Periartrite anca sinistra:origini? Terapie e cure possibili?

Buongiorno, da quasi un anno convivo ormai quotidianamente , nonostante le molteplici terapie fisiche (laser, agopuntura, sedute osteopatiche, tens....) con una presunta periartrite con dolore lombare lato sinistro che si irradia dal centro del gluteo all'anca, al fianco, e anteriormente al basso addome,inguine,coscia (davanti e lato esterno)fino alla tibia e anche al piede (collo e lato interno).Il dolore si scatena soprattutto in posizione seduta (8h al PC da 36 anni), con camminata veloce o in salita,, se accavallo la gamba sinistra, Scompare totalmente a riposo in idonea posizione (fianco opposto con cuscino in mezzo alle gambe) . La mattina infatti sto meglio,ma appena mi siedo in macchina ricompare fino ad arrivare alla sera con dolori anche molto intensi.Il movimento non è precluso in senso stretto e riesco anche a flettere completamente la gamba.Accertato con risonanza di Ottobre 2017: bacino nulla di rilevante alle sacroiliache e a carico delle teste femorali. Nessun versamento borse trocanteriche. Lombo sacrale: no ernie discali. Minima fissurazione anulus fibroso L4-L5 in sede postero laterale sinistra. Disco L5-S1 ridotto in altezza, deborda lievemente dai profili ossei con iniziale prevalenza postero laterale destra, senza impronte su astuccio durale o conflitti disco-radicolari. Spondilosi margino-somatica con sfumate alterazioni di segnale di significato degenerativo osteocondrosico a livello delle limitanti contrapposte L5-S1. Cono midollare normale .E con Ecografia anca sinistra di due giorni fa : tendinopatia per alterazione riflessione tendine muscolo retto femorale con presenza concrezioni iperecogene calcifiche inserzionali: alterazione riflessione inserzione trocanterica del tendine mediogluteo, ipoecogeno e disomogeneo, con presenza di concrezioni come sopra;alterazione riflessione inserzione pubica per tendinopatia. Consultati vari specialisti che fin'ora hanno dato peso soprattutto alla questione posturale, a parte l'ultimo Ortopedico che mi ha prescritto eco, non ancora visionata, che ha ipotizzato oltre la periartrite, anche una lombo-cruralgia. Credo sia importante segnalare che questa tipologia di dolore si è scatenata durante un ricovero di una settimana, di 1 anno fa ,per diverticolite acuta (mai avuta prima, improvvisa e di origine incerta, sono normopeso quasi vegetariana, non fumo, non bevo, ma HO ASSUNTO PARECCHI FANS per cefalee devastanti originate da una brutta caduta dalle scale con trauma cranico e conseguente disfunzione temporo-mandibolare,3 protusioni C4- C7)che ora ho risolto con cure adeguate grazie ad un Vs.Gnatologo!)Il colon ha ripreso bene , terapia mensile con Rifacol, dieta adeguata , fermenti lattici ecc.. funzionalità intestinale regolare,niente recidive.Vorrei capire dal quadro esposto l'origine di questo dolore che mi sta impedendo di vivere e lavorare tranquilla e le possibili soluzioni:infiltrazioni?Chirurgia?Ringrazio molto per l'attenzione e mi complimento con tutto lo Staff per il grande servizio reso.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
il Suo caso non è semplice da trattare on-line.
Concomitano, apparentemente, due patologie, ma la sintomatologia da Lei descritta è compatibile con una lombosciatalgia più che con lombocruralgia, cui verosimilmente contribuisce quanto evidenziato alla ecografia.

Dalla RM si evince che a livello L4- L5 vi è la fissurazione dell'anulus (che è il legamento che evita al disco di erniare) e questa condizione è l'anticamera per la fuoriuscita del disco (erniare=fuoriuscire).
In L5-S1 è segnalata una discopatia degenerativa che può essere causa dei sintomi.
Non sono solo le ernie che creano lombalgie, cruralgie e sciatalgie.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore. Grazie per la risposta innanzitutto. In effetti devo segnalare che proprio ieri visto il permanere del forte dolore dopo una giornata seduta al lavoro mi ha rivisto ortopedico di fiducia che rivista la R M N ha considerato con più attenzione la stenosi del canale L4-L5 ipotizzando un peggioramento da ottobre scopo in tal senso. Mi ha prescritto una elettromiografia arti inferiori e una consulenza con specialista Terapia antalgica per eventuale terapia infiltrativa profonda da concordare. Anche perché il dolore è ormai quotidiano sopratutto dopo una giornata in posizione seduta. Mentre a letto la notte smette totalmente per fortuna. Volevo anche segnalare che il dolore si irradia anche verso le costole fino alla scapola sinistra. Ho anche una lieve scoliosi dorsale in effetti. E la cervicale con tre belle protusioni ! Non assumo più FANS per protezione stomaco e colon. Solo paracetamolo in dosi minimali. E soffro parecchio. Ho provato con oppiacei tipo Coefferalgan ma sono dannosi per la mia diverticolosi. Provocano stipsi. Quindi sto optando per queste infiltrazioni. Posso chiedere il Suo prezioso parere al proposito? O eventuali altre opzioni non chirurgiche per il momento? Terapia fisica? Grazie infinite. Buona giornata e buon lavoro!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Non glielo so dire con precisione a distanza
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Utente
Utente
La ringrazio Dott. Migliaccio, comprendo la difficoltà senza una visita diretta.
Le chiedo solo un'altro chiarimento se possibile, se non La disturbo troppo.
Queste infiltrazioni locali profonde che mi hanno proposto, se ho ben capito tese non solo alla analgesia, ma anche ad una vera e propria anestizzazione temporanea del nervo interessato, sono efficaci anche se per tempo limitato? Sono in qualche modo dannose o provocano qualche effetto collaterale?
Visto che mi devo recare dallo specialista specifico tra una settimana vorrei arrivarci con qualche cognizione in più... in quanto veramente provata da due anni di cure e terapie molto costose, spesso poco efficaci se non addirittura complicanti il quadro già di per sè complesso.
La ringrazio ancora infinitamente per l'attenzione.
Buona serata.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
non posso che rispondere in modo molto generico.
Le infiltrazioni hanno lo scopo di eventualmente combattere il sintoma dolore, ma non la causa.
Se i sintomi derivano da quanto evidenziato alla RM va attentamente valutato se è il caso di intervenire su ciò che provoca il dolore oppure, assumendo così un atteggiamento di attesa, se procurando una diminuzione del dolore o abolendolo per quanto tempo sarà efficace e se, in un tempo "X" senza dolore, la patologia discale possa progredire riproponendo nuovamente il problema.

Di questo dovrà parlare con il collega.

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie Dottore. Valuterò attentamente il tutto . Magari,dopo la visita con lo specialista, mi permettero" di disturbarla di nuovo. Grazie ancora,
Buona Domenica.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
L'aspetto.
Buona domenica anche a Lei