Pensieri

Buongiorno,
purtroppo scrivo perchè sto attraversando un periodo di forte paura che al momento sembra migliorato in cui ho il terrore di avere qualche malattia.
sto bene e non ho problemi, ma un evento mi ha scatenato tutto ciò:una notte dopo aver preso una tachipirina (immotivatamente perchè non avevo febbre ma un leggero mal di gola) e dopo un paio d' ore mi son svegliato sudato.
chiaro che era un' effetto dell' antipiretico ma alla mia mente è balzato subito un pensiero collegato a cosa leggevo su internet in passato:linfoma.
da li si è creato un pensiero ossessivo che mi ha portato a vivere male gran parte dei miei giorni fino a circa una settimana fa senza per altro avere altri riscontri di questa situazione (tranne il giorno dopo che sono andato a dormire con il pensiero fisso e mi son svegliato nel panico, non sudato ma ho iniziato a pensarci poi tanto che me lo sono indotto e non riuscivo più a dormire).
il pensiero però non mi ha mai abbandonato e ogni tanto ciclicamente torna anche se ho parlato con il mio medico e mi ha detto che il mio problema è psicologico (frequento comunque una psicologa da un pò di tempo).
le mie domande sono:
1 se avevo qualcosa il disturbo si sarebbe ripresentato. corretto?
2 ho provato sensazioni di forte agitazione e ansia, può dare anche a livelli fisici delle risposte con sintomi?
3 quanto c' è di vero e come vanno interpretate le sintomatologie che uno legge su internet?
4 il mio medico non ritiene necessario fare gli esami del sangue in generale data la mia età e il mio stato di salute che è comunque ottimo, in queanto sono sportivo e in salute anche come sensazione personale.
5 potrò vincere questi pensieri così foschi e vivere sereno con la psicoterapia?
in attesa di un riscontro vi ringrazio
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
"mi ha detto che il mio problema è psicologico". Sì, questo mi sembra ovvio: pensiero è un sintomo mentale.

Il pensiero sta mantenendo quel carattere di ossessività, tanto è vero che anziché riuscire a controllarlo lo subisce, ed è portato a seguirne il contenuto. Non che se lo induca, semplicemente lo subisce.
Le sue quattro domande finali anziché riguardare il suo sintomo (pensiero) come tale riguardano il suo contenuto (linfoma).

La psicoterapia in generale non significa niente, è come dire "una medicina". Alcune psicoterapie riescono a estinguere questi pensieri, ma se è già in corso mi pare di no. Le rassicurazioni e le spiegazioni sul fatto di non avere la malattia di cui ha paura invece alimentano i pensieri attraverso una controllo volta per volta con una rassicurazione sempre più complicata o ripetitiva.

Esistono cure farmacologiche per l'ipocondria, oltre che cure psicoterapiche. Agiscono in maniera simile e anche insieme.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini