticolare. Film liquido nella borsa del gastrocnemio-semimembranoso. Edema prerotuleo.
Grazie
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Dr. Gianpaolo Sardo Medico dello sport 246 16 1
Gentile utente, la sua "bravata" le è costata una sindrome da sovraccarico funzionale o da "overuse" che il semplice riposo, i FANS ed una blanda FKT possono anche stentare a risolvere. Noi medici dello sport che ci occupiamo anche di traumatologia spendiamo fiumi di parole per convincere lo sportivo di turno che "Robocop" è soltanto una trilogia di film.......
Detto ciò, cerchiamo step by step di analizzare il suo caso. Il fatto di essere momentaneamente un "ex" fondista, e cioè un atleta che comunque è portato a "microtraumatizzare" le ginocchia ed il risultato della sua risonanza magnetica mi orientano su una insuffiente tonicità della sua muscolatura degli arti inferiori, quadricipiti in primis, confermata dall'accenno al disassamento rotuleo. Se avverte un "tac" non doloroso al ginocchio quando va in estensione della gamba, allora si tratterà di potenziare in maniera specifica il quadricipite con lavori sulla Leg-exstension a piedi leggermente in inversione (punte rivolte verso l'interno) per favorire prevalentemente il muscolo vasto mediale che tiene in asse la rotula. La falda liquida intrarticolare potrà essere gestita con l'assunzione di compresse a base di bromelina da assumere un ora prima dei pasti principali (pranzo e cena) per una ventina di giorni. Alla fine di qualsiasi lavoro fisico (potenziamento, corsa in surpace, stretching) dovrà applicare la borsa del ghiaccio per 30 minuti a ciascun ginocchio. Le raccomando la pazienza. Roma non è stata fatta in un giorno.....
Cordialità.

Dr. Gianpaolo Sardo
specialista in Medicina dello Sport - Catania
www.studiomedicostaff.it

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo dott. Sardo, grazie per la sua risposta. Aggiungo che, conscio del deficit di tono muscolare, avevo iniziato a "sperimentare" con affondi e isometriche al muro. Mi è difficile trovare il giusto equilibrio di sforzo per non eccedere nel carico e rendere pericoloso l'esercizio: nel senso che se un po' di dolore già ce l'ho di default, anche stando fermo, ci devo fare i conti anche durante gli esercizi. Ho sempre fatto gli esercizi lentamente e senza carico perchè quel dolore "di base" non vada oltre e diventi pericoloso... Questo però limita carichi e volumi di lavoro e quindi anche l'efficacia percepita di quello che sto facendo.

Debbo però riferire che gli esercizi di cui sopra mi hanno anche sollevato il dolore all'articolazione per 1-2 giorni seguenti all'esercizio, con anche piacevoli sensazioni di "struttura" all'articolazione. Il problema sono i giorni successivi, in cui SEMBRA di ritrovarsi punto e a capo.
Se questa è la strada, riprendo con costanza, adottando la leg extension come da Suo consiglio.

Domanda 1: consiglia uno stretching che insista su che muscoli? La mia percezione è di tensione lungo tutta la catena posteriore (bicipite femorale) ma è una cosa che mi è sempre appartenuta anche quando "stavo bene" e non mi è chiaro se potenziando il mediale è meglio invece concentrare lo stretching su questo.
(Domanda 2: nell'applicazione del ghiaccio meglio concentrarsi davanti o dietro il ginocchio?)

Grazie ancora
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Dr. Gianpaolo Sardo Medico dello sport 246 16 1
Gentile utente, cercherò di risponderle nella maniera più esaustiva possibile.
1) quando si fa stretching "TUTTO" il corpo deve essere allungato. La motivazione dello stretching è quella di riallungare la muscolatura mentre è ancora calda e quindi non aspettare di raffreddare i muscoli. La sensazione di benessere porta l'atleta a chiedersi: " potrei persino ricominciare ad allenarmi..."
Questo da la risposta alle classiche considerazioni del giorno dopo: "mi sento pieno di acido lattico"..... Consideriamo che gran parte della rigidità imputata all'accumulo di acido lattico è data, guarda guarda, dalla rigidità muscolare.
Uno stretching diffuso a tutto il corpo mette l'atleta in grado di muoversi meglio ed in maniera più naturale evitando così di camminare in modo viziato sovraccaricando determinati distretti osteo-tendinei.
2) Il ghiaccio deve essere messo a mò di cappello coinvolgendo la parte anteriore del ginocchio ed i laterali. Il consiglio "low cost" è quello di prendere una busta di plastica tipo domopak, riempirla con una miscela al 70% di acqua ed al 30% di alcol denaturato (semplice spirito), fare un nodo, inserirlo in una altra busta, rifare il nodo e mettere tutto in congelatore. L'alcol si comporta da anticongelante ed evita che il tutto diventi un mattone. Una spugna tra questa borsa artigianale ed il ginocchio per evitare ustioni. Finita la applicazione si rimette la borsa in congelatore e sarà pronta per un uso successivo. Provare per credere.
Cordialità.