Una conseguenza dello stress

Salve a tutti! Sono una ragazza di 20 anni che non ha mai sofferto di particolari problemi di salute. All'inizio di Febbraio ho avuto la febbre, che poi si è ripresentata alla fine di febbraio, alla fine di marzo e infine qualche linea in questi giorni. Durante i primi due episodi la febbre è arrivata al massimo di 38 mentre alla fine di marzo è arrivata a 39.5. Tutti gli episodi sono terminati con dolori allo stomaco, ma questo penso che sia stata una conseguenza della tachipirina. Tutto questo è iniziato da quando sono fuori casa per motivi di studio e effettivamente spesso sono ansiosa e forse chiedo anche troppo da me stessa, inoltre sono anche particolarmente attenta all'alimentazione. Questa mia predisposizione ad ammalarmi può essere una conseguenza dello stress?
Spero di essere stata chiara nella mia descrizione e attendo risposta perchè sto iniziando a preoccuparmi.
Cordiali saluti.
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

Di sicuro lo stress tende a modulare tutta la percezione dei sintomi e quelli a carico del tubo digerente sono fra quelli che risentono maggiormante di fattori psicologici. Questo non significa che siano immaginari, tutt'altro: ma vengono percepiti di più e con connotazioni emotive più negative. E', comunque, anche vero che ansia, depressione e stress hanno un reale effetto di diminuzione delle reazioni immunitarie. Non Le sto dicendo che la febbre e i sintomi siano tutti dovuti a stress ma che è, in parte, possibile e persino frequente.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta. Ma da un punto di vista patologico a cosa può essere dovuto questo ripetersi di episodi febbrili? Cioè è normale che capiti così frequentemente? E' vero che tra i 20 e i 40 anni ci può essere un calo delle difese immunitarie?
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,

"Tra i 20 e i 40 anni ci può essere un calo delle difese immunitari". Generalmente NO, a meno che non sia presente un fattore di stress molto forte. L'ipotesi più probabile, secondo le statistiche, sono infezioni virali a decorso protratto come EBV, CMV e altri tipi. A volte, la domanda da farsi non è sempre "cos'è" ma "Fare qualcosa cambierà la situazione?" Generalmente, in questi casi, io eseguo un pannello sintetico di analisi, se sono passate almeno 12 settimane includo la ricerca dell'EBV e del CMV, poi se tutto è nei limiti, aggiungo un Rx Torace, un'ecografia addominale e una richiesta di consulenza odontostomatologica. Ma il vero problema, qui, non è il segno (la febbre non è un sintomo ma un segno) quanto la preoccupazione che suscita.
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dopo
Utente
Utente
Cioè, secondo lei sono troppo preoccupata?