Sblocco in narcosi spalla e gomito

salve il 26 ottobre 2006 ho subito un'operazione per una frattura scomposta pluriframmentaria dell'epifisi prossimale dell'omero sinistro sintetizzata con placca e 7 viti, e un'altra operazione per una frattura scomposta dell'olecrano sinistro sistetizzata con fili di Kirschner. Ho iniziato la fisioterapia a dicembre e l'ho proseguita tutti i giorni senza interruzione, se non per le ferie di ferragosto, fino al 30 ottobre 2007, facendo anche 20 sedute di tecarterapia. Attualmente sia l'ortopedico che la fisiatra che mi ha seguito mi hanno dichiarata clinicamente stabilizzata.Purtroppo il deficit articolare mi è rimasto: raggiungo i 150° nella flessione e 100° gradi nell'abduzione della spalla con compenso, mentre senza compenso 100° nella flessione e massimo 80° nell'abduzione. Sono abbastanza buoni sia l'intra che l'extra rotazione. Il gomito invece va relativamente bene: flessione 135° e estensione -30°. Devo subire un'ulteriore operazione per la rimozione dei mezzi di sintesi. L'ortopedico che mi ha operato mi ha proposto di attuare in quell'occasione uno sblocco in narcosi sia della spalla che del gomito. Anche la fisiatra concorda perchè ho solo 21 anni e secondo loro bisogna tentare il possibile per recuperare l'articolarità. I dubbi mi sono venuti leggendo alcuni articoli che criticavano questo metodo così invasivo e che i risultati non erano garantiti. anche i fisioterapisti che mi hanno seguito in quest'anno mi hanno detto di pensarci bene perchè nella loro esperienza è capitato che ci fossero delle regressioni invece che dei miglioramenti.secondo la vstra esperienza e le informazioni che vi ho fornito cosa mi suggerite? grazie mille
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Ma signora Eleonora, ma come lo Specialista ortopedico e fisiatra che dicono una cosa e i fisioterapisti non sono d'accordo e criticano!!!!! Ma come si può fare !!!
Veda che la mobilizzazione in narcosi, se eseguita ovviamente dallo specialista oertopedico o fisiatra, va fatta e va benissimo, perchè permette di ottenere dei movimenti di gradualità articolare , superando la soglia del dolore, che in condizione non di narcosi non potrebbe essere eseguita.
Quindi faccia la mobilizzazione lenta e graduale in narcosi della spalla e del gomito,per migliorare la funzionalità articolare. Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico--Traumatologo//Fisiatra
Messina


Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Personalmente non ritengo lo sblocco in narcosi a cielo chiuso una terapia accettabile. nel suo caso, rimuovendo i mezzi di sintesi ed effettuando versoimilmente lo sblocco "de visu" la situazione è diversa.
Cordialità

Dr Simone Cigni

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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Quante ne vengono eseguite, fa testo l'ampia letteratura al riguardo.Ma ovviamente, e sono d'accordo con il collega,chiarisco e ribadisco, ma è assodato " per gli addetti ai lavori " : in mani esperte specialistiche ovviamente, cauta e graduale mobilizzazione, ed ove non vi è una frattura articolare ancora non consolidata e/o con mezzi di sintesi non ben fissati,
Nel caso clinico in esame, anche se è stata una frattura dell'olecrano ed una frattura dell'epifisi prossimale di omero, rimuovendo i mezzi di sintesi, come è in programma per la paziente, siamo ad oltre 1 anno dall'intervento, si può fare, ovviamente con le dovute e precise tecniche di mobilizzazione.
Anche perchè nel caso clinico della signora di Cagliari è conveniente togliere i mezzi di sintesi, ormai inutili se non di ostacolo, prima di eseguire qualsiasi mobilizzazione in narcosi.
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina