Lactobacillus e bifidobatteri
Egregio dottore,
ho acquistato dei prodotti per l'intestino (tipo enterogermina )e devo dire che non sono rimasto molto soddisfatto.
Vorrei poter verificare la vitalita di questi fermenti contenuti nel farmaco e in particolare del acidophilus e dei bifidobatteri.
E' possibile lasciare fermentare un bicchiere di latte con un po di zucchero sciogliendo una pasticca di questi fermenti dentro una yogurtiera?
Quale dovrebbe essere il risultato ?
Se il latte non va bene quale potrebbe essere un letto di coltura ?
Grazie
ho acquistato dei prodotti per l'intestino (tipo enterogermina )e devo dire che non sono rimasto molto soddisfatto.
Vorrei poter verificare la vitalita di questi fermenti contenuti nel farmaco e in particolare del acidophilus e dei bifidobatteri.
E' possibile lasciare fermentare un bicchiere di latte con un po di zucchero sciogliendo una pasticca di questi fermenti dentro una yogurtiera?
Quale dovrebbe essere il risultato ?
Se il latte non va bene quale potrebbe essere un letto di coltura ?
Grazie
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente
Non ho ben chiaro quale sarebbe il Suo proposito: coltivare le spore dei fermenti? Temo che sia molto più complesso di quanto non creda: non si tratta semplicemente di piantare dei semi. Le spore, infatti, sono una vera e propria forma del batterio stesso e non un suo "seme". Dovrebbe essere in grado di controllare la temperatura, l'umidità e il pH del terreno di coltura nonché la sua composizione. Non credo che il gioco valga la candela perché una negatività delle Sue "piantine" non proverebbe certo che non ci siano spore.
Potrebbe esserLe utile sapere che, sebbene molto frequente nella pratica tradizionale di tutti giorni, non esistono allo stato attuale, evidenze scientifiche valide che provino la somministrazione di fermenti lattici modificare il decorso della malattia in modo diverso dal placebo.
Le enteriti e le patologie ad esse affini, si curano sempre e meglio con la reidratazione e la pazienza laddove non ci siano fattori di rischio gravi. In altri, limitati e selezionati casi, è utile il Metronidazolo o la Norfloxacina ma questo è compito del medico.
Saluti
Non ho ben chiaro quale sarebbe il Suo proposito: coltivare le spore dei fermenti? Temo che sia molto più complesso di quanto non creda: non si tratta semplicemente di piantare dei semi. Le spore, infatti, sono una vera e propria forma del batterio stesso e non un suo "seme". Dovrebbe essere in grado di controllare la temperatura, l'umidità e il pH del terreno di coltura nonché la sua composizione. Non credo che il gioco valga la candela perché una negatività delle Sue "piantine" non proverebbe certo che non ci siano spore.
Potrebbe esserLe utile sapere che, sebbene molto frequente nella pratica tradizionale di tutti giorni, non esistono allo stato attuale, evidenze scientifiche valide che provino la somministrazione di fermenti lattici modificare il decorso della malattia in modo diverso dal placebo.
Le enteriti e le patologie ad esse affini, si curano sempre e meglio con la reidratazione e la pazienza laddove non ci siano fattori di rischio gravi. In altri, limitati e selezionati casi, è utile il Metronidazolo o la Norfloxacina ma questo è compito del medico.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 16/03/2011.
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