Linfonodi palpabili e febbricola persistente

Gentili Dottori, vorrei porvi il mio problema che mi assilla da un po' di tempo a questa parte. Premetto di aver attraversato un periodo di forte stress da settembre ad oltre gennaio, e di aver avuto problemi gastroentestinali nel periodo di gennaio febbraio, risoltisi con una visita specialistica che ha diagnosticato una malattia da reflusso gastroesofageo e una colite. Ho preso Digerent, Enterelolactus e Limpidex per un mese e i problemi si son risolti (molto era probabilmente dovuto al mio stato di ipertensione).
Da circa cinque o sei mesi a questa parte (in concomitanza con i primi disturbi gastro intestinali) la mia temperatura corporea è diventata instabile. In passato la normalità era 36.6°. Adesso non posso parlare di una temperatura fissa. La misuro 3-4 volte al giorno ed oscilla dai 36.4 ai 37.3. Ho effettuato delle analisi del sangue molto generiche in febbraio (valori nella norma) ed il medico ha ascritto tutto ad un possibile virus influenzale, invitandomi a gettare il termometro.
-->A tal proposito ecco la mia prima domanda: queste temperature possono definirsi febbre? Ma sopratutto, a prescindere dalle definizioni convenzionali classiche, possono essere la manifestazione di qualcosa legato allo stress, a delle infezioni, alle tonsille?
Dopo la cura su descritta sebbene il mio stato fisico migliorasse la febbricola persisteva ed ho fatto una visita OTL, in cui mi è stata trovata una ghiandola salivare submandibolare leggermente ingrossata, una laringite, le tonsille infiammate e i linfonodi palpabili. A seguito ho fatto un'ecografia alla ghiandola submandibolare e il referto recita che son state trovate delle piccole calcificazioni (si pensa a dei calcoletti) accanto alla ghiandola, e dei linfonodi di tipo infiammatorio reattivo, nessuno di dimensione superiore ad 1 cm. Nel frattempo ho fatto altre analisi del sangue questa volta più approfondite. (Glutine, Monotest, complesso torch, sottopopolazione linfocitaria). I valori strani erano
- Amilasi: 109 (max di riferimento 110)
- Linfociti %: 40% (max di riferimento 40%)
- Igg rosolia: 208 (max di riferimento 10)
- Igg citomegalovirus: 45 (pos se >15)
Tutto il resto nella norma.
Premetto che sono piuttosto ipocondriaco e che da qualche tempo a questa parte la paura della morte mi perseguita, oltretutto ad un caro amico coetaneo è stato appena diagnosticato un linfoma al mediastino (e gli unici sintomi che presentava erano spossatezza e dolore sternale, tant'è che le prime analisi fattegli hanno mirato al cuore con risultati interamente negativi).
La palpabilità dei miei linfonodi ha cmq iniziato ad angosciarmi. Li tasto continuamente e credo che siano gonfi. Di recente sono andato dalla dottoressa la quale mi ha detto che è normale che abbiano queste dimensioni e che se le analisi del sangue son buone non ho di che preoccuparmi. Tuttavia la mia curiosità mi ha portato a spasso per la rete e mi ha fatto sorgere alcune questioni:
-->Quale è la dimensione che un linfonodo deve avere in fase normale? Io sento delle palline molto mobili isolate della dimensione di un arachide rispettivamente nel collo accanto la nuca sulla destra, accanto ad entrambe le clavicole, tra la mandibola e la mascella (proprio sotto l'orecchio), e sotto la mandibola da entrambi i lati, attacate al collo. Inoltre nel collo accanto la nuca a sinistra mi sembra di percepire un blocco di palline, sempre molto piccole ma credo nella quantità di due o tre.
Da circa due tre giorni avverto uno strano senso di stordimento alla vista che io ascrivo all'uso del pc, ma non so quanto questa mia supposizione sia fondata.
Oltretutto da due giorni mi son svegliato la notte con dei brivi di freddo (la temperatura corporea era 36.0) e accenni di sudorazione (avendo letto i sintomi generici dei linfomi immaginate quanto mi sia spaventato).
-->Poichè credo di avere la gola arrossata vi chiedo se possa esserci una tonsillite/laringite/faringite o non so cosa alla base della febbricola e, come ultima domanda
-->Se facessi una TAC porrei fine ai miei dubbi? Quali sono i pro e i contro di un simile esame nelle mie condizioni?
Vi ringrazio tantissimo e so di essermi dilungato molto, ma spero possiate capire che per me è anche una forma di sfogo dalla tensione.
Buon fine settimana a tutti

Francesco
[#1]
Dr. Bruno Dell'Aquila Medico di medicina generale 41 2
1) i valori di temperatura da lei riferiti non sono definibili come febbre nè come febbricola ma indicano una temperatura normale.
2) la TAC nel suo caso è un esame completamente inutile e soprattutto non toglie nessun dubbio, caso mai ne farà sorgere altri.
3) solo una visita presso il suo medico può escludere o suggerire la presenza di una patologia
4)prenda in considerazione l'ipotesi di trattare il suo disturbo "ipocondriaco"
5) lasci perdere i suoi linfonodi che non presentano caratteristiche "sospette"

Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto