Stanchezza e debolezza quotidiana, alla ricerca di cause

Salve, ho 25 anni e da qualche anno ho un problema con cui ho imparato a convivere ma di cui non ho mai approfondito le cause.
Indipendentemente da periodi tristi, periodi felici, stressanti o rilassati, vivo da quasi 3 anni con un malessere generale di fondo: mi sento stanco, spesso anche appena mi alzo, nonostante abbia dormito regolarmente 8 ore al giorno, è una stanchezza particolare, come se fossi un po' rimbambito, chiuso in una bolla; sento i miei riflessi lenti, bisogno di chiudere gli occhi spesso durante la giornata, un senso generale di confusione e difficoltà nel concentrarmi. Studio all'università e difficilmente riesco a seguire un discorso per più di 20 minuti, ho bisogno di staccare. Da 3 anni tutto ciò che mi sembrava normale sta iniziando a diventare un po' stressante per questa debolezza, mi sento anche facilmente irritabile. Faccio teatro da sempre a livello semi-professionale e se dall'esterno sembra non essere cambiato il livello della mia performance, faccio negli ultimi anni fatica ad arrivare a fine spettacolo con energia, durante le battute più intense a volte mi sento il fiato mancare e avrei voglia di sedermi, e vi prego di fidarmi ch enon è ansia da palcoscenico, perchè non sono mai stato ansioso sul palco ed è l'attività che più di ogni altra cosa adoro e mi fa sentire a posto con me stesso.
Fisicamente non ho subito grandi dimagrimenti, nè sono ingrassato; ho visto comparire da quando mi sento così delle vistose e inestetiche occhiaie nere sotto gli occhi e vi assicuro che rispetto a quando stavo bene sono molto marcate. gli occhi mi bruciano spesso, indipendentemente dalla stagione, se per sbaglio li strofino poi mi bruciano per 10 minuti e a volte si arrossano vistosamente. Ho fatto anni fa qualche analisi, prescrittami dal mio medico, non è uscito nulla di rilevante, se non bilirubina molto alta e lui è sempre stato scettico sulla natura fisica del mio problema adducendone un problema psicologico. Sono stato 2 anni da uno psicologo che la scorsa settimana mi ha detto che dubita sulle natura psicologica del mio problema, dato che mi accompagna a prescindere dal mio stress, dalla mia rilassatezza, dalla mia tristezza, dalla mia felicità, anzi è proprio questa debolezza spesso a buttarmi giù in qualche periodo.
Ho un po' di reflusso, allergia alla polvere e un po' di psioriasi, ma in passato il medico mi ha spesso scollegato questi elementi alla mia stanchezza.
Mi chiedevo quali analisi posso fare per scongiurare qualsiasi problema di tipo fisico e quali potrebbero essere le cause di questo mio problema?
Un mio amico mi ha parlato di affaticamento surrenale, ma tendo a fidarmi poco di chiacchiere e preferisco affidarmi a pareri più esperti, ma permettetemi di dire che in questo momento ho poca fiducia nel mio medico che ha sempre sottovalutato questo problema. Non sono depresso, ho una vita felice, ho solo questo neo che mi accompagna da qualche anno.
Grazie
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
poco le si può dire senza valutarla direttamente.
Certamente è bene che lei esegua una routine ematochimica, con il controllo della funzionalità renale, degli elettroliti, della funzionalità epatica e degli indici di infiammazione che il suo medico conosce bene.
L'emocromo è fondamentale per escludere una forma anemica e sideremia - ferritina e transferrina per valutare se sia carente di ferro.
La possibilità di una disfunzione della tiroide deve essere presa in considerazione (FT3 - FT4 - TSH) assieme a quella di una tiriodite autoimmune (anti TPO e anti TG).
Inoltre non sarebbe fuori luogo valutare la funzionalità "basale" dell'asse Ipotalamo - Ipofisi - Surrene, almeno con il dosaggio al mattino a digiuno del Cortisolo ematico, dell'Aldosteronemia e dell'ACTH.
Sarebbe anche opportuno uno screening cardiologico con un ECG basale e un ecocardiogramma color doppler.
Questo a primo acchito.
La situazione poi deve essere valutata da un Internista reale e professionalmente molto valido.
Di più non è possibile consigliarle da questa postazione.
Ne parli con il medico curante e se avrà piacere ci tenga informati.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.