Ortopedia fisiatra

a novembre 2019, mentre ero fermo in auto, improvvisamente mi è "morto" il piede destro, penzola, non riesco più a tirarlo su, il collo del piede è specialmente l'alluce sono insensibili.
RMN ginocchio: minima quota liquida articolare con distensione liquida della borsa di scorrimento del gastrocnemio-semimembranoso.
Iniziali alterazioni meniscosiche del comparto mediale, modesta accentuazioni delle pliche sinoviali del corpo adiposo sotto rotuleo.
tutto il resto nella norma.
EMG: reperti elettrofisiologici indicativi per sofferenza neurogena di tipo radicolare con netta prevalenza a carico del distretto L4-L5 a destra, con segni di denervazione attiva nella muscolatura di pertinenza.
Utile RMN lombo sacrale.
RMN Lombo-sacrale: il midollo spinale terminale ha dimensioni e contorni regolari, non si osservano alterazioni focali del segnale parenchimale.
In L3-L4 si osserva una erniazione protrusiva posteriore a medio raggio; riduzione degenerativa del trofismo discale L4-L5 e protrusione posteriore del perimetro osteodiscale; stenosi discoartrosica neuro-foraminale destra in L5-S1.
Normale la curvatura fisiologica del profilo spinale.
Allineamento dei muri somatici posteriori conservato.
L'ampiezza della superficie dello speco vertebrale è regolare.
Non si registrano alterazioni erosive o cedimenti strutturali acuti della matrice ossea spinale.
Nella ripresa STIR non si rilevano focolai di iper-segnale osteo-midollare.
A seguito di tutto questo, il mio fisiatra mi dice che le "ernie" non c'entrano perché non ho avuto dolori al nervo sciatico né prima né dopo la "morte" del piede, e mi sta curando con integratori, "ginnastica" appropriata ed elettrostimolazione, ma dopo mesi io non riesco ancora a sollevare il piede.
Ha forza in basso, ma non in alto, e devo sollevarlo per camminare.
La forza in tutta la gamba non è come prima ed è anche un po' gonfia.
Cos'è che mi blocca il piede?
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Dr. Francesco Chiaravalloti Medico fisiatra, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali 179 9
Buongiorno, la radicolopatia L5 che le "blocca" l'attivazione dei dorsi flessori del piede che di solito coinvolge il muscolo tibiale anteriore, estensore lungo dell'alluce e comune delle dita.
Il referto della RMN "spiazza" un po' sulla genesi della radicolopatia, comunque confermata sia dai segni clinici che dall'esame strumentale più idoneo che ha effettuato cioè la elettromiografia.
Al momento le conviene, se durante la fase di progressione del passo a destra il piede "cade" al suolo e inciampa, di utilizzare un tutore gamba piede, quello più comune è la molla di Codivilla ma ce ne sono anche altri più "moderni".
Purtroppo, alle volte il recupero può essere parziale e altre volte non esserci proprio.
Effettui a distanza di circa 6 mesi dall'evento una nuova elettromiografia per quantificare anche il danno (verosimilmente una assonotmesi- capire se modesta o grave) e di conseguenza orientare il percorso riabilitativo.
Al momento effettui esercizi basati su tecniche di facilitazione neuromuscolare associate alla elettrostimolazione utilizzando se possibile una corrente pulsata rettangolare o triangolare con amperaggio tale da determinane contrazione muscolare visibile dei dorsi-flessori del piede associata al movimento del piede stesso e delle dita.
Ci faccia sapere
Auguri

Dr. Francesco Chiaravalloti

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie, troppo gentile. Vorrei sottoporle anche la RMN al ginocchio per fornirle altri elementi utili alla valutazione: minima quota liquida articolare, con iniziale distensione liquida della borsa di scorrimento del gastrocnemio-semimembranoso. regolare morfologia e decorso dei legamenti crociati, collaterali e della bendelletta ileo-tibiale. Iniziali alterazioni meniscosiche del comparto mediale, senza immagini di significato traumatico. Non documentate immagini compatibili con alterazioni a carattere espansivo. Modesta accentuazione delle pliche sinoviali del corpo adiposo sotto-rotuleo. Corretti i rapporti articolari femoro-rotulei, con normale aspetto della superfici cartilaginee contrapposte, regolare il decorso del tendine quadricipite e di quello rotuleo.
Il "piede morto" può dipendere anche dal ginocchio?
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Dr. Francesco Chiaravalloti Medico fisiatra, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali 179 9
Buongiorno, lo escluderei. Non vi è nessuna correlazione tra il quadro descritto dalla RMN del ginocchio e il "piede morto" di cui abbiamo fin qui discusso.
Come procede? il piede rimane ancora "cadente"?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie innanzitutto per le sue risposte. In questo periodo di covid ho potuto solo ora fare altri esami per escludere altre cause, come RMN encefalo, ENG-EMG-BAEP-PES-PEM che hanno evidenziato una denervazione anche all'altro arto inferiore, pur mantenendo questo la normale movimentazione del piede per la camminata, Mentre quello destro, pur evidenziando un miglioramento sotto l'aspetto sensibilità a seguito di massaggi e stimolazioni quotidiane, non accenna a migliorare per quanto riguarda il piede cadente. Alcuni addetti ai lavori che hanno visionato gli esami prima di farne altri, mi hanno detto, come lei, che dovrebbe dipendere dalle ernie, stenosi, protrusioni che sono state evidenziate da ambo i lati L5. Ora attendo di fare l'ecocolordoppler per escludere un problema di circolazione. Grazie ancora per l'attenzione che mi presta.
[#5]
Dr. Francesco Chiaravalloti Medico fisiatra, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali 179 9
Buongiorno e auguri
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