Galea capitis ecografia

Buongiorno egregi Dottori,

vi scrivo perché ho eseguito oggi una ecografia su indicazione del mio medico di base, lo storico dell'anamnesi era questo: 6 anni orsono caddi da una staccionata di altezza 160cm e battei la testa su pavimentazione granitica.
All'epoca non mi furono indicate al pronto soccorso analisi da effettuare e oggi al tatto presento nella parte destra della fronte come una piccola placchetta/bozzetto dura al tatto da sembrare l'osso.
Il medico di base dopo visita mi ha prescritto ecografia iniziale e poi dopo quella decidere se fare RX o TC per valutare l'escrescenza di circa 5mm di elevazione dal piano osseo. E' come se avessi una placchetta ossea soprelevata di circa 5mm di altezza e larga 1cm.

Il referto dell''ecografia recita: L'osso frontale ha normale rappresentazione ecografica con normale evidenza dei tavolati interno ed esterno.
In sede sovra-orbitaria destra nella presumibile sede del pregresso trauma è rilevabile un modesto ispessimento della galea capitis e del sotto-cutaneo adiacente da probabili esiti fibrosi e di ematoma. Non si consiglia RX essendo un quadro privo di rilevanza clinica.

Per fortuna l'ecografia mi ha molto rassicurato e il radiologo mi ha spiegato che la galea capitis non è l'osso ma un tessuto fibroso che riveste quella parte di cranio della fronte.
Ora quel che volevo chiedere col presente consulto non è tanto sull'ecografia in sé, che è molto chiara nell'esposizione del referto, quanto piuttosto una cosa che non capisco sul mio quadro per far combaciare ecografia e esame obiettivo tattile, mi spiego meglio:
mi piacerebbe gentilmente chiedervi:
- ma questa galea capitis è un tessuto mobile al tatto o è fisso?
Ad esempio la cute è un tessuto mobile al tatto poiché essa rispetto all'osso risulta mobile (perché non si mantiene ferma muovendola), mentre toccando la zona in esame si avverte come un punto fisso rispetto all'osso che sporge, vi è come una placchetta rialzata fissa che non si mmuove al muovere della cute, da qui la mia domanda sulla mobilità della capitis.

Grazie per il chiarimento anatomico.
Cordiali saluti.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
la Galea Capitis è una lamina fibrosa che è apposta sulla volta e sulle pareti laterali del cranio.
La sua faccia esterna è fortemente adesa al derma cutaneo per opera di tralci fibrosi mentre la faccia interna è separata dal periostio da abbondante tessuto lasso sottocutaneo.
E' dunque del tutto normale che lei rilevi la fissità del "bozzo" che descrive avendo il trauma ha provocato un ispessimento della faccia esterna della Galea Capitis nella sede del trauma e un ematoma che nel tempo si è organizzato in tessuto fibroso duro adeso alla faccia esterna della Galea.
Per i motivi anatomici che le ho spiegato è pertanto del tutto normale che la sua placchetta appaia non mobile al tatto e di consistenza dura.
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile Dottore, grazie per la sua celere risposta e mi volevo complimentare con le sue doti di ascolto, pensavo di essermi spiegato pessimamente e invece ha perfettamente inquadrato la domanda. Grazie davvero!

Mi diceva: "La sua faccia esterna è fortemente adesa al derma cutaneo per opera di tralci fibrosi mentre la faccia interna è separata dal periostio da abbondante tessuto lasso sottocutaneo."
Così detto però, essendo "separato dal periostio da tessuto" ed essendo "adesa al derma cutaneo" non dovrebbe essere invece mobile (e spostarsi con esso al movimento) in quanto adesa al derma che è mobile?
Chiedo per capire meglio quanto mi diceva, scusi la mia bissale ignoranza :)

Grazie per aver dedicato un po' del suo prezioso tempo a dare una possibilità di apprendimento di cultura medica al sottoscritto.
Grazie per l'aiuto.
[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Io sinceramente credo che lei, quando urtò la testa, ebbe anche un fenomeno di osteoperiostite che è esitato in una lieve iperostosi del punto di impatto.
Se la dovessero trovare tra 5000 anni nelle nevi del Tirolo come Ötzi capiranno che aveva subito un trauma cranico sull'osso frontale.
Suvvia non ci pensi: sono banalità di nessun significato clinico.
Buona serata,
Dott. Caldarola.
[#4]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie ancora, tra l'altro ha anche anticipato una domanda che le volevo proprio porre ora..

Il mio medico di base, prima di questa ecografia aveva ipotizzato sia questa condizione della galea che quella che magari la botta alla testa avesse crato un accrescimento osseo post-traumatico (forse disse iper-ostosi e anche lei me lo conferma), e le volevo chiedere, se si fosse trrattato di ispessimento osseo anziché della capitis l'ecografia non l'avrebbe dovuta evidenziare?
Invece dice solo: L'osso frontale ha regolare rappresentazione ecografica con normale evidenza dei tavolati esterno ed interno e della diploe.
Non dovrebbe questo esame escludere ispessimenti ossei?

Per fortuna non sono più tanto preoccupato, più che altro mi piacerebbe capire cos'è :)
Le ringrazio Dottor. Caldarola.
[#5]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
L'ecografia non è la migliore tecnica per studiare l'osso.
" L'osso frontale ha normale rappresentazione ecografica con normale evidenza dei tavolati interno ed esterno."
Sarei estremamente curioso di capire come si faccia a studiare con gli ultrasuoni il tavolato interno, dato che l'osso è una barriera insormontabile per gli stessi.....
Per curiosità.
Buona serata,
Dott. Caldarola.
[#6]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Caro Dottore,

per la seconda volta ha anticipato quanto volevo chiederLe, mi ero preposto di chiedere esattamente tre domande in questo consulto e 2/3 le ha anticipate, se avesse anticipato anche la prima (quella di apertura consulto) e avesse anticipato il mio consulto probabilmente sarebbe stato un indovino più che un valido medico XD
Mi sono permesso questo simpatico excursus in quanto ho stabilito subito un buon feeing con Lei -nonostante la distanza- e anche lei mi ha fatto sorridere con la storia di Ötzi.

Trnando in topic, quel che le volevo chiedere era proprio questo:
Mi sono accorto solo dopo aver postato, ma ormai lei aveva già prontamente scritto la prima replica, che avevo copiato una parte in meno della prima frase del referto, ma in realtà non cambia nulla su quanto dice anch lei: ""L'osso frontale ha regolare rappresentazione ecografica con normale evidenza dei tavolati esterno ed interno e della DIPLOE [...]" e qui nasce la mia curiosità/dubbio.
Dalla mia scarsa cultura medica da quanto soper cultura generale liceale la diploe è una parte della teca cranica, teca che risulta così divisa:
-tavolato osseo esterno
-diploe:che è un tessuto osseo spugnoso
-tavolato osseo interno
Risulta quindi, la diploe, essere al di sotto uno strato osseo e da qui la mia domanda: ma l'ecografia riesce ad evidenziare un tessuto che si trova addirittura sotto uno strato osseo (come il caso della diploe)? Ho sempre creduto che l'ecografia potesse esaminare solo fino sopra l'osso e non avesse potere penetrante ne confronti dell'osso. Mi sembra di capire che anche lei mi diceva che è impossibile indagare la diploe con ultrasuoni. Giusto?

Grazie e buona serata..
[#7]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il suo ragionamento è giusto.
Chieda all'ecografista che macchinario possiede così permuto il mio....
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#8]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Salve Dottore,
direi che mi ha chiarito tutto con un sorriso :)

Come ben avrà capito non sono laureato in medicina però per mera curiosità guardavo su googlebooks un testo di anatomia e vedevo che la capitis, tra l'altro, nella parte frontale si restringe lasciando spazio al frontalis, e vedendo la regione dove ho la cicatrice non capisco come possa esserela galea quella... ad ogni modo tralasciando queste nozioni anatomiche che non mi appartengono mi piacerebbe chiederle un ultimo chiarimento su quanto già affrontato nel consulto..
Riepilogando quanto dicevamo la placchetta apprezzabile al tatto potrebbe avere due origini: una ossea, tesi anche da lei avvallata e che snceramente penso anche io si tratti di ciò, e la seconda che abbia esito invece fibroso post-traumatico o anche una combinazione lineare delle due (sono più esperto in matematica che medicina XD)

Venendo al dunque: quel che le vorrei chiedere e che non mi è rimasto molto chiaro è se per esito post traumatico possa originarsi un'area fibrotica del tutto solidale con l'osso -aderente cioè al tavolato- e se ho ben capito dalla replica #1 può succedere? (o se invece se la placchtta fosse di natura fibrosa sarebbe per forza mobile).

Grazie ancora..
[#9]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
La placchetta potrebbe anhe essere aderente al tavolato esterno per una fibrosi del cellulare lasso sottocutaneo conseguente al trauma.
Ma non mi si venga a dire che con l'Ecografia si vede la spongiosa e il tavolato interno dell'osso frontale, che è anche spesso, perchè è una ca...stroneria.
In ogni caso credo che lei possa archiviare tutto quanto.
Buona serata,
Dott. Caldarola.
[#10]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Ma non mi si venga a dire che con l'Ecografia si vede la spongiosa e il tavolato interno dell'osso frontale, che è anche spesso, perchè è una ca...stroneria

Certo su questo è stato chiarissimo.
L'ultima replica era solo per figurarmi l'idea della possibilità o meno.

Grazie Dottore, archivio con maggior informazione di causa ora, grazie a Lei.
Gliene sono molto grato Dottore.
E' stato -almeno per me- uno scambio che mi ha accresciuto in conoscenza, e se fosse anche solo fine a se stessa, per me UTILISSIMA.
Arrivederla.