Polmoni

Egregio Dottore sono 16 gg che non tocco sigarette,
ho 49 anni fisico normale 1.87 mt per 92 kg adesso anche 95-97 kg. sono un po' ingrassato.
Fumatore da 1 pacchetto al giorno, in alcuni periodi anche 1 e 1/2, per vent'anni sto cercando di non fumare, "smettere " è una parola grossa che umilmente cerco di evitare quantomeno x scaramanzia.
La cosa che mi sembra strana è che tutti mi hanno detto che quando non si fuma x qualche tempo, viene una tosse con catarro a profusione, sintomo positivo stando sempre a amici e conoscenti che i polmoni si stanno ripulendo.
Purtroppo io non ho avuto questo "sintomo" anzi 5 gg e 8 gg dopo che non toccavo sigarette sono stato al PS perché la sera al letto mi sembrava di non respirare bene.
In entrambe i casi mi hanno fatto un Emogas, un ECG, osservazione x 6 ore con analisi dei fattori di danno e il controllo della Saturazione al dito con i valori che le riporto
Saturazione da strumento ottico:
97% la prima
98% la seconda volta
Saturazione da analisi EMOGAS su arteria.
95.12% la prima
95.18 % la seconda volta
ECG (in entrambe i casi)e fattori di danno mio cardiaco
nella norma.
Il mio medico dice che non sempre succede mi ha ascoltato con lo stetoscopio e non ha ritenuto opportuno fare una RX torace,
e ora che ci penso anche i medici del PS che hanno parlato di ansia.
Avere un parere esterno non credo sia male ogni tanto qualche sensazione di mancanza d'aria c'è,
e se non è troppo disturbo cosa mi consiglia di fare?
Cordialmente la saluto e la ringrazio
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
non è automatico che lei debba espettorare kg di catarro dopo aver smesso di fumare.
Posto che il fumo fa male SEMPRE, dipende dal modo di fumare, da quanto si trattiene in fumo nei polmoni, per sfruttarne al massimo le capacità benefiche....., dalla irritazione bronchiale.
Perciò io al posto suo starei tranquillo e soprattutto continuerei tenacemente a non pensare alle sigarette.
Il sacrificio momentaneo vale la pena, stia a sentire.
Lei ha probabilmente avuto un attacco di panico: nulla fa pensare ad altro.
Ne parli con il curante perchè le prescriva un ansiolitico da usare solo quando strettamente necessario per calmarla un pò.
Ha fatto una scelta saggia: suvvia perseveri.
Auguri,
Dott. Caldarola.