Dolore al petto e braccio sinistro

Buon Pomeriggio,come da titolo avverto ormai da due mesi dolori al braccio sinistro, al centro del petto,a volte bruciore di stomaco e delle volte alle spalle e un po' pesantezza alle gambe. La prima volta che mi sono recata dal medico,spiegando i sintomi,mi ha prescritto per 15 gg omeoprazen per sospetto reflusso gastroesofageo e diciamo che per 1 settimana sono stata bene. Dopo la cura il dolore si ripresenta sempre allo stesso modo,questa volta pensando a dolori intercostali ho preso antinfiammatorio e visto che avevo anche tosse e muco ho fatto aeresol con forbest e acqua fisiologica. Sono migliorata con la tosse ed il muco ma i dolori permangono. Una mattina avevo dolori forti e senso di nausea fortissimo e mi sono recata in pronto soccorso,mi hanno fatto subito l'ECG ed era normalissimo pressione 70/130 e enzimi cardiaci tutto negativo,li il dottore mi prescrive per una Mialgia cerotti MOVIFAST e deflogo per 10 giorni e sono stata bene fino ad 4 giorni fa. Oggi sto tamponando il dolore con questi cerotti,ma cosa posso fare in più? Inoltre io sono ormai 10 anni che soffro di tiroidite di hashimoto e prendo eutirox da 125 fino a venerdi e sabato e domenica eutirox da 150. Da settembre sto cercando di perdere peso non proprio con una dieta ma con un regime alimentare sano,senza dolci fritture e con pochi latticini in quanto mi recano fastidio allo stomaco. Scusate per la lunghezza dello scritto,ma ho cercato di spiegare tutto nei dettagli. Grazie.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
noi da questa postazione telematica solo questo possiamo dirle: che i suoi dolori non hanno caratteristiche tali da farli ritenere di origine cardiaca.
Lei peraltro porta alla nostra attenzione un complesso intreccio di sintomi che non possiamo valutare senza avere l'onore di poterla visitare.
Perciò in coscienza le consigliamo di rivolgersi ad un ottimo Internista, esperto e che non sia venditore di fumo, che la valuti complessivamente con accuratezza e la indirizzi verso un percorso diagnostico razionale, al termine del quale ci sia una diagnosi ed eventualmente la terapia adatta.
Di più, da questa postazione virtuale, non possiamo fare: del che siamo amareggiati.
Dia notizie se vorrà.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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